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Ucraina, colloqui Istanbul rimandati a domani. Dopo il no di Putin non va neanche Zelensky

Il leader ucraino ad Ankara: "Pronti per negoziati diretti, ma Russia offende il mondo". Kiev intanto invia una delegazione, così come Mosca. Rubio: "Poche aspettative"

Volodymyr Zelensky a Ankara - Afp
Volodymyr Zelensky a Ankara - Afp
15 maggio 2025 | 08.58
LETTURA: 7 minuti

Niente negoziati oggi tra Ucraina e Russia. Almeno secondo la russa Tass, i colloqui di pace slittano a domani, venerdì 16 maggio. A Istanbul in ogni caso non saranno presenti né Vladimir Putin né Volodymyr Zelensky. Dopo il 'no' del presidente russo, anche il numero uno ucraino ha deciso infatti di inviare una delegazione in Turchia per incontrare i rappresentanti russi e avviare colloqui di pace. Ma anche lui - almeno per ora - non si recherà personalmente sul posto perché l'incontro "non è al livello dei presidenti", ha spiegato una fonte a Afp.

È intanto terminato il colloquio a Istanbul tra il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, e il capo delegazione russo Vladimir Medinsky mentre "domani ci saranno altri colloqui in diversi formati", tra cui anche "trilaterali tra Russia, Ucraina e Turchia" e tra "Stati Uniti, Ucraina e Turchia". "Non è certo che si terrà un incontro in formato quadripartito (Stati Uniti, Russia, Ucraina, Turchia)", ha precisato una fonte vicina al ministero degli Esteri turco a Afp.

Delegazione ucraina a Istanbul, mandato per discutere tregua

La delegazione ucraina a Istanbul, che sarà nel paese fino a domani, è guidata dal ministro ucraino della Difesa, Rustem Umerov, aveva spiegato poco dopo il presidente Zelensky, parlando da Ankara. "Io sono qui, siamo pronti per negoziati diretti", aveva aggiunto rivolgendosi al leader russo dopo l'incontro con il leader turco Recep Tayyip Erdogan. "La delegazione è stata inviata" e "potrebbe essere oggi, come potrebbe essere domani", aveva poi aggiunto Zelensky parlando degli attesi colloqui.

La delegazione ucraina ha ricevuto il mandato per discutere di un possibile cessate il fuoco. L'incarico, ha spiegato il leader di Kiev, è per parlare di "misure verso la fine della guerra, in particolare un cessate il fuoco". Se non verrà raggiunto un accordo su una tregua con Mosca, ha però avvertito Zelensky, gli ucraini chiederanno un pacchetto di sanzioni nei confronti dei russi, anche da parte americana. "Ho deciso di inviare la nostra delegazione a Istanbul per rispetto per il presidente Trump e per il presidente Erdogan", ha poi detto il leader ucraino.

Zelensky: "Delegazione Mosca? Livello basso, è offesa al mondo"

Il leader di Kiev aveva poi denunciato l’atteggiamento della Russia, accusandola ancora una volta di non voler porre fine al conflitto. In un post pubblicato su X, il leader ucraino aveva criticato la scarsa rilevanza della delegazione inviata in Turchia da Mosca, interpretandola come un segnale politico preciso.

"Oggi la Russia ha dimostrato ancora una volta di non avere alcuna intenzione di porre fine alla guerra, avendo inviato una delegazione di rappresentanti di livello piuttosto basso", le parole di Zelensky. "Un simile approccio da parte russa è anche un segno di mancanza di rispetto - verso il mondo e verso tutti i partner. Ci aspettiamo una risposta chiara e forte da parte dei partner".

In un punto stampa dopo essere atterrato ad Ankara per incontrare il presidente turco Erdogan, il leader di Kiev aveva intanto sottolineato: ''Sappiamo per certo chi prende davvero le decisioni in Russia''. Parlando della presenza russa in Turchia come di una ''messinscena teatrale'', Zelensky ha poi aggiunto che "siamo in contatto con la parte americana, credo che anche loro saranno presenti in Turchia ad alto livello". Ma "per quanto riguarda i russi, vedremo. Nulla è stato confermato ufficialmente, ma da quello che abbiamo osservato sembra più una messinscena teatrale che una cosa seria", ha aggiunto.

Putin diserta, Russia attacca Occidente

Assente annunciato da ieri il presidente russo Putin che ''al momento'' non ha intenzione di recarsi a Istanbul, come ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Putin ha però inviato una delegazione guidata dal suo assistente, Vladimir Medinsky. Una delegazione che il presidente ucraino Zelensky ha definito ''fittizia, una farsa'', tanto che ''è in dubbio che sia autorizzata a prendere decisioni''.

La Russia considera i colloqui con l'Ucraina a Istanbul come una "continuazione" di quelli falliti nel marzo del 2022, ha detto Medinsky, che guidava la delegazione russa anche tre anni fa. "Noi consideriamo questi colloqui come la continuazione del processo di pace di Istanbul", ha spiegato sottolineando che la delegazione russa è disposta a "condurre discussioni costruttive, cercare soluzioni possibili e punti di convergenza".

''Siamo qui su ordine del presidente della Federazione russa, per svolgere un lavoro serio e professionale'', ha quindi affermato il consigliere ai giornalisti dopo essere arrivato a Istanbul, come riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti. "L'obiettivo dei colloqui diretti proposti da Putin - ha aggiunto - è una pace a lungo termine e duratura eliminando le cause alla radice del conflitto".

La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakarova aveva poi attaccato duramente i leader occidentali, accusandoli di essere in preda al panico per l'arrivo della delegazione russa ai colloqui. Secondo Zakharova, le reazioni dei ministri della Nato dimostrerebbero che "in Occidente si sono semplicemente spaventati".

"Vediamo l'isteria iniziata dai ministri degli Esteri della Nato, dai funzionari di Bruxelles - aveva affermato la portavoce -. Leggo ogni cinque minuti dichiarazioni incredibili per quanto sono isteriche. Sembra proprio che si siano spaventati dal fatto che sono arrivati professionisti di altissimo livello, pronti e capaci di affrontare qualsiasi tema: diritto internazionale, situazione sul terreno e questioni relative alle operazioni militari". "I professionisti sono arrivati, sono pronti a lavorare", aveva aggiunto.

"I Paesi occidentali devono smetterla con quest'isteria, riprendersi, prendere in mano i loro protetti del regime di Kiev e farli sedere a quel tavolo negoziale di cui parlano da settimane", ha aggiunto. Secondo la versione di Mosca, la delegazione russa sarebbe già presente a Istanbul, in attesa che si presentino anche i delegati ucraini.

Cosa dice Trump. Rubio: "Non ci sono grandi aspettative"

Al momento non è prevista neanche la partecipazione di Donald Trump. Ma il presidente Usa ha dichiarato che potrebbe recarsi in Turchia se i primi negoziati dovessero progredire. "Sapete, se succedesse qualcosa, andrei venerdì", ha detto dal Qatar.

Il segretario di Stato statunitense Marco Rubio ha intanto espresso scetticismo. Parlando ai giornalisti al termine della riunione informale Nato ad Antalya, Rubio ha ammesso: "Sarò franco, non penso che abbiamo grandi aspettative su ciò che accadrà domani".

"Ritengo che non ci sarà una svolta finché il Presidente Trump e il Presidente Putin non interagiranno direttamente su questo argomento", ha dichiarato Rubio. "Spero di sbagliarmi. Spero di sbagliarmi al 100% - ha aggiunto -. Spero che domani le notizie dicano che hanno concordato un cessate il fuoco. Ma non è quello che mi aspetto".

Mosca: "Zelensky è un pagliaccio e un perdente"

Zelensky ''è patetico'', ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov commentando le dichiarazioni del leader ucraino. ''Pretendeva che Putin andasse di persona'' a Istanbul per negoziare la fine della guerra, ha detto Lavrov. ''Beh, è una persona patetica'', ha aggiunto parlando ad alcuni diplomatici a Mosca, come si legge sul sito del ministero degli Esteri russo.

Poco prima la su portavoce, Maria Zakharova, aveva definito Zelensky ''un pagliaccio e un perdente''. ''Chi usa la parola 'finzione'? Un pagliaccio? Un perdente? Una persona senza alcuna istruzione che si trova di fronte a persone che non hanno solo un'istruzione di base, ma titoli accademici, meriti per la patria, che hanno dimostrato il loro livello di professionalità attraverso il loro lavoro'', ha detto Zakharova durante un briefing.

Putin ha presieduto ieri sera riunione su colloqui

Secondo quanto ha riferito il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, ieri sera Putin ha tenuto una riunione per discutere delle modalità dei colloqui prima della partenza della delegazione. Oltre al team di negoziatori, hanno partecipato all'incontro il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, il Ministro della Difesa Andrej Belousov, Viktor Zolotov, Capo di Stato Maggiore della Guardia Nazionale russa, il Segretario del Consiglio di Sicurezza Sergej Soigu, il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate russe Valej Gerasimov e il Direttore del Servizio di Sicurezza Federale (FSB) Aleksandr Bortnikov. "All'incontro hanno partecipato anche tutti i comandanti dei gruppi tattici che prendono parte all'operazione militare speciale", ha aggiunto Peskov, citato dalla Tass.

Peskov ha poi sottolineato che la durata dei colloqui tra Russia e Ucraina dipenderà dai loro progressi. "Oggi è l'inizio dei colloqui. Tutto dipenderà dai loro progressi", ha detto Peskov quando gli è stato chiesto se gli incontri siano previsti solo per il 15 maggio o, se necessario, potrebbero durare diversi giorni.

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