Nissan fa i conti con risultati deludenti e vara un piano d'emergenza con una ristrutturazione che include la perdita di 9.000 posti di lavoro - pari a quasi il 7% della forza lavoro complessiva (133.580 a fine marzo) - e il taglio volontario del 50 per cento dello stipendio per l'amministratore delegato Makoto Uchida.