Il presidente senatori azzurri chiede di approfondire su ipotesi danno erariale
"Vedo che tardivamente Conte fa quello che avevo auspicato da tempo: interrompere il contratto da 300mila euro l'anno a Grillo. A che titolo i grillini hanno dato questi soldi al loro fondatore? Per quali servizi? Qual è il trattamento fiscale di questi compensi? Sono soldi presi dai gruppi parlamentari e, quindi, da soldi pubblici versati dai cittadini o da dove arrivano questi soldi? Ho deciso di presentare un esposto alla Corte dei Conti che investe le responsabilità di Grillo, dei grillini e anche di Conte, il cui tardivo ravvedimento non va a sanare eventuali violazioni che gli organi di controllo dovranno accertare". Così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, con riferimento alla ipotesi avanzata dal leader del M5S, Giuseppe Conte di non rinnovare il contratto annuale di consulenza sulla comunicazione pari a 300 mila euro, al fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, come si legge in un passaggio del nuovo libro di Bruno Vespa.
Nel merito, l'esposto presentato alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti Lazio, dal presidente dei senatori di Forza Italia chiede di verificare "se l’accordo sottoscritto dal Movimento 5 Stelle nel 2022 e la conseguente erogazione della citata somma al suo fondatore" Beppe Grillo "risulti in linea con il corretto impiego del denaro pubblico, accertando eventuali irregolarità nella gestione dello stesso, sotto il profilo del possibile danno erariale e della responsabilità amministrativa e contabile".
"Il presente esposto -scrive l'azzurro- porta all’attenzione della Corte dei Conti il tema dell’eventuale uso improprio del denaro pubblico, considerata la disciplina vigente sul finanziamento ai partiti e posto che in base alla giurisprudenza contabile costante, nell’accordo relativo a incarichi di consulenza l’oggetto della prestazione deve corrispondere ad obiettivi e progetti specifici e risultare, altresì, coerente con esigenze di funzionalità". Da qui la richiesta di "approfondire" presentata in Procura regionale.