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Per le terme italiane 800 mln di fatturato e 1 mln di presenze

Immagine di archivio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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23 marzo 2019 | 16.10
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Un sistema che garantisce al momento circa 800 milioni di fatturato nell’esclusivo ambito sanitario, raggiungendo i quasi 2 miliardi se si tiene in considerazione il cosiddetto indotto, per 1 milione di presenze distribuite negli oltre 300 concessionari italiani: sono queste le stime che concorrono a ritrarre la fotografia dell’attuale sistema termale italiano, ricordate nel corso di “Aqua Thermae”, l’iniziativa svoltasi il 22 e il 23 marzo a Tolentino, nelle Marche e promossa da Federterme Confindustria per i propri 100 anni di attività.

Dopo qualche anno più difficile, il sistema sta riprendendo quota grazie allo sviluppo della ricerca e ad una accresciuta, innovativa, progettualità, aspetti che al momento permettono al mondo delle aziende termali italiane di poter contare su circa 15mila addetti, che vanno ad aggiungersi ai 45mila rientranti nella quota non legata al sistema strettamente sanitario. Il futuro, è emerso dall’appuntamento marchigiano, passa attraverso il rafforzamento dell’aspetto legato alla cura delle diverse patologie cui possono applicarsi i benefici delle acque termali, cui nel tempo si è affiancata anche l’attività relativa al Benessere.

“Vogliamo rispondere in maniera sempre più appropriata ai bisogni, alle esigenze e alle aspettative dei servizi di prevenzione, cura e riabilitazione – ha spiegato Aldo Ferruzzi, Presidente Forst (Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale) e Vice Presidente Federterme Confindustria – Progetti, questi, che guardano anche alle nuove opportunità da cogliere rispondendo alla crescente domanda di benessere e di health tourism e investendo molto nelle collaborazione pubblico privato, ma manteniamo costantemente al centro della nostra azione l’impegno per la ricerca scientifica, per la formazione in medicina termale, l’aggiornamento per i servizi del cittadino. Dal 2003 l’impegno nella ricerca è stato poi concentrato nella Fondazione, con risorse specifiche erogate dal sistema delle terme italiane tramite bandi internazionali, sostenuti con gli oltre 7 milioni di euro raccolti negli ultimi sedici anni”.

Nel corso dell’appuntamento sono stati tenuti focus su quattro possibili scenari di sviluppo: riabilitazione, flebologia, dermatologia e medicina estetica con numerosi specialisti dei rispettivi settori.

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