Il Consiglio nazionale delle ricerche e Carbfix, leader mondiale nella tecnologia di cattura e stoccaggio mineralogico del carbonio, hanno firmato un accordo strategico per promuovere la ricerca su tecnologie innovative volte a mitigare i cambiamenti climatici e ad accelerare la transizione energetica
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e Carbfix, leader mondiale nella tecnologia di cattura e stoccaggio mineralogico del carbonio (CCMS), hanno recentemente annunciato, in una nota ufficiale, di aver siglato un accordo strategico quinquennale che segna una tappa significativa nella lotta contro i cambiamenti climatici e per l'avanzamento della transizione energetica. Questa partnership nasce con l'obiettivo di spingere i confini dell'innovazione nel settore dell'energia sostenibile.
L'accordo si inserisce nel solco della collaborazione precedente tra Cnr e Carbfix nel progetto GECO (Geothermal Emission Gas Control) di Horizon 2020, che ha evidenziato il potenziale dell'integrazione della tecnologia CCMS con i sistemi di energia geotermica rinnovabile. I due enti si concentreranno sullo sviluppo e l'espansione della tecnologia CCMS, esplorandone le applicazioni su larga scala e l'integrazione in vari scenari energetici, inclusi quelli legati all'energia geotermica, alla produzione di idrogeno e alle industrie difficili da decarbonizzare.
La Presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza ha commentato: "Sono orgogliosa di annunciare questa collaborazione strategica con Carbfix, un partner di riferimento a livello mondiale nella cattura e stoccaggio mineralogico del carbonio. Questa alleanza rappresenta un passo significativo verso l'integrazione di tecnologie innovative che contribuiranno alla decarbonizzazione e guideranno la transizione energetica globale. Attraverso la sinergia tra ricerca scientifica avanzata e applicazioni industriali, il CNR rafforza il proprio impegno nel contrastare i cambiamenti climatici e promuovere soluzioni sostenibili per un futuro a basse emissioni di carbonio".
Edda Sif Pind Aradóttir, CEO di Carbfix, ha aggiunto: "La tecnologia Carbfix è nata da collaborazioni internazionali intraprese quasi 20 anni fa: da allora abbiamo fatto grandi progressi nell'implementazione e nell'ampliamento di tale tecnologia. Ma il nostro nucleo è ancora la ricerca e l'innovazione, che la partnership con il Cnr sosterrà ulteriormente, a vantaggio dell'azione per il clima e della ripresa".
Carbfix è riconosciuta per il suo innovativo lavoro nella conversione del CO₂ in minerali stabili per lo stoccaggio permanente nel sottosuolo, operando il primo hub CCMS su scala industriale al mondo in Islanda. La collaborazione con il Cnr non solo amplia le possibilità di ricerca e sviluppo, ma rafforza anche l'impegno verso la creazione di soluzioni scalabili per ridurre significativamente le emissioni di gas serra.
Il Cnr, da parte sua, è un punto di riferimento nella ricerca su cattura e stoccaggio del carbonio (CCS), CCMS, e CCUS, oltre che sulle materie prime critiche e le fonti di energia rinnovabile. Questa partnership enfatizza anche il trasferimento di conoscenze e lo sviluppo di competenze, offrendo opportunità formative per giovani ricercatori e dottorandi, sottolineando l'importanza dell'istruzione e dell'innovazione aperta.