Videomessaggio della premier all'assemblea nazionale di Noi Moderati: "Cammino ancora lungo, rendere nostra coalizione ancora più forte". E aggiunge: "Noi concreti, sinistra ideologica e obsoleta"
La coalizione di centrodestra "è composta da forse politiche diverse, ognuna ha la sua identità e la sua storia, che sono un valore aggiunto e ciò che ci rende forti e coesi è la volontà, la voglia di stare insieme è quello che ci consente di fare sempre sintesi, di trovare un punto di incontro". Sono le parole di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, nel videomessaggio inviato all'assemblea nazionale di Noi Moderati.
"Possiamo farlo perché siamo uniti dalla stessa visione del mondo di fondo, perché crediamo negli stessi valori di riferimento, perché abbiamo idee compatibili, perché intendiamo portare avanti fondamentalmente gli stessi progetti", aggiunge la premier ricordando che "è tutto questo che ci tiene insieme da 30 anni a questa parte, che ci ha permesso in questi primi due anni di Governo di raggiungere risultati inaspettati, di invertire quel declino al quale l'Italia sembrava ormai destinata".
"A noi piace approfondire le questioni - aggiunge - anche quelle più spinose, anche quelle all'apparenza troppo difficili da affrontare, anche quelle dalle quali in passato gli altri sono scappati. Valutare le opzioni possibili e tentare di scegliere quella che è più efficace o che si ritiene la più efficace. C'è il rischio di sbagliare. Certo. Però penso che una politica senza coraggio, senza determinazione, senza la capacità di osare fino in fondo non sia politica: è sopravvivenza, amministrazione del potere, gestione dell'ordinario".
Secondo la presidente del Consiglio e leader di Fdi "c'è ancora tanto da fare, ovviamente, e il cammino che abbiamo davanti è però un cammino ancora lungo, dobbiamo e possiamo insieme rendendo il centrodestra, sempre più forte e sempre più coeso. Ringrazio Maurizio Lupi per il grande lavoro che ha fatto in questi anni. Ovviamente saluto con piacere Maria Stella, Mara, Giusy e Mario che, con l'assemblea di oggi scelgono di rafforzare il centrodestra, a renderlo ancora più plurale e unito nella difesa dell'interesse Nazionale". "Noi vogliamo affrontare i problemi della nostra nazione, fare le riforme che l'Italia aspetta da sempre, quelle riforme delle quali si è discusso per decenni, ma che poi alla fine non sono mai diventate realtà. Vogliamo scardinare quelle rendite di posizione che impediscono alle nostre migliori energie di liberare il loro potenziale. Vogliamo costruire una visione di sviluppo e di crescita di medio e lungo periodo per questa Nazione. Vogliamo una strategia per questa Nazione. Tutti obiettivi che solo il centrodestra ha la possibilità di raggiungere", dice la premier.
Meloni poi sottolinea poi che "i cittadini ci hanno dato la loro fiducia e lo hanno fatto perché sanno che si possono fidare di noi, che noi vogliamo attuare il programma con il quale ci siamo presentati alle elezioni. Una cosa non proprio scontata in Italia. Sanno anche che la nostra cifra è la concretezza. Vedete, un giorno sì e l'altro anche, veniamo accusati dalla sinistra di essere ideologici di portare avanti i provvedimenti lontani dal mondo e dalla realtà. A me pare esattamente il contrario. A me pare che l'ideologia, i pregiudizi, gli schemi obsoleti siano di istanza da qualche altra parte".
"L'Italia è tornata a correre, lo dicono i dati macroeconomici, la crescita del Pil. I numeri eccezionali sull'occupazione, mai così alta dai tempi dell'Unità d'Italia, la ritrovata fiducia degli investitori, la performance del nostro Export che ci ha permesso di diventare per la prima volta la quarta nazione esportatrice al mondo", sostiene la premier. "Ricordate quando in campagna elettorale la sinistra, i grandi giornali dicevano che con il centrodestra al Governo l'Italia sarebbe andata in default, che saremmo stati sommersi dallo spread, che avremmo messo a rischio i risparmi degli italiani, che non avremmo realizzato il Pnrr e che anzi avremmo perso le risorse. Tutte bugie spazzate via dalla realtà e dalla concretezza del nostro lavoro", prosegue la presidente del Consiglio.
"Saluto con grande soddisfazione l'ingresso di Noi Moderati nel Partito popolare europeo, se fosse vero quello che scrivono alcuni giornali non ci saremmo battuti noi di Forza Italia per il vostro ingresso nella grande famiglia popolare, che rappresenta l'asse portante della democrazia nel nostro continente", afferma da parte sua il segretario di Fi e vicepremier, Antonio Tajani, intervenendo all'assemblea . "Sono lieto che in Italia questa area sia sempre più consistente, saremmo miopi se pensassimo a schermaglie di basso livello", ha sottolineato il leader azzurro, per il quale "il nostro compito è quello di allargare i confini del centrodestra, non tocca a noi andare a cercare voti tra Fdi o Lega per avere mezzo punto in più".
Divisioni nella maggioranza? "Siete fissati con le divisioni, un'idea non è una divisione, un'idea è un'idea. Avere opinioni diverse è normale, giusto, poi si fa la sintesi. Non si illuda nessuno che ci siano delle divisioni profonde dentro questo governo: andremo avanti fino alla fine della legislatura, se ne facciano una ragione", dice poi il vicepremier e leader di Forza Italia,. "C'è un programma di governo da attuare e noi abbiamo sempre votato, poi su alcune questioni ci possono essere idee differenti, sennò saremmo un partito unico: è inutile cercare divisioni che non esistono", taglia corto il ministro degli Esteri.
"Questo è un governo di cui credo, in cui gli italiani credono e arriverà sicuramente al 2027, nonostante il voto contrario su questo o quell'emendamento", assicura il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, in video collegamento.