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Vicario Custodia Terra Santa: "Tregua un inizio dopo 15 mesi di morte e distruzione"

Padre Faltas, 'a Gaza si parla di 50 mila morti ma saranno molti di più e tanti ministri vogliono la guerra’

Vicario Custodia Terra Santa:
17 gennaio 2025 | 18.01
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Roma, 17 gen. (Adnkronos) - La firma dell’accordo su Gaza tra Hamas e Israele segna un “inizio dopo 15 mesi di morte e distruzione, odio, vendette e vittime da tutte e due le parti. Speriamo che la tregua regga”. Lo sottolinea all’Adnkronos padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, che evidenzia come, nonostante l’annuncio della tregua si sia continuato a bombardare. “E ci sono stati più di cento morti. Vedremo che accadrà fino a domenica”, osserva, quando - in base all’accordo - saranno liberi 95 detenuti palestinesi. Netanyahu ha detto che se la fase due fallirà la guerra riprende. “I rischi perché l’accordo vacilli esistono. Ci sono poi ministri - Ben Gvir e Smotrich - che hanno votato contro e hanno detto che deve tornare la guerra. La gente di Gaza, nonostante tutto quello che ha perso, case, figli, affetti, è uscita contenta dopo la notizia della tregua ma al tempo stesso vive con la paura. I familiari degli ostaggi non sanno se i loro cari torneranno vivi o morti. E’ una situazione molto difficile”.

Il vicario di Terra Santa non vede il pericolo di un altro 7 ottobre: “Non penso; la gente ha sofferto moltissimo. Non è rimasto niente a Gaza. Parlano di 50 mila morti ma ce ne saranno molti di più: corpi sotto le macerie, morti per le strade “. Padre Faltas auspica poi che in Terra Santa possano tornare i pellegrini: “Almeno per Pasqua speriamo possano tornare, soprattutto italiani. Qui c’e’ il deserto. Gerusalemme e Betlemme sono morte. In questi quindici mesi 147 famiglie sono andate via. Solo dall’Italia, l’anno prima della guerra sono arrivati quasi 200 mila italiani. Speriamo che i pellegrini tornino a rianimare la Terra Santa”.

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