Ucraina-Russia, Trump: "Io e Putin ci vedremo a Budapest per mettere fine alla guerra"

Il Cremlino: "La telefonata è avvenuta su iniziativa nostra". Domani l'incontro del presidente Usa con Zelensky a Washington

Trump e Putin (Afp)
Trump e Putin (Afp)
16 ottobre 2025 | 13.51
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"E' stata una telefonata molto produttiva". Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è espresso così dopo la telefonata di oltre 2 ore con il presidente russo Vladimir Putin. Il colloquio, durato oltre 2 ore, si è svolto alla vigilia dell'incontro del presidente Usa con Volodymir Zelensky, fissato per venerdì 17 ottobre alla Casa Bianca in una fase cruciale per arrivare ad una soluzione della guerra tra Ucraina e Russia.

"Putin mi ha fatto i complimenti per la pace raggiunta in Medio Oriente, un qualcosa che, secondo lui, è stato sognato per secoli" ha detto Trump, aggiungendo che si vedranno a "Budapest per la fine di questa guerra ignominiosa". "Credo che il successo in Medio Oriente ci aiuterà a mettere fine al conflitto tra Russia e Ucraina", ha aggiunto Trump, specificando che "sono stati concordati colloqui ad alto livello con i nostri consiglieri la settimana prossima".

Nel colloquio telefonico con Putin, ha aggiunto Trump, "abbiamo passato molto tempo a parlare di scambi commerciali tra Russia e Stati Uniti una volta che la guerra sarà finita". "Gli incontri iniziali degli Usa saranno guidati dal segretario di Stato Marco Rubio, insieme ad altre persone ancora da designare" ha specificato.

Trump ha, poi, riferito che Putin "ha ringraziato la First Lady, Melania Trump, per il suo impegno a sostegno dei bambini". Lo scorso agosto, la First Lady aveva inviato una lettera a Putin sul tema dei minori ucraini deportati, consegnata personalmente dal marito durante il loro incontro in Alaska. Secondo il laboratorio di ricerca umanitaria della Yale University, oltre 35mila bambini sarebbero stati trasferiti in Russia o nei territori occupati dall’inizio dell’invasione. La Corte penale internazionale ha emesso nel 2023 un mandato d’arresto contro Putin per crimini di guerra legati a queste deportazioni. Melania Trump ha dichiarato che, in risposta alla sua lettera, il presidente russo ha accettato di mantenere "un canale di comunicazione aperto" e di "cooperare per il bene di tutte le persone coinvolte nel conflitto".

Cremlino: "Il colloquio è avvenuto su iniziativa russa"

"Posso dire che la conversazione è avvenuta su nostra iniziativa", ha dichiarato Yuri Ushakov, consigliere del presidente russo Vladimir Putin, riferendosi al colloquio telefonico con Donald Trump durato quasi due ore e mezza. "La conversazione è stata molto sostanziosa, estremamente franca e improntata sulla fiducia", ha aggiunto, sottolineando che durante il colloquio è stato posto un "particolare accento sulla crisi ucraina". Putin, ha spiegato Ushakov, ha fornito "una valutazione dettagliata della situazione, evidenziando l’interesse della Russia a raggiungere una soluzione politico-diplomatica pacifica".

Durante la telefonata Putin, ha riferito Ushakov, si è congratulato per il successo nella normalizzazione della situazione a Gaza e ha illustrato la posizione della Russia sul Medio Oriente. "Il nostro presidente ha iniziato la conversazione congratulandosi con Donald Trump per i risultati raggiunti nella sua opera di normalizzazione della situazione nella Striscia di Gaza. Questa attività di pace del presidente Usa è stata apprezzata in Medio Oriente, negli Stati Uniti e nella maggior parte dei Paesi del mondo", ha detto Ushakov. Il consigliere ha aggiunto che Putin ha illustrato "la posizione fondamentale della Russia a favore di una soluzione globale del Medio Oriente, basata su principi riconosciuti dal diritto internazionale, in grado di garantire una pace duratura a tutti i popoli della regione".

Putin ha riferito a Trump che le truppe russe detengono "pienamente l’iniziativa strategica" lungo l’intera linea del fronte. "È stato sottolineato, in particolare, che nell’operazione militare speciale le Forze armate russe possiedono completamente l’iniziativa strategica lungo tutta la linea di contatto", ha dichiarato Ushakov.

Nella telefonata odierna, il presidente russo ha avvertito che la fornitura di missili da crociera Tomahawk all’Ucraina potrebbe danneggiare le relazioni tra Stati Uniti e Russia e ostacolare il processo di pace.

L'incontro tra Zelensky e Trump

Una fonte autorevole, citata dall'Afp, aveva parlato questa mattina della fornitura di missili Tomahawk come possibile focus dell'incontro di domani di Trump con Zelensky. Il presidente dell'Ucraina, che arriverà oggi a Washington, nella giornata di venerdì sarà ricevuto da Trump alla Casa Bianca. Nelle prossime ore incontrerà anche rappresentanti delle industrie della difesa. "Si tratta di capire quanto i rifornimenti saranno effettivamente possibili", ha sottolineato la fonte.

Gli Stati Uniti stanno valutando se fornire all'Ucraina i Tomahawk, che hanno una gittata fino a 2.500 chilometri e che consentirebbero a Kiev di colpire obiettivi in profondità nel territorio russo. Il missile, progettato per attacchi di precisione, darebbe all'Ucraina la possibilità di colpire centri di comando, centri logistici e altri obiettivi militari nella Russia occidentale e persino negli Urali.

Cremlino: "Faremo tutto per nostra sicurezza se Usa danno Tomahawk a Kiev"

La Russia "farà tutto" per garantire la propria sicurezza se gli Stati Uniti trasferiranno i missili a lungo raggio Tomahawk all'Ucraina, aveva dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, parlando di "un nuovo possibile livello di escalation". "I nostri militari sanno cosa fare; hanno il potenziale militare e tutte le capacità necessarie. Faremo tutto il possibile per garantire la sicurezza del nostro Paese" aveva dichiarato Peskov ai media russi.

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