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Tod's celebra l'intelligenza artigianale: "Il nostro omaggio al saper fare italiano"

Il direttore creativo, Matteo Tamburini, alla seconda prova per il marchio marchigiano: "Vogliamo mettere in primo piano il valore manuale"

Tre look della spring-summer 2025 di Tod's
Tre look della spring-summer 2025 di Tod's
20 settembre 2024 | 12.18
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Due lunghi tavoli con una fila interminabile di artigiani al lavoro accolgono gli ospiti alla sfilata di Tod’s tratteggiata da Matteo Tamburini, alla sua seconda prova per il marchio marchigiano, e dedicata alla prossima primavera-estate. Una celebrazione dell'intelligenza artigianale che vuole ricordare come, al di là di qualsiasi innovazione, dietro ogni prodotto ci siano la conoscenza e le mani di chi lo crea. “Intelligenza artigianale è un cercare di andare controcorrente rispetto a quello di cui si parla tantissimo oggi, ossia l’intelligenza artificiale - spiega nel backstage il direttore creativo di Tod’s, Matteo Tamburini -. Volevamo dare risalto e mettere in primo piano il valore manuale”.

Non a caso a raccontare questi valori è l'opera monumentale realizzata dall'artista Lorenzo Quinn, due mani che serrano nastri in pelle incrociati, simbolo dell'eccellenza artigianale e del sapere fare italiano. “Volevamo parlare di Made in Italy e del fatto a mano - sottolinea il creativo - e il collegamento più immediato è stato ingaggiare Lorenzo, famoso per le sue mani monumentali, con un’installazione che parlasse di noi ma anche di lui. I nastri in pelle rappresentano il Dna del brand con questo movimento ad elica mentre le mani il savoir faire italiano".

Quella che sfila in passerella, assicura Tamburini, “è una donna molto rispettosa del brand, che vuole parlare di eleganza ed elevazione ed è quello che stiamo mettendo in pratica oggi”. La collezione è ispirata a un viaggio lungo le coste del Mediterraneo, in un guardaroba rilassato nelle forme e nei volumi, che ricordano le vele del fotografo Carlo Borlenghi, come spiega lo stesso stilista, in un insieme estremamente sofisticato e dalle linee pulite.

L'iconico trench in cotone avvolge il corpo in un gioco di sovrastrutture, il windbraker è in cotone resinato o in nappa leggerissima. Giacche e camicie danno vita a capi sartoriali, come l'abito che abbina la giacca a vita alta e pantaloni slim di nuance diverse. In passerella sfilano le super top: Naomi Campbell, Irina Shayk e Mariacarla Boscono con indosso un lungo abito bicolor con un peplo che ricorda l’iconografica classica, in quello che lo stilsita definisce un “viaggio immaginario fino in Grecia”.

Non manca l’iconico gommino, protagonista della collezione nel modello ‘Glove', dove una serie di anelli si affiancano formando un nuovo motivo distintivo, e in una versione dalla ricca lavorazione in pelle, interamente intrecciata a mano. Per questa stagione lo stilista ha realizzato inoltre una versione sabot declinata in pellami spazzolati o pregiati. Guai, però a chiamarlo quiet luxury. "Non mi piace come termine - osserva Tamburini - la moda non deve essere quiet in generale, vogliamo eccitazione, mantenendo come punto focale la raffinatezza". (di Federica Mochi)

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