Ponte Immacolata, è ripresa del turismo in attesa di Natale

Torna la voglia di viaggiare ed il ponte dell'Immacolata, che si celebra l'8 dicembre, e quest'anno cade di giovedì, è partito sotto i migliori auspici per il turismo nonostante il freno ai consumi dovuti ai rincari dell'energia, all'inflazione, dirette conseguenze della guerra in Ucraina. Gli operatori del settore parlano senza mezzi termini di "ripresa" e di "un'impennata" delle prenotazioni, soprattutto in montagna e nelle città d'arte, complice anche una nova ondata di turisti stranieri dopo quella estiva. Ed è così che tutti concordano nel vedere in questo lungo week end una buona prova generale prima di Natale, comunicando tuttavia dati diversi che vanno dalle stime prudenziali di Federconsumatori di 8,8 milioni di italiani in viaggio, a quelle decisamente più rosee della Coldiretti con 17 milioni di connazionali in vacanza, passando per gli oltre 12 milioni di connazionali stimati da Federalberghi Confcommercio e da Federturismo Confindustria.

Il Ponte dell'Immacolata sarà, tra l'altro, una occasione per respirare le atmosfere dei mercatini di Natale, soprattutto nel nord Italia o per scoprire le statuine del presepe di San Gregorio Armeno a Napoli e per ammirare le sfavillanti luminarie già accese nelle strade cittadine. Attrattive particolarmente gradite dai turisti statunitensi, spagnoli, tedeschi, inglesi e francesi.

A parlare di una "impennata" delle prenotazioni fino al 100% in alcune città d’arte è l'Enit in base alle offerte sulle maggiori Ota (Online Travel Agencies) che fanno registrane un buon tasso di saturazione delle strutture ricettive e fanno dire all'ad Ivana Jelinic che "si stanno raggiungendo i livelli del 2019".

La Coldiretti monitora soprattutto i movimenti degli italiani e sostiene che la stragrande maggioranza resterà in Italia mentre solo un 12% uscirà dai confini nazionali. Tra le destinazioni più gettonate si piazzano in cima alla classifica le città, seguite da montagna, mare e campagna e parchi naturali.

La previsione economica di Confcommercio per quegli 11 milioni di italiani in viaggio è di un giro di affari stimabile in 4,4 miliardi di euro, considerata una spesa media pro-capite di 400 euro tutto compreso. C'è "ripresa ma non è pienone" per l'Immacolata con il 71% delle camere prenotate per un totale di circa 4,5 milioni di pernottamenti stima Cst per Assoturismo Confesercenti. Anche per Confindustria Alberghi le strutture ricettive raggiungono un tasso medio di occupazione del 70%. Gli Usa si confermano come primo mercato su lungo raggio grazie anche al cambio ancora molto favorevole euro dollaro. Per quanto concerne il turismo di prossimità, Francia, Germania e Regno Unito scelgono l’Italia prediligendo, in questo particolare periodo dell’anno, le strutture alberghiere nelle città d’arte

Prudenza per Natale viene espressa dal presidente di Federalberghi Bernabò Bocca a causa di un calendario non fortunato: "sia il 25 dicembre che il 1° gennaio 2023, coincidono con la domenica. Da questo punto di vista, seppure soddisfatti della performance di questo ponte lungo, siamo prudenti nel cantar vittoria, in attesa di verificare che cosa accadrà in occasione del Natale".

Mentre a a fare i conti in tasca agli italiani per la festività dell'Immacolata, alla luce dei rincari, sono i consumatori. Il Codacons sottolinea che il gasolio costa il 13,9% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che si traduce in una maggiore spesa (ipotizzando due pieni di carburante) pari a +22 euro, e ancora +80% per i voli nazionali e +12,6% per le tariffe di alberghi, motel, pensioni. Per Federconsumatori nonostante una maggiore accortezza ai prezzi, le spese sono aumentate di oltre il 5,8% rispetto al 2021.