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"Aiutiamo gli Eroi", il progetto di GSK Italia e dei suoi dipendenti per affrontare l’emergenza Covid19

Fabio Landazabal, General manager di Gsk Pharma
Fabio Landazabal, General manager di Gsk Pharma
27 marzo 2020 | 14.36
LETTURA: 6 minuti

Nuovo progetto contro l'emergenza in Italia di Covid-19. "'Aiutiamo gli Eroi' è un progetto esclusivo sviluppato dai nostri dipendenti. Sappiamo che il nostro compito primario è la scoperta e produzione di farmaci e vaccini salvavita, ma in una crisi senza precedenti come l’attuale dobbiamo dare tutti il nostro contributo e supporto agli eroi in prima linea per salvare il malati di Covid-19. Per questo il nostro contributo è il risultato di donazioni aziendali, dei singoli dipendenti, raccolte fondi e di attività in collaborazione con le autorità e operatori sanitari". Lo ha dichiarato Fabio Landazabal, General manager di Gsk Pharma. Un milione di euro è la somma donata oggi alla Protezione Civile e sarà impiegata per allestire unità di terapia intensiva, acquisire macchinari, fornire dispositivi di protezione individuale e ogni altro aiuto necessario sul fronte dell’epidemia.

Contemporaneamente è stata attivata una maratona di raccolta fondi fra gli oltre 4mila dipendenti italiani di Gsk e ViiV della durata di una settimana, il cui totale sarà raddoppiato dall’azienda ed egualmente consegnato alla Protezione Civile. Sarà inoltre attivata una collaborazione con la Società italiana di medicina generale (Simg) per sanificare 100 studi di medici di medicina generale nelle aree a più alta diffusione del virus, che insieme ad altre iniziative verrà riportata sul sito aziendale www.gsk.it e sui social con l’#AiutiamogliEroi.

"Eroi sono tutti quelli in prima linea in questa emergenza a cui va la nostra riconoscenza ed eroi sono i nostri dipendenti e le loro famiglie, che da subito abbiamo deciso di proteggere con tutti i mezzi possibili", prosegue Fabio Landazabal. "Sono loro, i nostri lavoratori essenziali che devono continuare a operare nei laboratori e nelle fabbriche per fare in modo che farmaci, vaccini e altri prodotti essenziali continuino ad arrivare a medici, pazienti e consumatori in Italia e in tutto il mondo".

Dall’inizio dell’emergenza Gsk ha potuto spostare immediatamente tutto il lavoro non essenziale "in remoto grazie alle tecnologie di comunicazione da tempo introdotte in azienda e all’abitudine dei dipendenti a lavorare in smart working già due giorni la settimana - precisa una nota aziendale - I lavoratori essenziali sono invece protetti con una serie di misure aggiuntive che vanno dall’accesso riservato alle strutture, alla continua opera di sanificazione di locali e macchinari, all’uso di adeguate protezioni, al controllo regolare delle condizioni di salute e alla presenza di un servizio sanitario dedicato interno in tutti i siti di produzione e ricerca, che lavora in stretto contatto con le autorità sanitarie locali".

"All’impegno in Italia contro la pandemia corrisponde anche un forte impegno globale dell’azienda, con la donazione di 10 milioni di dollari al Covid-19 Solidarity Response Fund dell’Oms, la partecipazione a 5 progetti di ricerca nell’ambito di potenziali vaccini e l’entrata in un incubatore di aziende per lo sviluppo di nuovi farmaci contro il virus. Con #AiutiamogliEroi l’azienda e tutti i suoi dipendenti si uniscono alle comunità in cui vivono e lavorano per affrontare l’emergenza e uscirne il prima possibile con una rinnovata coesione e pronti a ricominciare", conclude il General manager.

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