Longevità e Benessere al centro della riprogettazione di SPA e centri wellness
Monza, 19/12/2023. Le tecnologie innovative per detossinare il corpo e rallentare l’invecchiamento stanno guadagnando sempre più attenzione nel campo del benessere.
Ne danno prova gli studi e le ricerche che ne esplorano il potenziale supportati da prove scientifiche sulla senescenza e sulle malattie croniche legate all’invecchiamento, e che disvelano il crescente interesse economico e sociale verso prodotti e servizi dedicati alla longevità.
Queste tecnologie, frutto dell’integrazione tra scienza e natura, mirano a rigenerare l’assetto cellulare e a ridurre l’accumulo di sostanze tossiche. Processi che sono stati identificati come fattori chiave nell’invecchiamento.
Non da ultimo, questa ricerca pubblicata su Science.org – condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università della California a San Diego – che ha messo al vaglio tra le cause d’invecchiamento il deterioramento cellulare, dando vita al progetto di ingegnerizzazione attraverso la biologia sintetica.
Alla luce di questa e altre scoperte, acquistano importanza i nuovi trend wellness, come quello del Biohacking che poggia su tecniche e trattamenti volti alla detossinazione e alla rigenerazione cellulare.
Purificando il corpo dalle tossine, è possibile modulare l’invecchiamento cellulare.
L’iniziativa Ozone nasce proprio da queste evidenze scientifiche e dalla nuova corrente di mercato, al quale propone tecnologie innovative che rompono con il passato in merito a funzionalità, semplicità d’uso e di installazione (basta una presa e la macchina entra in azione), ingombro: non più diversi macchinari, ma uno solo per agire su più fronti, di dimensioni compatibili anche con una casa.
Hocatt – acronimo inglese di Tecnologia Transdermica all’Ozono e Acido Carbonico Ipertermico – è il nome della nuova bio-cabina per i trattamenti transdermici erogati in un bagno di vapore all’ozono, combinato ad altre 9 funzionalità sequenziate in unico trattamento di 30 minuti.
La tecnologia Hocatt nasce da studi e ricerche sugli effetti benefici dell’ozono, dell’acido carbonico, dell’ossigeno e di altri potenti elementi naturali, nonché dall’approccio olistico del Biohacking.
Si tratta di metodi completamente diversi da quelli tradizionali: il macchinario integra queste 10 funzionalità (Ozono, Acido carbonico,
Irradiazione ultravioletta, Raggi infrarossi lontani, Ipertermia, Ossigeno, Infusione e oli essenziali, Luci fotoniche colorate, Micro correnti specifiche, Campi Elettromagnetici Pulsati) per creare un ambiente di ipertermia controllata volta a migliorare il benessere generale del corpo e ritrovare l’equilibrio psicofisico.
Alla luce di queste nuove tendenze, la progettazione di centri benessere, SPA e ambienti dedicati al Wellness nelle strutture ricettive, sta subendo un’importante trasformazione. Questi spazi rivisitano la progettazione puntando alla diversificazione dell’offerta integrando macchinari e tecnologie innovative. Stanno diventando veri e propri hub di biohacking, dove antiche pratiche di benessere si combinano con le più moderne tecnologie con l’obiettivo di riportare l’organismo in armonia psicofisica.
Al centro dell’interesse, i metodi più innovativi per la detossinazione e la rigenerazione cellulare che si rivelano una delle strategie più efficaci per fermare l’invecchiamento e promuovere il benessere. Strategie che fanno parte del più ampio concetto di Biohacking.
Tra i principali trend del benessere per il 2024 sempre più rilievo assume il Biohacking – una parola relativamente nuova che nasce dall’unione di “biology” e “hacker”, che sta a indicare una sintesi tra biologia e tecnologia nel tentativo di influenzare positivamente il funzionamento dell’organismo, hackerando, cioè provando a “forzare” il proprio patrimonio genetico.
Il Biohacking si avvale di pratiche diverse, tra cui quelle che si concentrano sulla detossinazione e sulla rigenerazione cellulare con l’obiettivo di rallentare o fermare la produzione di cellule senescenti (danneggiate) innescando cambiamenti estetici e fisici che accompagnano l’invecchiamento.
La senescenza cellulare è uno dei concetti principali in gioco nel biohacking dell’età. Man mano che le cellule del corpo vengono danneggiate da infortuni, stress o malattie, vengono rimosse da un processo naturale chiamato apoptosi.
Con l’avanzare dell’età, il corpo diventa meno efficiente nel rimuovere queste cellule senescenti. L’accumulo può portare a infiammazioni che possono danneggiare altre cellule vicine, accelerando il processo di invecchiamento e l’insorgenza di malattie.
Dunque, vivere più a lungo sì, ma aspirando al benessere. Infatti, come sostengono anche gli esperti del settore: più che sulla durata della vita, ci si dovrebbe concentrare su come vivere in modo più sano, da cui deriva, inevitabilmente, anche una più lunga durata della vita.
Il segreto della longevità si nasconderebbe, dunque, nella ricerca del benessere e nel giocare di anticipo quando si inizia a perdere lo stato di benessere in età giovane.
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