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Report, diffida di Sangiuliano a messa in onda inviata domenica a Rai, procura e garante privacy

Nel teso inviato dal legale dell'ex ministro si intimava alla trasmissione di non trasmettere "l'audio abusivamente registrato da Boccia"

Sigfrido Ranucci nello studio di Report - Fotogramma
Sigfrido Ranucci nello studio di Report - Fotogramma
11 dicembre 2024 | 17.46
LETTURA: 2 minuti

La messa in onda da parte di Report di "materiale riservatissimo, costituito da registrazioni di conversazioni abusivamente captate dalla signora Boccia" e "finanche una conversazione tra il dr. Sangiuliano e la moglie, illecitamente registrata dalla signora Boccia a distanza" esalta ulteriormente "il disegno illecito della Boccia", "perdurante e tuttora in essere" e "costituisce autonomo illecito di cui si dovrà dare conto all’Autorità Giudiziaria".

E' quanto scrive l'avvocato Silverio Sica, legale dell'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nella diffida a non trasmettere l'audio della conversazione tra Sangiuliano e la moglie inviata alla trasmissione di Raitre prima della messa in onda e visionata dall'Adnkronos. La diffida è stata anche inviata alla Procura di Roma, "già competente per il procedimento penale in corso, nonché al Garante per la protezione dei dati personali per quanto di competenza".

Nella diffida si stigmatizza come un "fatto di eccezionale gravità" anche "l’anticipazione che concerne la diffusione di una conversazione tra il dr. Sangiuliano e la moglie": "Si segnala che tale conversazione - scrive il legale - è stata abusivamente registrata dalla Boccia che non era presente al colloquio tra marito e moglie; si tratta, pertanto, di una captazione del tutto illecita ed è illecita anche la sua diffusione". Secondo il legale, "le registrazioni di conversazioni tra presenti in cui la Boccia è interlocutrice" si inseriscono "in un più ampio disegno di natura persecutoria e ritorsiva", caratterizzato da "plurime condotte tutte già sottoposte alla Procura della Repubblica competente". Ma "la condotta - si sottolinea nella diffida - è da ritenersi perdurante e tuttora in essere" e "gli organi di stampa sono stati, e lo sono tuttora, strumento oggettivo di tale disegno criminoso", scrive l'avvocato Sica. "Inconferente", dunque, secondo Sica, il richiamo al diritto di cronaca, "sol che si consideri il tenore privato delle conversazioni del dr. Sangiuliano".

L'avvocato Sica diffida Report anche a trasmettere la sua intervista "compiutamente domanda e risposta data, senza tagli suggestivi (come sta già avvenendo) che di fatto ingannano la pubblica opinione e ledono il principio di una corretta informazione".

"Ranucci sapeva tutto, non doveva trasmettere audio clandestino"

I legali di Sangiuliano chiariscono quindi che "non potevano non essere già note a Report le circostanze che avevano portato all’illecito ascolto e alla clandestina registrazione da parte della Boccia della privatissima conversazione tra i coniugi, sia perché l’esposto-denuncia è ormai pubblico da tempo sia perché Report era stata tempestivamente diffidata e notiziata in merito".

"Andava valutata la possibile provenienza illecita della registrazione. La conversazione non rivestiva alcun interesse pubblico tale giustificare una così violenta violazione della privacy", sottolineano i legali dell'ex ministro.

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