Venerdì 25 Aprile 2025
Aggiornato: 18:14
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Giulio Donato: “La mia vita come un film, dal negozio di dischi al cinema grazie ad Asia Argento”

17 aprile 2025 | 19.27
LETTURA: 2 minuti

È un regista, ma ama definirsi "uno che fa film". E la sua carriera è iniziata proprio come quei film americani in cui un giovane ha un grande sogno da realizzare. E ci riesce grazie al destino: incontrare la persona giusta al momento giusto. “All’età di 19 anni lavoravo nel negozio di dischi di mio padre, si chiama Goody Music, che Asia Argento frequentava spesso per comprare i dischi. Entrambi facevamo i dj”, racconta Giulio Donato, ospite del nuovo episodio del vodcast dell'Adnkronos, disponibile in versione integrale sul sito www.adnkronos.com e sul canale YouTube dell'Adnkronos. E da quel giorno la sua vita è cambiata. Ha mollato la musica (“ma sono rimasto un grande appassionato”) per lanciarsi nel mondo del cinema (“mi chiedo quale sia stata la spinta, non ho trovato ancora una riposta”). “Dopo uno o due anni, ho letto su Internet che Asia era sul set del film ‘Incompresa’. Così le ho scritto chiedendole la possibilità di poter assistere alle riprese. Lei mi ha risposto ‘ok, va benissimo. Vieni domani alle 6 del mattino’”. Il più grande insegnamento di Asia Argento? “Non considerare il cinema d’autore come un ‘terreno’ snob per pochi”, ma anche, “l’umanità e il coraggio di rischiare. Lei mi ha permesso di stare sul set come assistente all’aiuto regia (Simona Valentini, ndr) senza che io avessi mai messo piede nel cinema. Non è da tutti”. A lei non solo deve la conoscenza con Giada Colagrande e Willem Dafoe, ma anche “con Abel Ferrara”, con il quale ha fatto 8 film nel ruolo di aiuto alla regia. “Lui è un artista libero e fuori dagli schemi: è stata una figura di ispirazione per me. Mi ha insegnato che non si può fare arte avendo come unico scopo fare soldi”, racconta Donato. Giovanissimo e con tanti sogni nel cassetto. E tanti già realizzati, come l'esordio alla regia di un lungometraggio, dal titolo ’Labirinti’, presentato in anteprima mondiale alle Giornate degli Autori all'ultima Mostra del Cinema di Venezia. Girato tra le suggestive montagne calabresi, 'Labirinti' è un romanzo di formazione con una forte componente onirica che esplora temi universali come l'amicizia, la lotta contro le convenzioni, la difficoltà a manifestare la propria sessualità in determinate realtà sociali. “I labirinti sociali sono universali, si trovano in una piccola provincia o in una grande città. Sono quelle regole sociali e psicologiche che vengono scritte ancor prima della tua nascita. Come la paura del diverso”, spiega Giulio, che sogna un’industria cinematografica “più aperta e diffusa in tutto il territorio. Perché uno che non è di Roma e vuole fare cinema deve spostarsi necessariamente nella Capitale per inseguire il suo sogno?”. Ma anche “un sistema in cui ci siano più opportunità per le nuove voci, che sia meno elitario”, conclude. di Lucrezia Leombruni

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza