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Ucraina, Trump: "Russia continua a martellare, pensiamo a sanzioni e dazi fino a tregua"

Massicci raid russi nella notte: Kiev usa per la prima volta jet francesi. Mosca contro riarmo Ue: "Potrebbe sollevare la necessità di prendere misure di rappresaglia"

Attacco russo a Odessa (Afp)
Attacco russo a Odessa (Afp)
07 marzo 2025 | 11.01
LETTURA: 4 minuti

"Considerando il fatto che la Russia in questo momento sta assolutamente 'martellando' l'Ucraina sul campo di battaglia, sto prendendo in considerazione la possibilità di imporre sanzioni bancarie, sanzioni e dazi su larga scala alla Russia fino a quando non verrà raggiunto un accordo per il cessate il fuoco e la pace. Alla Russia e all'Ucraina, venite subito al tavolo, prima che sia troppo tardi". Così il presidente americano, Donald Trump, in un post su Truth.

Massicci raid russi nella notte: Kiev usa per la prima volta jet francesi

Nella notte c'è stato un massiccio attacco della Russia sull'Ucraina, che ha risposto schierando per la prima volta i caccia F-16 e i Mirage 2000 forniti dalla Francia. Secondo quanto riporta Aeronautica militare ucraina, nella notte di oggi, 7 marzo 2025, Mosca ha lanciato un attacco aereo su larga scala contro le infrastrutture energetiche di tutto il Paese, con "67 missili di vario tipo e 194 droni Shaheed". Sono state prese di mira diverse strutture in varie regioni: Odessa, Poltava, Chernihiv e Ternopil.

Le difese aeree di Keiv hanno "intercettato 34 missili e 100 droni, 86 dei quali non hanno raggiunto i loro obiettivi con il contributo di unità missilistiche antiaeree, sistemi di guerra elettronica e gruppi di fuoco mobili. Sono stati coinvolti anche gli aerei F-16 e Mirage-2000. Vale la pena notare che i caccia francesi, arrivati in Ucraina appena un mese fa, hanno preso parte per la prima volta al respingimento degli attacchi aerei nemici", rende noto su Facebook l'Aeronautica militare ucraina.

Almeno due persone - un adulto e un bambino - sono rimaste ferite in seguito ai massicci raid russi contro le infrastrutture del gas e dell'energia in tutta l'Ucraina, ha reso noto il ministro dell'Energia Herman Halushchenko, secondo cui nell'attacco è stato colpito anche un edificio residenziale nella regione di Poltava.

I Mirage-2000 arrivati a febbraio

Il ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu ha confermato il 6 febbraio che i primi Mirage 2000-5 promessi a Kiev erano arrivati in Ucraina. I jet fanno parte di un pacchetto di aiuti militari annunciato dal presidente francese Emmanuel Macron nel giugno 2024, che comprendeva l'addestramento dei piloti. Macron non ha rivelato il numero totale di aerei che la Francia fornirà.

Il Mirage 2000, un caccia supersonico di quarta generazione, fu presentato per la prima volta dalla Dassault Aviation negli anni '70. La variante Mirage 2000-5, introdotta nel 1999, è dotata di un'avionica aggiornata, di migliori capacità di combattimento aria-aria e aria-terra e di un sistema avanzato di sensori e controllo. Lo schieramento dei Mirage 2000 segna un passo significativo nella strategia di difesa aerea dell'Ucraina, che continua a rafforzare le proprie capacità contro i continui attacchi russi.

Da Zelensky nuovo appello a tregua

Nel confermare l'attacco russo, il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha lanciato un nuovo appello alla tregua. "I primi passi verso una vera pace devono includere l'obbligo di costringere l'unica fonte di questa guerra, la Russia, a fermare tali attacchi. E questo è qualcosa che può essere monitorato efficacemente. Silenzio nei cieli: divieto di uso di missili, droni a lungo raggio e bombe aeree. E silenzio in mare: una vera garanzia di navigazione normale", ha scritto sui social. "L'Ucraina - ha ribadito Zelensky - è pronta a perseguire la strada della pace, ed è l'Ucraina che si batte per la pace fin dal primo secondo di questa guerra. Il compito è costringere la Russia a fermare la guerra".

Mosca minaccia rappresaglie

Il Cremlino intanto ha denunciato "la retorica del confronto" dell'Ue all'indomani del summit straordinario di Bruxelles che ha dato il via libera al 'Piano di riarmo'. "Noi vediamo che l'Unione Europea discute attivamente di militarizzazione, seguiamo questo processo da vicino, perché l'Ue posiziona la Russia come suo nemico principale", ha commentato il portavoce della presidenza, Dmitry Peskov, denunciando "la retorica del confronto" che si oppone "alla ricerca di una soluzione" del conflitto in Ucraina.

"Questo potrebbe essere potenzialmente un tema di nostra profonda preoccupazione e sollevare la necessità di prendere misure di rappresaglia appropriate per assicurare la nostra sicurezza", ha affermato Peskov.

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