
“La leucemia mieloide cronica è la prima patologia che ha avuto la fortuna di beneficiare di una terapia mirata, grazie alla quale siamo passati da una malattia che a cinque anni portava a morte il 50% dei pazienti e che era trattabile solo con un trapianto di midollo nei più giovani, ad una patologia che oggi è cronicizzata, si cura bene con diversi farmaci e, soprattutto, ora ha una durata della sopravvivenza paragonabile a quella della popolazione non leucemica”. A dirlo Elisabetta Abruzzese, dirigente medico di Ematologia presso l’ospedale Sant’Eugenio di Roma, in occasione del press talk di Novartis “Qualità di vita e Leucemia Mieloide Cronica: la ricerca che dà voce ai pazienti”, organizzato a Milano.