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La tennista britannica era impegnata del secondo turno del Wta 1000, con l'uomo che è stato allontanato e bandito da tutti i tornei
Paura per Emma Raducanu. La tennista britannica è scoppiata in lacrime durante il torneo di Dubai dopo che "un uomo che ha mostrato un comportamento ossessivo". Durante il match, poi perso 7-6 (8-6), 6-4, contro Karolina Muchova, valido per il secondo turno del Wta 1000, Raducanu stava per servire quando all'improvviso si è fermata dopo aver visto sugli spalti un uomo che il giorno prima le si era avvicinato mostrando un comportamento ossessivo.
Pretty scary situation when a stalker turns up at your match. Raducanu did well to finish given how rattled she was.pic.twitter.com/aQJB43BTVv https://t.co/uYSjpU3ZZk
— John Dean (@JohnDean_) February 19, 2025
La tennista è andata subito a parlare con l'arbitro, scoppiando in lacrime e nascondendosi dietro il giudice di sedia, con il video che è diventato subito virale sui social. La prima a interessarsi dell'accaduto è stata proprio Muchova, che si è avvicinata all'avversaria cercando di consolarla. Il giudice di sedia ha poi avvertito la sicurezza che ha allontanato lo stalker, che è stato bandito da tutti i tornei dalla stessa Wta. La Women's Tennis Association lo ha annunciato in una nota dopo aver definito l'accaduto un "incidente di sicurezza".
WTA statement on the security incident in Dubai:
— wta (@WTA) February 19, 2025
On Monday, February 17, Emma Raducanu was approached in a public area by a man who exhibited fixated behavior. This same individual was identified in the first few rows during Emma’s match on Tuesday at the Dubai Duty Free Tennis…
"Questo stesso individuo è stato identificato nelle prime file durante la partita di Emma martedì al Dubai Duty Free Tennis Championships e successivamente espulso. Sarà bandito da tutti gli eventi Wta in attesa di una valutazione della minaccia". Non è la prima volta che Raducanu si trova ad affrontare questo genere di situazioni. Nel 2022 un tribunale di Londra ha infatti emesso un ordine restrittivo di cinque anni contro un uomo che aveva perseguitato la tennista britannica, presentandosi anche diverse volte a casa sua.
La Wta ha affermato nella sua dichiarazione che "sta lavorando attivamente con Emma e il suo team per garantire il suo benessere e fornire tutto il supporto necessario". Ed ha aggiunto: "Restiamo impegnati a collaborare con i tornei e i loro team di sicurezza in tutto il mondo per mantenere un ambiente sicuro per tutti i giocatori".