
L'ultimo bilancio fornito parla anche di circa 3.900 feriti e 270 dispersi a tre giorni dal sisma. Sono almeno 19 le persone morte in Thailandia
Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito venerdì Myanmar e Thailandia. Secondo l'ultimo bilancio ufficiale fornito dalla giunta al potere, come riporta l'agenzia Xinhua, le vittime sono almeno 2.056.
L'ultimo bilancio fornito parla anche di circa 3.900 feriti e 270 dispersi a tre giorni dal sisma. La giunta ha proclamato una settimana di lutto nazionale.
Le prime stime dell'Us Geological Survey suggerivano che il numero di morti per terremoto nel cuore del Myanmar potrebbe superare i diecimila e che le perdite economiche potrebbero superare il valore del prodotto interno lordo del paese.
Tra la vittime ci sono anche due cittadini francesi, ha confermato il ministero degli Esteri francese, e tre cittadini cinesi, ha reso noto l'ambasciata cinese a Naypyidaw, aggiungendo che ci sono anche 14 feriti.
Intanto tre persone sono state estratte vive dalle macerie a quasi 60 ore dal devastante terremoto. I soccorritori sono riusciti a trarre in salvo un bambino di cinque anni, una donna in stato di gravidanza e una 29enne. Tutti e tre erano rimasti intrappolati tra le macerie di un palazzo crollato a Mandalay e sono stati salvati stamani da soccorritori cinesi, secondo quanto riporta l'agenzia Dpa sulla base di notizie del sito Myanmar Now che cita l'ambasciata cinese in Myanmar. Non ci sono al momento altri dettagli.
Risultano ancora dispersi 170 monaci buddhisti a causa del crollo del tempio di U Hla Thein, in Myanmar. Erano 270 i monaci riuniti nel tempio per sostenere un esame religioso quando si è verificato il sisma. Al momento è stato confermato il decesso di 50 monaci, mentre 70 sono riusciti a mettersi in salvo.
Sono invece almeno 19 le persone morte a Bangkok a causa del sisma. Secondo il bilancio riportato stamani dalla Bbc, tra le 19 vittime vi sono 12 persone - otto uomini e quattro donne - morte a causa del crollo del grattacielo in costruzione nella capitale thailandese. Si ritiene, stando alle notizie rilanciate dalla rete britannica, ci siano ancora 75 operai intrappolati tra le macerie dell'edificio. Continuano le operazioni dei soccorritori.
Vibrazioni e crepe si sono registrate in edifici governativi di Bangkok dai dipendenti rientrati oggi in ufficio dopo essere stati evacuati venerdì. Di conseguenza, come spiegano i media locali, diversi edifici di Bangkok sono stati nuovamente evacuati oggi e migliaia di persone si sono riversate per le strade della capitale thailandese.
Tra gli edifici evacuati figurano il complesso governativo, la Borsa valori thailandese, l'ufficio della previdenza sociale e la TMBThanachart Bank. Secondo il governatore di Bangkok Chadchart Sittipunt, il terremoto di venerdì ha provocato crepe in circa 170 edifici nella capitale thailandese.
La situazione in Thailandia è "in larga parte tornata alla normalità", ha assicurato la premier Paetongtarn Shinawatra, sottolineando che continuano le operazione di ricerca e soccorso.
In un post su Facebook, Shinawatra ha espresso il suo "sentito" apprezzamento per i leader che hanno raggiunto e inviato sostegno in seguito al terremoto. "Siamo profondamente commossi per tutti coloro che hanno teso una mano, che riflette la vostra solidarietà e la vostra attenzione", ha scritto, aggiungendo che il governo sta monitorando la situazione attuale ed è pronto a fornire ulteriore assistenza se necessario. Infine, ha esteso i suoi "pensieri e le sue preghiere" al Myanmar.