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Perché all'Italia serve una strategia di sicurezza nazionale. Il paper di Fondazione Leonardo

Presentato alla Camera, alla presenza del ministro Crosetto, il position paper della fondazione guidata da Luciano Violante

Perché all'Italia serve una strategia di sicurezza nazionale. Il paper di Fondazione Leonardo
08 novembre 2024 | 19.02
LETTURA: 4 minuti

All'Italia serve una strategia di sicurezza nazionale. È questa l’idea che oggi ha riunito esperti e istituzioni alla Camera, per discutere del position paper della Fondazione Leonardo. La presentazione è stata introdotta dal discorso del ministro della Difesa Guido Crosetto, al quale è seguita una tavola rotonda coordinata dal presidente della Fondazione Leonardo (e dell’Associazione Futuri Probabili) Luciano Violante. Hanno partecipato il direttore di Limes, Lucio Caracciolo, il presidente Mundys, Giampiero Massolo, il presidente European Nuclear Society, Stefano Monti.

Alla redazione del Paper hanno contribuito, con il coordinamento di Luciano Violante, Danila Aprea, Andrea Battiston, Marco Casu, Francesca Piazza, Vincenzo Pisani, Lapo Pistelli, Enrico Savio. Ha collaborato anche Luca De Angelis, direttore generale per le nuove tecnologie abilitanti al Mimit, e il prefetto Stefano Laporta, presidente ISPRA, con i ricercatori dell’istituto.

Il paper non affronta il tema della sicurezza militare, "perché si tratta di un’area strategica valutata prevalentemente all’interno di organismi e di esigenze di carattere internazionale". Gli autori specificano che "la sicurezza non consiste solo nella difesa militare, anche se il rischio della guerra appare oggi meno lontano di ieri. La sicurezza comprende anche la libertà dei cittadini di vivere le proprie scelte, la certezza di una formazione adeguata alle necessità del lavoro e della vita, la possibilità di disporre dei beni e dei servizi essenziali, di energia, alimenti, ambiente sicuro senza costrizioni politiche e senza condizionamenti economici o sociali".

Contesto e Obiettivi della Strategia

L'Italia è l'unico paese del G7 a non avere una strategia di sicurezza nazionale, dopo che nel 2023 anche la Germania ha pubblicato la propria. Secondo il paper, questa strategia deve essere chiara e aggiornata, che affronti le sfide globali, l'instabilità politica e la competizione internazionale. L'assenza di una visione strategica è attribuita alla transitorietà dei governi e alla mancanza di coerenza nelle politiche. L'obiettivo è costruire una strategia unitaria che tuteli la stabilità e i valori democratici, contrastando il crescente disordine geopolitico.

Mutevoli Equilibri Globali e Dimensione della Competizione

L'età dell'incertezza globale, con le minacce di guerra e la competizione economica da parte di attori come la Cina, ha messo in evidenza l'inadeguatezza dei tradizionali modelli di sicurezza. La globalizzazione ha portato vantaggi, ma ha esposto i Paesi a rischi, come si è visto durante la pandemia di Covid-19. Per rimanere competitiva, l'Unione Europea deve diventare un attore globale, difendendo la sua posizione anche in settori strategici come l'energia e la tecnologia.

Il Ruolo dell’Italia nella Geopolitica Moderna

L'Italia, per posizione geografica, può essere un ponte tra Europa, Africa e Medio Oriente, facendo leva su settori come l’energia e il commercio marittimo. La strategia deve includere un'attenzione speciale per il Mediterraneo, che rappresenta un'area di cruciale importanza geopolitica e commerciale.

Il Piano Mattei e le Relazioni con l'Africa

Il "Piano Mattei" mira a rafforzare le relazioni Italia-Africa, puntando su una cooperazione paritaria in settori come sanità, energia e infrastrutture. Questo piano vuole favorire la stabilità regionale e contrastare l'influenza crescente di altri Paesi come Cina e Russia in Africa. L'Italia ambisce a diventare un hub energetico del Mediterraneo, collaborando con Paesi africani produttori di energia per garantire la sicurezza delle forniture energetiche.

Priorità per la Sicurezza Nazionale

Tra le priorità dell'Italia si evidenziano:

• La difesa dei valori democratici, contrastando l’autoritarismo crescente e le ingerenze esterne.

• La lotta al crimine organizzato e la protezione delle infrastrutture critiche.

• Lo sviluppo di tecnologie digitali, con particolare attenzione alla cybersecurity e all'autonomia tecnologica.

• La promozione di un'energia sostenibile e di un sistema di approvvigionamento energetico sicuro.

• Una politica spaziale per garantire l’accesso sicuro e lo sviluppo tecnologico nel dominio spaziale.

La Dimensione Marittima

Essenziale è anche una strategia per il mare, che vede l'Italia come un attore centrale nella sicurezza marittima del Mediterraneo. Con una lunga costa, l'Italia ha un ruolo naturale nella gestione dei traffici marittimi e nella protezione delle rotte energetiche. La recente creazione di un "Piano del Mare" e la proposta di una legge per la sicurezza delle attività subacquee mostrano la volontà di gestire in modo integrato le risorse e le infrastrutture marittime.

Formazione e Innovazione

Per garantire la sicurezza futura, l'Italia deve puntare anche sulla formazione di capitale umano specializzato e sulla promozione dell’innovazione in settori chiave. Investire in nuove tecnologie e potenziare la ricerca scientifica sono elementi fondamentali per competere nel contesto globale.

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