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Schillaci: "Aumentano i guariti ma restano disuguaglianze accesso a diagnosi"

Messaggio del ministro della Salute alla presentazione de 'I numeri del cancro in 2024', 'insieme possiamo costruire un futuro in cui cancro non sia sinonimo di paura ma battaglia da vincere'

Schillaci:
19 dicembre 2024 | 12.04
LETTURA: 2 minuti

"Il rapporto 'I numeri del cancro in Italia 2024' anno dopo anno si conferma uno strumento indispensabile per comprendere l'evoluzione della malattia oncologica nella nostra nazione e per orientare le nostre azioni nella lotta alle neoplasie. I dati presentati offrono un quadro complesso e articolato della situazione. Da un lato, registriamo progressi significativi: tassi di guarigione in costante aumento, una diminuzione della mortalità e un numero crescente di persone che convivono con la malattia. Dall'altro lato, le disuguaglianze sociali nell'accesso alla diagnosi precoce e la persistenza di comportamenti a rischio rappresentano sfide urgenti che richiedono un'azione decisa e coordinata. Il Piano oncologico nazionale 2023-2027 è una risposta concreta a queste sfide: dall'integrazione dei percorsi assistenziali, al potenziamento della prevenzione, fino allo sviluppo della ricerca". Così il ministro della Salute Orazio Schillaci nel messaggio inviato al presidente dell'Associazione italiana oncologia medica (Aiom) Francesco Perrone, in occasione della presentazione della 14esima edizione del censimento 'I numeri del cancro in Italia 2024' oggi a Roma a Palazzo Baldassini.

La "prevenzione, in particolare, è un pilastro fondamentale della nostra strategia - ricorda Schillaci - Promuovere stili di vita sani e incrementare l'adesione ai programmi di screening organizzati sono obiettivi strategici per ridurre il rischio di sviluppare molte tipologie di tumore, consentire una diagnosi precoce e intercettare tempestivamente la malattia. In questo contesto, il ruolo della ricerca è cruciale. Solo attraverso l'innovazione scientifica potremo sviluppare nuove terapie sempre più efficaci e personalizzate. Accanto a questi sviluppi, permettetemi di ricordare un altro traguardo: il recente riconoscimento del diritto all’oblio oncologico".

"Ringrazio l'Associazione italiana di oncologia medica e tutte le realtà coinvolte nella stesura di questo volume: una risorsa preziosa per chi, ogni giorno, lavora con la convinzione che insieme possiamo costruire un futuro in cui il cancro non sia più sinonimo di paura, ma una battaglia che possiamo vincere", conclude il ministro.

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