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Alberghi italiani al top in Europa, primi per numero di letti

L'Hotel Royal Victoria a Pisa, riconosciuto come il più antico d'Italia (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
L'Hotel Royal Victoria a Pisa, riconosciuto come il più antico d'Italia (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
19 aprile 2016 | 17.25
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L'Italia è al top in Europa per ricettività alberghiera. Al primo posto infatti figura per numero di letti, al terzo per numero di strutture con un'offerta di qualità sempre più alta. E' quanto emerge dal nuovo Rapporto Datatour che fotografa trend e statistiche sull'economia del turismo (dati 2014), realizzato da Federalberghi in collaborazione con l'Ente bilaterale nazionale turismo (Ebnt) e Incipit consulting. Gli alberghi italiani dunque, sono i più capienti, al top della classifica con 2 milioni e 241mila letti che corrispondono al 16,4% sul totale Ue. Al secondo posto si colloca il Regno Unito con 2 milioni e 18mila pari a una quota del 14,8% e al terzo la Germania con 1 milione e 764mila letti e una quota del 12,9%.

Gli alberghi italiani sono 33.290 con una quota del 16,5% del totale dell'Unione europea, mentre le strutture inglesi sono più di 40mila (40.272) con una quota percentuale in Ue del 19,9% e quelle tedesche sono 33.997 con una quota del 16,8% in Ue.

La maggior parte degli esercizi e dei letti continua ad essere localizzata nelle regioni del Nord, caratterizzate da una più antica vocazione turistica, in particolare la regione con la ricettività alberghiera più elevata (in termini di letti) è l'Emilia Romagna, seguita da Trentino Alto Adige e Veneto.

Il dossier inoltre, mette in evidenza come il comparto alberghiero abbia conseguito risultati positivi soprattutto per gli esercizi di categoria elevata che nel 2014, in linea con i due anni precedenti, hanno saputo contrastare le dinamiche economiche recessive. Dai dati emerge infatti che gli esercizi a 1 e 2 stelle sono diventati solo il 27,8% del totale, nonostante fino al 2000 rappresentassero circa la metà degli alberghi italiani, laddove hanno assunto un'importanza preponderante gli alberghi a 3 stelle, attualmente la categoria più rappresentata con il 54,5%, e sono cresciuti in maniera esponenziale quelli a 4 e 5 stelle.

Anche se il processo di ristrutturazione e concentrazione, caratterizzato dall'incremento delle dimensioni degli alberghi e dalla loro riqualificazione, è stato più intenso nelle regioni del Nord che in quelle del Centro-Sud, va detto che la dimensione media degli esercizi alberghieri è più alta nelle regioni meridionali, così come è maggiore nelle regioni meridionali la presenza di alberghi di categoria superiore. Il confronto tra le regioni evidenzia come spetti alla Sardegna il primato degli alberghi di categoria più alta, seguita da Puglia e Campania.

Tuttavia, le ricadute negative sul comparto sono evidenti negli anni più recenti, caratterizzati dalle due fasi recessive dell'economia italiana, la prima nel biennio 2008-2009 e la seconda nel triennio 2012-2014. Il numero complessivo di alberghi, che era tornato a crescere dal 2000 al 2008, ha cominciato a contrarsi nuovamente a partire dal 2009, registrando flessioni costanti che hanno avuto il loro apice nel 2013, con conseguente calo del numero dei letti.

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