Sciolto il nodo nel vertice a Palazzo Chigi. Forza Italia: "Si tratterà di scelte volontarie senza alcuna imposizione agli istituti bancari e assicurativi"
"Il ministro Giorgetti mi ha assicurato durante l'ultima riunione del Consiglio dei Ministri che non ci sarà alcuna tassa sugli extraprofitti". Lo ha detto ai cronisti il vicepremier Antonio Tajani, a margine del suo intervento a Napoli per Med - Dialoghi Mediterranei, prima del vertice di maggioranza a Palazzo Chigi che in serata sembra aver trovato l'intesa.
"Rispondendo alla mia precisa domanda, anche perché non so che quale sia l'extraprofitto, è un concetto da Unione Sovietica e io non credo che si debba intervenire con misure impositive", ha aggiunto Tajani.
"Si deve invece avere un colloquio serrato, sono in corso colloqui con il mondo bancario, il mondo assicurativo, perché possano dare un contributo alla manovra, cosa che è giusta, ma un conto è fare una scelta condivisa, un conto è mettere una tassa che rischia di spaventare i mercati e gli investitori italiani e stranieri. Una tassa sugli extra profitti significa fare un danno all'economia italiana", ha spiegato il vicepremier.
"Noi invece - ha detto ancora - vogliamo che questa manovra serva ad affrontare la grande questione della sanità, incrementando le assunzioni ai medici e infermieri e aumentando anche i salari dei medici e infermieri, aumentare i salari degli italiani, ridurre l'IRPEF dal 35 al 33%, se non si riesce a fare fino a 50.000 euro, cioè fino a 60.000 euro, ma ci si ferma a 50.000, lo si farà il prossimo anno e poi dare aiuti all'impresa. Per fare tutto questo sempre il contributo di banca e assicurazioni, ma ripeto, deve essere un contributo concordato e non imposto così un po' a capocchia".
Alla fine, la mediazione sarebbe quindi stata raggiunta. Il vertice di maggioranza durato oltre un'ora a Palazzo Chigi sulla manovra sarebbe servito a sciogliere gli ultimi nodi sul tavolo, a cominciare proprio dal caso degli extraprofitti bancari. I leader del centrodestra, raccontano fonti della maggioranza avrebbero trovato un'intesa (che sarà domani presentata al Cdm delle 11) sul contributo bancario, inteso non come tassa sugli extraprofitti, appianando così le tensioni tra Forza Italia e Lega.
La quadratura del cerchio, raccontano fonti di maggioranza, sarebbe stata individuata sulla natura dell'intervento sugli istituti di credito e assicurativi. Fonti azzurre rimarcano al termine del vertice che "non ci saranno tasse sugli extraprofitti". Una versione che collima con quanto riferito da fonti leghiste, le quali evidenziano la conferma del "contributo" da parte di banche e assicurazioni, come richiesto da Matteo Salvini.
L'entità del contributo da banche e assicurazioni ammonterebbe a circa 5 miliardi, hanno poi confermato fonti di maggioranza.
Nella manovra "non ci sarà alcuna tassa sugli extraprofitti come sempre chiesto da Forza Italia. Una decisione confermata dal Ministro Giorgetti e dal viceministro Leo durante il vertice di maggioranza di questa sera", riferisce quindi Forza Italia in una nota. "Per gli utili messi a riserva ci sarà la possibilità di distribuirli ai soci applicando una tassa del 27,5% invece di quella prevista fino ad oggi del 40%. Si tratterà di scelte volontarie senza alcuna imposizione agli istituti bancari e assicurativi, i quali contribuiranno in altra maniera a migliorare il sistema sanitario", conclude il partito guidato da Antonio Tajani.