
Il vice presidente Usa e il segretario di Stato Rubio in visita. Il Washington Post: tentativi della leadership americana di "riallacciare i rapporti con il Vaticano" e "rafforzare le relazioni con il nuovo Pontefice"
Il vicepresidente Usa J.D. Vance si è recato oggi in Vaticano per incontrare il Papa. L'udienza è terminata verso le 8.40 del mattino, ha reso noto un portavoce del vicepresidente americano, spiegando che Vance era arrivato poco prima delle 8. Il vice di Trump in seguito si è incontrato con mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, per poi lasciare il Vaticano. Presente all'incontro anche il Segretario di Stato americano Marco Rubio.
“Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato - fa sapere il Vaticano in una nota - si è rinnovato il compiacimento per le buone relazioni bilaterali e ci si è soffermati sulla collaborazione tra la Chiesa e lo Stato, come pure su alcune questioni di speciale rilevanza per la vita ecclesiale e la libertà religiosa. Infine, si è avuto uno scambio di vedute su alcuni temi attinenti all’attualità internazionale, auspicando per le aree di conflitto il rispetto del diritto umanitario e del diritto internazionale e una soluzione negoziale tra le parti coinvolte”.
"Sono stato umilmente onorato di incontrare Papa Leone XIV e guidare la delegazione presidenziale a Roma per la sua messa inaugurale", ha scritto dal canto suo su X Vance, aggiungendo: "Abbiamo avuto un grande colloquio ed io so che è un vero servitore di Dio, spero che tutti gli americani si uniscano a me nel pregare per il nuovo Papa mentre inizia il suo ministero".
In occasione dell'incontro con Leone XIV in Vaticano, il vicepresidente americano Jd Vance "ha trasmesso una lettera al Papa da parte del presidente Donald Trump e la First Lady (Melania), per esprimere i suoi calorosi auguri e invitarlo alla Casa Bianca al più presto possibile", ha reso noto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.
Due i doni di Vance per il Papa. Il vice presidente Usa, al termine dell'udienza, ha poi regalato a Prevost una maglia dei Chicago Bears, la squadra di football della città di cui è originario. Sul davanti è impresso 'Pope Leo', sulla schiena XIV. Il secondo regalo portato da Vance è "La città di Dio", libro sulla dottrina cristiana di Sant'Agostino, fondatore dell'ordine cui appartiene il Pontefice e a cui è devoto lo stesso vice presidente, convertitosi al cattolicesimo nel 2019, fa sapere il pool al seguito.
Pope Leo XIV holds a private audience with US Vice President James David (J.D.) Vance and Secretary of State Marco Rubio, who attended the Inauguration Mass of his pontificate on Sunday.https://t.co/3XTs1m2fuk pic.twitter.com/wjcLAR7ZZ2
— Vatican News (@VaticanNews) May 19, 2025
Vance e Rubio hanno avuto ieri il loro primo incontro formale con Leone XIV, alla cerimonia per l'inaugurazione del pontificato. E il Washington Post sottolinea i tentativi della leadership americana di ''riallacciare i rapporti con il Vaticano'' e ''rafforzare le relazioni con il nuovo Pontefice'' nel nome degli obiettivi comuni come ''costruttori di pace''. L'incontro si è svolto un mese dopo quello tra il vicepresidente americano e Papa Francesco, che in passato aveva messo in dubbio la cristianità del presidente Donald Trump e aveva accusato Vance di aver interpretato erroneamente un concetto cattolico medievale per difendere la repressione dei migranti. Il giorno dopo l'incontro, Papa Bergoglio è morto.
I funzionari statunitensi vedono ora l'opportunità di rafforzare i rapporti con Papa Leone, il primo pontefice americano, il cui obiettivo di porre fine ai conflitti più distruttivi del mondo coincide con la visione che Trump ha delineato per se stesso come "costruttore di pace" durante la visita della scorsa settimana in Medio Oriente.
I funzionari statunitensi affermano che diverse iniziative statunitensi sono in armonia con l'appello alla pace che arriva dal Vaticano, tra cui il pressing degli Stati Uniti affinché Hamas e Israele accettino una proposta di cessate il fuoco che scongiurerebbe una massiccia operazione militare israeliana a Gaza e gli sforzi di Trump per porre fine alla guerra in Ucraina.
Il punto di divergenza più grande tra Papa Leone e l'amministrazione Trump sarà quasi certamente l'immigrazione e la giustizia sociale, scrive il Washington Post ricordando gli interventi di Prevost sui social media che criticavano le campagne anti-migranti. Contattati dal Washington Post, funzionari statunitensi affermano in privato che il grande divario tra Trump e il Vaticano in materia di politica migratoria è in gran parte incolmabile, ma Rubio ha dichiarato al giornale che le due posizioni non sono incoerenti e che è utile arginare il flusso migratorio di massa.