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Me Contro Te tornano al cinema: "Nel nuovo film raccontiamo il rapporto tra genitori e figli"

Luì e Sofì nelle sale con 'Cattivissimi a Natale', distribuito da Warner Bros. Pictures

Luì e Sofì dei Me Contro Te  - Loris T. Zambelli
Luì e Sofì dei Me Contro Te - Loris T. Zambelli
12 dicembre 2024 | 16.59
LETTURA: 3 minuti

I 'Me Contro Te' sono pronti a sbancare (di nuovo) il botteghino con il loro settimo film ‘Cattivissimi a Natale’, dal 12 dicembre al cinema con la regia di Claudio Norza e distribuito da Warner Bros. Pictures. La grande novità è che Luì e Sofì, al secolo Luigi Calagna e Sofia Scalia, nel film natalizio lasciano spazio ai cattivi delle loro avventure, limitandosi ad aprire e a chiudere la storia: "Per noi è un sogno che si realizza", dice la coppia in occasione di un incontro stampa a Roma. "Tra le nostre storie preferite c’è sempre stata quella del Grinch, per questo abbiamo pensato di fare spazio ai cattivi della nostra saga e vedere come interagiscono con i buoni, primo fra tutti Babbo Natale".

Inoltre, aggiungono, "abbiamo voluto dare più spazio ai nuovi personaggi, come la figlia della cattiva Perfidia, 'braccio destro' del cattivo Signor S...Il nostro obiettivo è trovare un modo per stupire chi viene a vedere i nostri film". Con 'Cattivissimi a Natale' (prodotto da Warner Bros. Entertainment Italia, Colorado Film Production, parte del gruppo Rainbow, e Me Contro Te) "affrontiamo un tema importante che riguarda il rapporto tra genitori e figli, attraverso Perfidia e sua figlia, adolescente e ribelle. È un tema attuale - spiegano - perché si tratta di una madre impegnata con il lavoro e una figlia adolescente con le sue esigenze".

Luigi e Sofia non sono stati degli adolescenti ribelli: "abbiamo avuto sempre la testa sulle spalle, non abbiamo mai creato guai". Oggi "è più complicato essere genitori - fa notare la coppia - ed è sempre più difficile trovare tempo per i bambini. Mostriamo questo punto di vista per dare ai genitori e ai loro figli un momento di riflessione". Ormai "i genitori che incontriamo ci trattano come parte delle loro famiglie". Quello dei Me Contro Te è "un pubblico particolare, su YouTube ci interfacciamo direttamente con i bambini, poi al cinema o ai concerti ci vanno con tutta la famiglia", ma “nel corso del tempo c’è stato un ricambio generazionale. Chi ieri era un bambino, oggi ci segue da adolescente”. Per questo "cerchiamo di dare diverse forme di intrattenimento", a partire dal nuovo progetto 'Me con Te Podcast': "qui raccontiamo la nostra quotidianità, è un diario in cui ci mostriamo fuori dai nostri personaggi", dicono Luigi e Sofia, che hanno perso il conto dei loro follower: "Su YouTube abbiamo circa 7 milioni di follower, 3 su TikTok e un milione e mezzo su Instagram, ma non siamo attaccati ai numeri", ammettono i Me Contro Te, che non si dicono spaventati del futuro: “Pensiamo che sia naturale che nel percorso di quasi tutti gli artisti ci siano delle cose che vadano bene e delle altre meno. Noi cerchiamo di goderci il viaggio che stiamo facendo. Non importa quanto durerà, noi siamo felici di farlo", concludono.

Me Contro Te: "Ci sposiamo nel 2025 ma non abbiamo la data"

Luì e Sofì dei Me Contro Te si sposano (finalmente). Dopo vari posticipi per i tanti impegni lavorativi, Luigi Calagna e Sofia Scalia convolano a nozze a quattro anni dalla proposta, avvenuta nel 2021 sul lago di Como. "Stiamo organizzando il nostro matrimonio, ancora non abbiamo scelto la data. Speriamo di farlo presto", svelano i Me Contro Te. "Vogliamo coinvolgere i fan", dice la coppia, che tra i progetti c’è quello di allargare la famiglia. "Magari un giorno potremmo essere genitori".

Me Contro Te: "La parodia di Fiorello? Divertentissima, siamo autoironici"

"La parodia di Fiorello è stata divertentissima. Noi siamo i primi fan delle parodie su di noi perché ci fanno ridere tantissimo, siamo molto autoironici". A dirlo all'Adnkronos sono i Me Contro Te, convinti di non poter piacere a tutti: "Abbiamo un pubblico particolare, quasi di nicchia...anche se è una nicchia gigantesca. Quindi, è normale che agli occhi di un ventenne o un trentenne possiamo risultare strani e noiosi. Fa parte del gioco", spiegano.(di Lucrezia Leombruni)

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