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Bandiere verdi Calabria, pediatri in campo 'in 40 giorni 180mila visite'

Pediatra Farnetani, '9mila bimbi si sono rivolti ai Pronto soccorso, macchina ha funzionato bene'

Bandiere verdi Calabria, pediatri in campo 'in 40 giorni 180mila visite'
30 agosto 2023 | 19.25
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Pediatri in campo per la salute dei baby-turisti nella regione con il record di bandiere verdi issate sulle spiagge a misura di famiglie (20 su 146 assegnate in Italia): la Calabria. A tirare le somme su come è andato il periodo più intenso delle vacanze estive è Italo Farnetani, fondatore delle Bandiere verdi, simbolo delle località scelte dai camici bianchi dei bimbi come ideali per i più piccoli. "La pediatria della Calabria - osserva il professore ordinario dell'Università United Campus of Malta - è stata un modello di buona sanità, che garantisce il diritto alla salute di bambini e adolescenti". La macchina ha "funzionato bene", è il verdetto dell'esperto. Un dato su tutti: sono state "180mila le visite" negli studi medici e a domicilio effettuate in 40 giorni.

"Ci siamo chiesti se in presenza di un prevedibile incremento dei numeri", con la presenza dei baby-turisti, "potesse essere garantita un'assistenza continuativa alle famiglie in vacanza - spiega Farnetani - Per verificare questo aspetto, nell'ambito dell'International Workshop of Green flags di cui sono presidente, a luglio si è svolto a Roccella Jonica (Reggio Calabria) un convegno a cui hanno partecipato i rappresentanti di tutte le società scientifiche dell'area pediatrica della Calabria. E sono stati tutti concordi nell'assicurare che nessun bambino sarebbe restato senza pediatra".

Cosa dicono, però, i numeri? "Concluso il controesodo e terminate le ferie per la maggioranza delle famiglie con bambini, con lo sguardo all'inizio imminente dell'anno scolastico, si può fare un bilancio - illustra l'esperto -. Abbiamo effettuato con il pediatra di Locri Roberto Trunfio, coordinatore regionale per la Calabria delle Bandiere Verdi, un'analisi delle prestazioni pediatriche erogate dai pronto soccorso e dagli ospedali calabresi per verificare, alla fine della stagione turistica estiva 2023, il livello di assistenza effettivamente garantito".

E' stato dunque esaminato "l'accesso ai Pronto soccorso ospedalieri e le necessità di ricovero fra il 10 luglio e il 20 agosto. In questo periodo si sono rivolti ai pronto soccorso e ai reparti di pediatria dei 12 ospedali calabresi 9mila bambini, dei quali 1.500 - cioè 1 ogni 6 - hanno avuto necessità di un ricovero a dimostrazione che la consultazione dell'ospedale era motivata da una complessità della malattia presentata dal piccolo paziente", evidenzia Farnetani.

Nello stesso tempo, riferisce, "l'analisi ha mostrato che i 320 pediatri presenti sul territorio, tra pediatri di famiglia e liberi professionisti, hanno garantito in modo appropriato l'assistenza di primo livello selezionando così i casi più gravi senza appesantire eccessivamente gli ospedali, realizzando una sinergia a vantaggio proprio della salute dei bambini. Si stima che fra il 10 luglio e il 20 agosto siano state effettuate 180.000 visite in ambulatorio o a domicilio. A questo proposito si deve ricordare che, a differenza della situazione italiana, in Calabria non ci sono posti vacanti di pediatra di famiglia".

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