Iran, Aiea: "Colpiti da Israele due siti per produzione centrifughe". Russia: "Minaccia nucleare non è ipotesi"

Teheran attacca Israele con missili ipersonici: "Abbiamo il controllo dei cieli di Israele". . Idf: "In azione nella notte 50 jet, colpiti da venerdì oltre 1.100 obiettivi". Trump valuta di entrare in guerra

Teheran - (Afp)
Teheran - (Afp)
18 giugno 2025 | 08.03
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Proseguono gli attacchi incrociati tra Israele e Iran con Teheran che fa sapere di aver utilizzato missili ipersonici. Tel Aviv ha commesso ''un errore enorme'' e sarà punito, ha dichiarato la Guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, in un discorso alla nazione dopo aver scritto nelle scorse ore su X : "La battaglia ha inizio". Intanto, l'Aiea fa sapere che due impianti di produzione di centrifughe in Iran sono stati colpiti da attacchi israeliani, mentre la Russia afferma che la minaccia nucleare in Medio Oriente non è ipotetica.

Iran: "Usati missili ipersonici"

I Guardiani della rivoluzione (pasdaran) hanno annunciato di aver lanciato missili ipersonici contro Israele nell'ultima tornata di attacchi notturni, l'11esima dall'inizio della guerra, e dopo che Donald Trump ha chiesto la "resa incondizionata" della Repubblica Islamica.

È stata effettuata "l'11esima ondata dell'orgogliosa Operazione Vera Promessa 3 con missili Fattah-1", hanno dichiarato i Guardiani della rivoluzione in un comunicato trasmesso dalla televisione di Stato, rimarcando come i missili abbiano "fatto tremare i rifugi". I missili ipersonici viaggiano a una velocità cinque volte superiore a quella del suono e possono manovrare in volo, il che li rende difficili da intercettare.

L'Iran ha poi dichiarato di avere "il controllo" dei cieli di Israele. In un messaggio al Paese, il colonnello Iman Tajik, portavoce dell'Operazione Vera Promessa 3, ha dichiarato che i "missili Fatah di prima generazione" usati nell'attacco hanno "superato lo scudo di difesa missilistica e scosso più volte il rifugio dei codardi sionisti".

Il portavoce, citato dall'agenzia di stampa Irna, ha aggiunto che "l'attacco missilistico di questa notte ha dimostrato che abbiamo preso il controllo completo sui cieli dei Territori occupati (Israele, ndr) e che i suoi abitanti sono diventati completamente indifesi contro gli attacchi missilistici iraniani".

Aiea: "Colpiti 2 impianti produzione di centrifughe"

Oltre 50 aerei da guerra israeliani sono invece entrati in azione la notte scorsa prendendo di mira siti di produzione di centrifughe e missili in Iran. Secondo quanto ha scritto su X l'Agenzia internazionale per l'Energia atomica (Aiea) sono stati colpiti due impianti di produzione di centrifughe, un'officina a Karaj e il Centro di ricerca nucleare di Teheran. Nel sito di Teheran è stato colpito un edificio in cui venivano prodotti e testati rotori avanzati per centrifughe, mentre a Karaj sono stati distrutti due edifici in cui venivano prodotti componenti per centrifughe.

Idf: "In azione nella notte 50 jet, colpiti da venerdì oltre 1.100 obiettivi"

Le Forze di difesa israeliane (Idf), hanno precisato che "sotto la guida precisa dell'intelligence, oltre 50 aerei hanno completato una serie di attacchi contro obiettivi militari nell'area di Teheran". Tra questi obiettivi figurano anche siti utilizzati per la produzione di missili terra-terra e terra-aria, ha aggiunto l'esercito.

L'aeronautica militare israeliana ha colpito oltre 1.100 obiettivi in centinaia di attacchi in Iran da venerdì, ha inoltre dichiarato il portavoce delle Idf, il generale di brigata Effie Defrin, in una conferenza stampa. "Stiamo operando sistematicamente per neutralizzare la minaccia nucleare", ha affermato su X, aggiungendo che gli attacchi stanno "aggravando ulteriormente i danni significativi" causati ai missili balistici e alle difese aeree dell'Iran.

Netanyahu convoca riunione gabinetto di sicurezza

Il Premier israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione del gabinetto di sicurezza per questa sera alle dieci (ora locale), rende noto il Times of Israel citando uno dei ministri convocati. La riunione è stata convocata mentre Israele è in attesa della decisione degli Stati Uniti su una partecipazione all'operazione contro i siti nucleari dell'Iran.

La riposta di Khamenei a Trump

"Nel nome del nobile Haidar, la battaglia ha inizio", ha dichiarato l'ayatollah Ali Khamenei in un post su X in cui ha citato un nome spesso usato per Ali, considerato dai musulmani sciiti il primo imam e successore del profeta Maometto."Dobbiamo dare una risposta forte al regime terrorista sionista. Non mostreremo alcuna pietà ai sionisti", ha aggiunto Khamenei che successivamente, in un discorso alla nazione, ha assicurato: "Non ci arrenderemo mai, Israele sarà punito". 

Le parole di Khameni sono seguite ai commenti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il quale ha affermato che gli Stati Uniti hanno la capacità di uccidere il leader supremo. "Sappiamo esattamente dove si nasconde il cosiddetto 'Leader Supremo'. È un bersaglio facile, ma è al sicuro lì. Non abbiamo intenzione di eliminarlo, almeno non per ora", ha scritto Trump, chiedendo che non "vengano sparati missili contro i civili o i soldati americani. La nostra pazienza si sta esaurendo". "Resa incondizionata!", ha scritto inoltre a caratteri maiuscoli, con un messaggio che appare destinato a Teheran. Il tycoon ha inoltre sentito il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, un passaggio - secondo diversi osservatori - che avrebbe potuto fare da preludio all'entrata in guerra degli Usa contro l'Iran.

Russia: "Minaccia nucleare non è ipotesi"

Preoccupata la Russia, per la quale la minaccia nucleare in Medio Oriente non è ipotetica, ma ha una dimensione reale e concreta, che rappresenta un pericolo sia per la regione che per il mondo. "Il mondo è a qualche millimetro dalla catastrofe", ha detto la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova spiegando, nel corso di un'intervista a Radio Sputnik, che "tutto ciò non porta solo a un'escalation, ma a una minaccia diretta per la regione e il mondo, perché vengono perpetrati attacchi contro impianti atomici o nucleari pacifici". Secondo la Zakharova, l'Iran "aveva, ha e avrà il diritto" di possedere impianti nucleari pacifici, che ora sono sotto attacco. ha aggiunto.

Il messaggio in persiano dell'Idf: iraniani preoccupati contattino il Mossad

In un insolito comunicato in lingua persiana, le Idf hanno consigliato agli iraniani preoccupati per la situazione nel Paese di prendere in considerazione l'idea di contattare il Mossad. "Cari cittadini iraniani - scrive l'esercito israeliano - Comprendiamo la vostra difficile situazione, data la durezza delle condizioni create dal regime. Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto molti messaggi da persone preoccupate per l'attuale futuro incerto. Persino coloro che si identificano come membri delle istituzioni per la sicurezza del regime ci hanno espresso paura, disperazione e rabbia per quanto sta accadendo in Iran e ci hanno chiesto di contattare le autorità israeliane, affinché l'Iran non subisca la stessa sorte del Libano e di Gaza". "A questo punto, è necessario chiarire che non siamo l'autorità competente per tali richieste. Ma il minimo che possiamo fare è indirizzarvi tramite questo link al sito web del Mossad", prosegue l'Idf, includendo nel messaggio il collegamento alla pagina dei contatti dell'agenzia di spionaggio.

Evacuato primo gruppo cittadini cinesi

La Cina ha nel frattempo organizzato l'evacuazione del primo gruppo di suoi connazionali dall'Iran dopo l'escalation militare tra la Repubblica islamica e Israele. Lo hanno riferito i media ufficiali di Pechino, precisando che questo gruppo di cittadini cinesi ha lasciato ieri via terra l'Iran attraverso il Turkmenistan.

Arrestati 5 presunti agenti del Mossad nel Lorestan

Cinque presunti agenti del Mossad, l'agenzia di intelligence israeliana, sono stati arrestati nel Lorestan, provincia dell'Iran occidentale. Lo hanno riferito i media della Repubblica islamica, citando una nota dei Guardiani della Rivoluzione. "Questi mercenari cercavano di seminare il terrore tra l'opinione pubblica e di offuscare l'immagine del sacro sistema della Repubblica Islamica dell'Iran attraverso le loro attività online", si legge nella nota.

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