Nell'anno del Drago di Legno l'Enit vede rosa e già per il Capodanno cinese il 10 febbraio si prevede aumento 37,5%%. Intanto a Natale voli in arrivo +5%
Nell'anno del Drago di Legno che inizierà con il Capodanno cinese il 10 febbraio e terminerà a gennaio 2025, i turisti cinesi torneranno sempre di più in Italia. A confermarlo sono i dati anticipati dall'Enit all’Adnkronos che riguardano un aumento del +37,5% di arrivi aeroportuali dalla Cina tra il 5 e l'11 febbraio, in particolare da Shangai, Guangzhou e Pechino. L'obiettivo, comunque, per il 2024 è di eguagliare e se possibile superare i livelli del 2019 (pre-pandemia), l'anno dei record per il turismo cinese outbound, quando l'Italia era la prima destinazione in Europa con oltre 3 milioni di arrivi e 5,4 milioni di presenze. Enit, che ha due sedi in Cina a Pechino e Shanghai, ha lavorato e sta lavorando in vista del 2024.
Già nel 2023 vengono confermate le stime di 2 milioni di turisti arrivati dalla Cina. A contribuire è stato soprattutto il periodo della Golden Week, quando si celebra la festa nazionale cinese, durante la prima settimana di ottobre, che è stata in linea con quella del 2022. Anche per il periodo natalizio fino alla Befana, in attesa di un consuntivo, si conferma la tendenza alla crescita. I voli in arrivo per Natale, in questa settimana fino al 24 dicembre, sono in crescita del 5% rispetto all'anno scorso. E le prenotazioni per le settimane a seguire sono in linea con lo scorso anno.
Se la crescita che viene rilevata con il Capodanno cinese si protrae e fa convergere una serie di fattori economici si può immaginare una stagione soddisfacente. Certo è che il contesto internazionale non aiuta. Il buon andamento dei flussi per ora, non sembra essere intaccato dalle tensioni internazionali, dalla guerra in Ucraina a quella in Medio Oriente ma occorre la massima attenzione per mantenere questo trend.
“La ripresa del turismo italiano è cruciale per l'economia nazionale, rappresentando una fonte significativa di entrate e occupazione. Nonostante le tensioni in corso in Israele e in Ucraina, è fondamentale mantenere aperture diplomatiche e promuovere un clima di accoglienza, incoraggiando gli arrivi turistici, in particolare quelli provenienti dalla Cina”. E’ quanto dichiara Ivana Jelinic all’Adnkronos in prospettiva del Capodanno cinese.
E se l’Italia è in prima posizione tra le destinazioni europee è la quarta classifica complessiva superando addirittura la Thailandia, Paese tradizionalmente in cima alle scelte di viaggio per i turisti cinesi che escono dalla 'Greater' China. Quando si parla di Italia per i cinesi, il cibo è al primo posto (pizza e pasta), insieme alle città più famose di Roma e Venezia, mentre tra le attrazioni popolari spiccano la Torre Pendente di Pisa e il Colosseo. L'Italia è anche sinonimo di moda, marchi di lusso, una vibrante scena artistica: l'opera, Michelangelo e anche sport (calcio), storia e cultura (Rinascimento) vengono in mente alle persone. In particolare, i cinesi hanno più familiarità con la cucina, la moda, l'architettura e i musei, secondo un recente sondaggio di Enit per valutare quali cambiamenti siano intervenuti nella percezione che i turisti cinesi hanno della destinazione Italia ed inoltre ha preparato la ripartenza posizionandosi su tutte le principali piattaforme digitali cinesi.
Ma quali sono i nuovi trend del turismo cinese e i punti di forza e debolezza dell’offerta turistica italiana? I cinesi sperimentano l’Italia outdoor a contatto con la montagna e la natura. La visita 'mordi e fuggi' alle principali città d’arte non è più sufficiente a soddisfare aspettative di viaggio. I giovani in Cina stanno dedicando molta attenzione alla carriera e all’autoaffermazione e tendono a sperimentare località autentiche, destinazioni che consentono esperienze di viaggio approfondite. I cinesi oggi guardano a mete prima non considerate come ad esempio la Sicilia, le Cinque Terre e le destinazioni balneari che prima erano trascurate e ora sono vissute pienamente, pur con modalità peculiari. E siccome i turisti cinesi sono in prevalenza alto spendenti si assiste anche ad una modifica delle tendenze come nel balneare soprattutto del segmento lusso con resort di alta qualità con esperienza in riva al mare, con cucina di alto livello, ed aumenta la presenza dei giovani perché è cresciuta la disponibilità economica. In prospettiva si guarda al 2025 quando il turismo del lusso crescerà più di ogni altro tipo di turismo. (di Cristina Armeni)