Un primo bilancio di Fiavet, Fipe e
L'estate è ormai al termine ed è tempo di bilanci per il turismo con gli operatori parzialmente soddisfatti secondo quanto risulta da un'indagine dell'Adnkronos. E' un "bilancio positivo ma non straordinario" quello che Ivana Jelinic, presidente Fiavet tratteggia. "Un'estate buona dopo due anni di pandemia ma con molte ombre per le imprese a causa dei rincari delle materie prime alimentari e delle bollette energetiche - spiega - quindi, anche se c'è stato un buon riempimento delle strutture ricettive, in media del 70-75% a livello nazionale, i prezzi non erano tarati sulle previsioni fatte l'anno prima".
Quanto alle località scelte da turisti italiani e stranieri "sono andate molto bene le isole e le città d'arte dove sono tornati gli stranieri, in particolare con un boom di spagnoli, tedeschi e in parte degli americani ma elemento che ha creato non pochi problemi è stato il caos voli - aggiunge Jelinic".
Luci e ombre anche dal mondo della ristorazione italiano, dai ristoranti alle gelaterie ai bar, che ha conquistato terreno, lato spesa turistica ma è ancora sotto ai livelli pre covid del 15%. "Se nell'estate 2019 la spesa dei turisti per il fuori casa è stata di 13 miliardi di euro, nel 2022 si è fermata a circa 11 miliardi di euro". E' quanto afferma Luciano Sbraga, direttore ufficio studi di Fipe Confcommercio. Un calo dovuto "non tanto ad una minore propensione alla spesa ma ad altri due fenomeni: - spiega Sbraga - gli italiani hanno ricominciato a viaggiare anche all'estero nel 2022 e poi, anche se molti stranieri sono tornati c'è da dire che manca ancora il turismo asiatico, dal Giappone, alla Cina, all'Australia, quindi mancano all'appello ancora 2 milioni di presenze turistiche che nel 2019 c'erano".
Decisamente più positivo il quadro per Confindustria Alberghi. "A partire da giugno si è assistito ad una crescita esponenziale della domanda turistica verso il nostro paese, una crescita trainata dal ritorno del turismo internazionale dai paesi europei, ma soprattutto dagli Stati Uniti" sostiene la presidente Maria Carmela Colaiacovo. "A luglio le strutture alberghiere hanno fatto registrare un tasso di occupazione che in molti casi ha superato l’80%. Molto bene anche agosto dove in molte località si è sfiorato il tutto esaurito".
Quanto alle località è andato "molto bene il mare cosi come la montagna, ma quello che ha fatto davvero la ripartenza sono le città d’arte che dopo due anni di fermo pressoché totale sono ripartite alla grande, sostenute da una fortissima domanda internazionale" spiega l'imprenditrice. "Molto rilevanti tra gli altri i flussi in arrivo dal nord America, forti anche di un cambio euro-dollaro particolarmente favorevole, che hanno surrogato in buona parte all’assenza di mercati importanti come quello russo e quello cinese".