Lo specialista: "Tra i vantaggi dell'impianto delle lenti intraoculari l'impiego in chi non è indicato il laser e la reversibilità"
"Contrariamente a quanto si pensava, ovvero che le lenti ICL fossero perfette solo per i valori elevati di miopia o ipermetropia, da molti anni, io adotto l’impianto di queste lenti fachiche anche per pazienti con miopie moderate, ottenendo una qualità visiva spesso nettamente superiore rispetto a qualsiasi metodica laser. Inoltre, le lenti ICL mi permettono di curare pazienti che non possono essere operati con il laser e che presentano secchezza oculare ed anche patologie come il cheratocono, anche in stadio iniziale."
"In questo caso si trattava di un paziente con 18 diottrie di miopia, con nessuna possibilità di essere operato con tecniche laser, l'unica metodica per ottenere un’ottima qualità visiva e una correzione visiva adeguata era quella di sottoporlo all’impianto delle lenti ICL o lenti fachiche.
Ho scelto questa procedura affinché il paziente avesse un recupero veloce e, soprattutto, una qualità visiva nettamente superiore a quella delle lenti a contatto sotto corrette che utilizzava." Lo afferma Angelo Appiotti, medico oculista che opera a Milano e Verona.
Tra i vantaggi dell’impianto delle lenti intraoculari ICL, secondo Appiotti, "c’è sicuramente quello della reversibilità. Qualora la lente non fosse perfetta o ruotasse a causa di un astigmatismo non completamente corretto, può essere sempre risistemata rimossa o sostituita con un’altra."
La percentuale di correzione visiva "è molto vicina al 100% – assicura lo specialista –. Ci sono poi diversi parametri di cui tenere conto: età, caratteristiche anatomiche dell’occhio, condizioni generali anche lacrimali, difetto visivo, diametro pupillare e le necessità del paziente.
Questa tecnica permette anche agli sportivi professionisti di avere un ottimo risultato con un visus perfetto e meno rischi rispetto a un possibile indebolimento corneale per un intervento laser troppo spinto
L'intervento di ICL "è un intervento rapido – spiega il dr Appiotti – si esegue in anestesia topica, mediante la somministrazione di alcune gocce di anestetico.
Una volta ottenuta una buona midriasi ( dilatazione della pupilla ) Si procede con una micro-incisione di 2 millimetri e 1/2 , si riempie la camera anteriore con un viscoelastico per creare spazio e permettere l’inserimento della lente ICL dietro l’iride e davanti al cristallino, in modo che, una volta che l’iride si richiuderà, nessuno potrà accorgersi che il paziente ha qualcosa all’interno dell'occhio."
L'intervento mediamente "può durare 5-10 minuti, ma non è un problema di velocità; l’importante è eseguire ogni manovra nel modo giusto" coi giusti tempi ed il massimo rispetto delle strutture anatomiche dell’occhio