
Secondo l'Economist le presidenziali ci saranno dopo l'entrata in vigore di un totale cessate il fuoco. Ma la commissione elettorale di Kiev precisa: "Servirà più tempo di quanto prevede la legge"
Elezioni presidenziali in vista in Ucraina. Il Presidente Volodymir Zelensky ha dato istruzioni per avviare i preparativi per il voto questa estate, una volta che sarà entrato in vigore un cessate il fuoco totale, anticipa l'Economist. Zelensky ha presieduto una riunione dedicata a questo la scorsa settimana lasciando intendere, secondo le fonti citate dall'Economist, di voler procedere velocemente per lasciare poco tempo all'opposizione di organizzarsi e non lasciare spazio a un disgregamento dell'unità nazionale.
Ieri Donald Trump ha minacciato l'introduzione di dazi contro la Russia e i Paesi che acquistano petrolio dalla Russia se entro un mese non sarà entrato in vigore il cessate il fuoco. Entro il prossimo 5 maggio la Verkhovna Rada dovrà votare se estendere o meno la legge marziale introdotta in Ucraina subito dopo l'inizio dell'invasione della Russia. Non possono svolgersi in Ucraina elezioni con la legge marziale in vigore. La legge richiede inoltre un periodo minimo di 60 giorni per la campagna elettorale. Fonti citate dal settimanale britannico spiegano che saranno necessari almeno tre mesi per aggiornare i registri elettorali. Si discute della possibilità di usare la app del governo Diia per consentire ai soldati al fronte e agli sfollati di votare.
La Commissione elettorale centrale di Kiev fa sapere che sarà necessario più tempo del previsto per organizzare le elezioni dopo la guerra con la Russia rispetto ai termini stabiliti dalla legge. "Dobbiamo approvare una legge sulle specificità delle elezioni post-belliche", ha dichiarato il presidente della Commissione, Oleh Didenko, in un'intervista al portale Ukrainska Pravda. A causa della legge marziale in vigore dal 2022, in seguito all'invasione russa, non si sono tenute le regolari elezioni presidenziali e parlamentari. Nella politica e nella società ucraina esiste un ampio consenso nel rispettare questa situazione giuridica e nel programmare le elezioni solo dopo una possibile fine del conflitto.
L'assenza di elezioni è stata più volte utilizzata dalla Russia per mettere in discussione la legittimità del presidente Zelensky, e anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha occasionalmente avanzato la richiesta di nuove elezioni in Ucraina. Il mandato regolare di Zelensky è infatti scaduto nel maggio dello scorso anno, mentre quello del Parlamento ucraino è terminato lo scorso agosto.
Secondo la normativa vigente, le elezioni parlamentari e presidenziali devono essere convocate entro un mese dalla revoca della legge marziale. Didenko ha spiegato che il processo elettorale per il Parlamento richiede attualmente 60 giorni, mentre per le presidenziali ne servono 90. Tuttavia, ha sottolineato che questi tempi non sarebbero sufficienti per organizzare elezioni che rispettino gli standard democratici dopo la guerra.
Uno dei problemi principali sarà garantire la partecipazione di milioni di ucraini all'estero e nelle aree attualmente occupate dalla Russia. Secondo le stime della Commissione Elettorale, tra i 5 e i 6 milioni di elettori si trovano fuori dal Paese, ma meno di 400.000 sono registrati presso i consolati. "Non sappiamo con certezza quale sarà la situazione migratoria nel periodo post-bellico. Questo numero potrebbe diminuire", ha osservato Didenko. Tuttavia, il presidente della Commissione ha precisato che si prevede comunque la presenza di diversi milioni di elettori all’estero, motivo per cui si sta valutando l'apertura di seggi elettorali aggiuntivi al di fuori delle ambasciate e dei consolati. Tra le opzioni discusse, vi sono anche il voto per corrispondenza e il voto elettronico.