La legge di Bilancio introduce cambi significativi rispetto al Superbonus
Milano, 26 Gennaio 2023. “Avanti con il Superbonu s edilizio per tutto il 2023”, spiega Asmaa Gacem, vicepresidente nazionale di CNA Turismo e Commercio con delega alle città d’arte, “la nuova legge di Bilancio 2022 prevede il rinnovo del Superbonus edilizio, seppur con alcune importanti novità che meritano di essere evidenziate”.
Anno nuovo, nuove regole per il Superbonus edilizio. Dopo oltre trenta mesi dalla pubblicazione in Gazzetta della legge n.77 del 17 luglio 2020 relativa al Superbonus edilizio, molte sono le rifiniture legislative che questa norma ha subito con il susseguirsi delle legislature.
“Nel 2023, stando alla nuova legge di Bilancio varata dal governo Meloni”, spiega Asmaa Gacem, “si continuerà ad utilizzare le detrazioni per l’efficientamento energetico, la cosiddetta messa in sicurezza degli edifici e la ristrutturazione degli immobili, nonché gli altrettanto noti bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici efficienti”.
Non tutto resta come prima: alcuni cambi significativi impongono ritmi e costi diversi. “Se guardiamo al testo della legge, emerge come vengano previste scadenze differenti in funzione dei soggetti che hanno sostenuto o stanno sostenendo le spese relative al bonus edilizio”.
Andando infatti nel dettaglio della legge di Bilancio si evince che il Superbonus aspetta fino al 31 dicembre 2025 nelle seguenti percentuali: 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, al 70% per le spese sostenute nel 2024, al 65% per le spese sostenute nel 2025.
Asmaa Gacem: Superbonus al 90%, ma non per tutti
Nuove percentuali di ridistribuzione dell’aiuto, mentre rimane pressoché invariata la lista dei soggetti che possono beneficiare del Superbonus.
“Scende al 90% il Superbonus per i condomini, ma soltanto in alcune circostanze. Restano interessate le persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento”.
I grandi esclusi restano le strutture alberghiere, che sin dal principio non hanno beneficiato del bonus.
I vantaggi però coprono una larga fetta del settore immobiliare, includendo tutta una serie di attori come gli istituti autonomi case popolari (Iacp), o in generale tutti quegli enti che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di In House Providing su immobili, cooperative di abitazione a proprietà indivisa. Ma non è tutto, anche le associazioni e le società sportive limitatamente ai locali adibiti a spogliatoio, ancora le onlus e le associazioni di volontariato impegnate nelle attività di promozione sociale.
Conclude Asmaa Gacem: “Il 31 dicembre 2024 scade il bonus del 50% per il restauro dei beni architettonici, dunque l’altra grande novità ascrivibile a questa nuova legge di bilancio, riguarda le fasi di cessione del credito, che sono state aumentate da 4 a 5 fasi complessive”.
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