In arrivo nuovi aiuti: settimo pacchetto del valore di 500 milioni di euro
Sirene anti aereo a Kiev nel giorno del vertice tra il governo ucraino e Unione Europea. Si tratta del 24esimo vertice tra Ue e Ucraina, il primo dall'inizio dell'aggressione della Russia e anche da quando il Consiglio europeo ha concesso all'Ucraina lo status di Paese candidato.
"Non smetteremo di essere risoluti, sosterremo l’Ucraina in ogni passo del vostro percorso verso l’Unione Europea", ha scritto via social il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel poco prima dell'incontro, insieme a Ursula von der Leyen, con il presidente Volodymyr Zelensky.
Sul tavolo del summit, l'ulteriore sostegno finanziario e militare dell'Ue all'Ucraina contro l'invasione della Russia, il percorso europeo di Kiev e il processo di adesione, le iniziative dell'Ucraina per la pace (il piano in dieci punti preparato da Kiev), la cooperazione sui temi della ricostruzione e dei soccorsi e nei settori dell'energia e della connettività, la sicurezza alimentare globale. I leader dovrebbero rilasciare una dichiarazione congiunta al termine del vertice. E' prevista una conferenza stampa prima del pranzo di lavoro: il programma non è stato reso noto nei dettagli per ragioni di sicurezza.
Intanto il Consiglio Ue ha adottato aiuti che verranno finanziati tramite lo strumento europeo per la pace (Epf) per dare ulteriore assistenza militare alle forze armate dell'Ucraina. Si tratta di un settimo pacchetto del valore di 500 milioni di euro e di una nuova misura di assistenza da 45 milioni di euro a sostegno degli sforzi di formazione della missione di assistenza militare dell'Unione Europea (EuMam Ukraine).
"L'Ucraina - ha detto l'Alto Rappresentante Josep Borrell - dovrebbe ottenere tutte le attrezzature militari e l'addestramento necessari per difendere il proprio territorio e il proprio popolo dalla guerra di aggressione della Russia. Non stanno solo difendendo il proprio Paese, ma stanno anche difendendo i nostri valori comuni e i principi fondamentali del diritto internazionale. Nuove misure inviano un messaggio chiaro in un momento cruciale: continueremo a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario e finché sarà necessario".
Il settimo pacchetto porta il contributo totale dell'Ue nell'ambito dell'Epf per l'Ucraina a 3,6 miliardi di euro. L'obiettivo della misura a sostegno delle forze armate ucraine addestrate nell'ambito dell'EuMam Ucraina è fornire attrezzature e forniture non letali necessarie nonché servizi a sostegno delle attività di addestramento.
Von der leyen
"Il chiaro messaggio di questo incontro è che stiamo con l'Ucraina più saldamente che mai", ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Kiev insieme al premier ucraino Denys Shmyhal. Nell'incontro tra il collegio dei commissari e il governo ucraino si è parlato, ha proseguito, di come "integrare maggiormente le nostre economie e di come rendere più profondi i nostri legami. Includiamo l'Ucraina in una serie di programmi Ue chiave: quello per il mercato unico, quello per la giustizia, quello per i cittadini. Molto presto potrete fare richiesta i programmi: questo significa sostegni alle piccole e medie imprese, accesso a nuovi mercati, assistenza per creare un sistema giudiziario robusto, con progetti di collaborazione transfrontaliera, in modo che per esempio avvocati dell'Ue e dell'Ucraina possano creare collaborazioni durature".
"Siete diventati candidati mentre siete in guerra e continuate a fare progressi importanti", aveva detto poco prima a fianco del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Mi conforta vedere che autorità anticorruzione sono allerta" e che c'è una "reazione politica rapida. Oggi proponiamo all'Ucraina di unirsi a programmi europei chiave, che daranno all'Ucraina benefici vicini alla membership dell'Ue in molte aree. Ne discuteremo ora e sarò lieta di dare ulteriori dettagli nella conferenza stampa più tardi", ha aggiunto. L'Europa "è stata dalla parte dell'Ucraina fin dal primo giorno. Sappiamo che il futuro del continente si scrive qui. Sappiamo che state combattendo per più che voi stessi. Quello che è in gioco è la libertà: questa è una lotta delle democrazie contro i regimi autoritari", ha sottolineato Von de Leyen. .
"Vladimir Putin - ha continuato - tenta di negare l'esistenza dell'Ucraina, ma quello che rischia è invece il futuro della Russia. E' passato quasi un anno da quando Putin ha lanciato la sua brutale invasione, un anno di sofferenza ma anche di leggendario coraggio da parte del popolo ucraino. Un anno di impressionante unità della comunità internazionale". "La ricostruzione è una grande materia e noi siamo al vostro fianco. Ricostruiremo insieme questo bel Paese", ha detto ancora la presidente della Commissione europea. Il sostegno "economico, umanitario e militare dell'Ue all'Ucraina dall'inizio della guerra ammonta a quasi 50 mld. Supereremo quest'inverno, caro Volodymyr, e molti altri a venire", ha quindi ricordato von der Leyen.
Zelensky
"Credo che l'Ucraina meriti di avvicinarsi all'apertura dei negoziati sull'adesione all'Ue già quest'anno'', ha detto dal canto suo Zelensky nel suo discorso serale, ringraziando ''la presidente della Commissione europea, i suoi colleghi e i nostri amici nell'Ue per il loro sostegno tangibile nel percorso di integrazione e nella protezione del nostro stato e del nostro popolo". Il capo dello stato ucraino ha quindi aggiunto che "con la nostra ulteriore integrazione'' verso l'Unione europea ''dobbiamo dare energia e motivazione al nostro popolo per combattere nonostante eventuali ostacoli e minacce''. "Il futuro dell'Europa si scrive proprio qui, in Ucraina", aveva già scritto su Twitter Zelensky, riecheggiando le parole pronunciate a Kiev dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Questa è una battaglia per la libertà, la sovranità e la democrazia".
La Russia sta concentrando le sue forze, lo sappiamo tutti. Sta preparandosi a cercare di ottenere una rivincita, non solo contro l'Ucraina, ma contro l'Europa libera e tutto il mondo libero", ha detto Zelensky, parlando del rischio di una nuova offensiva russa in coincidenza con il primo anniversario dell'inizio del conflitto, il 24 febbraio.