
Le richieste saranno annunciate lunedì dalla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. "Noi estranee alle accuse" si difendono. Anche Storace in soccorso delle due politiche italiane: "Ci fate vedere le carte? Noi, garantisti per davvero"
La Procura federale belga ha confermato oggi, martedì 4 marzo, al quotidiano belga Le Soir di aver chiesto la revoca dell'immunità parlamentare per due eurodeputate che sarebbero coinvolte nell'inchiesta Qatargate. Si tratta della vicentina Alessandra Moretti e della sua collega bolognese Elisabetta Gualmini, entrambe elette col Pd nella circoscrizione nord est.
Le richieste di revoca dell’immunità saranno annunciate lunedì dalla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in apertura della nuova sessione plenaria.
"Abbiamo appreso dalla stampa la notizia della richiesta, da parte delle autorità giudiziarie del Belgio, di revoca della nostre immunità" nell'ambito dell'inchiesta Qatargate, scrivono le eurodeputate Pd Moretti e Gualmini in una nota. "Al fine di sottolineare la totale estraneità a ogni fatto corruttivo, abbiamo deciso di autosospenderci dal gruppo al quale apparteniamo, i Socialisti e Democratici, per essere pienamente a disposizione della magistratura per qualsiasi esigenza istruttoria" scrivono, ringraziando il "la delegazione degli eurodeputati Pd per la solidarietà politica e umana pubblicamente espressa".
A dare man forte alle eurodeputate del Pd Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini è Francesco Storace. Lo storico esponente di destra, già ministro e governatore del Lazio, sui social non nasconde i suoi dubbi sull'inchiesta Qatargate: "Ancora il Qatargate, lo scandalo al Parlamento europeo. Ora mettono in mezzo due deputate del Pd, la Moretti e la Gualmini, ma ci fate vedere le carte prima? Garantisti per davvero", scrive su X.
“Spunta ancora una volta il Qatargate, ipotetiche commistioni tra gli emiri del Qatar ed esponenti del Pd al Parlamento europeo. Si è già scoperto recentemente di vere e proprie corruzioni tra i socialisti europei, pagati per dire che in Qatar i diritti sono rispettati” dice l’eurodeputato di Fratelli d’Italia- Ecr Stefano Cavedagna.
“Questo scandalo - continua - dopo mesi si riapre, ricordandoci le opacità della sinistra, sia europea che italiana. Fino a eventuale condanna sono tutti innocenti, ma sicuramente se fosse stato coinvolto qualcuno del centrodestra, la sinistra avrebbe fatto fuoco e fiamme, manifestazioni, proteste e richieste di dimissioni. Questa doppia morale tipica del Pd rende ancora più grottesco il fatto. Ora la sinistra italiana ed europea faccia chiarezza e dica con trasparenza cosa sta accadendo. Al resto penseranno le indagini delle autorità belghe”.