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Ucraina, Russia: "Proposta di accordo a Kiev, dopo lo scambio di prigionieri"

Per il ministro degli Esteri russo sarebbe "irrealistico tenere in Vaticano i colloqui per la fine della guerra"

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov - (Afp)
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov - (Afp)
23 maggio 2025 | 11.40
LETTURA: 5 minuti

La Russia è pronta a consegnare all'Ucraina una proposta di accordo sul cessate il fuoco subito dopo il completamento dello scambio di prigionieri. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, citato dall'agenzia russa Tass. "Non appena si concluderà lo scambio di prigionieri, saremo pronti a trasmettere alla parte ucraina il progetto di documento che stiamo finalizzando", ha affermato Lavrov.

Il capo della diplomazia russa ha precisato che Mosca sta lavorando alla seconda fase degli accordi raggiunti recentemente a Istanbul, che prevede la stesura da parte di ciascuna delle due parti di un documento con le condizioni per una "soluzione sostenibile, a lungo termine e globale" del conflitto.

Lavrov: "Irrealistico lo scenario dei colloqui in Vaticano"

Per Lavrov sarebbe "irrealistico" tenere in Vaticano colloqui tra Russia e Ucraina sulla fine della guerra. "Sarebbe un po' inelegante per Paesi ortodossi discutere in territorio cattolico questioni, collegate all'eliminazione delle cause profonde (del conflitto)" spiega, citato dalla Tass. Kiev "sta distruggendo" la chiesa ortodossa russa, ha aggiunto Lavrov, secondo il quale "lo stesso Vaticano non sarebbe molto a suo agio, in queste circostanze ospitare delegazioni di Paesi ortodossi".

A riportare la possibilità che la Santa Sede potesse ospitare un nuovo ciclo di colloqui tra Mosca e Kiev a metà giugno era stato ieri il Wall Street Journal. Ma Lavrov, intervenendo ad una conferenza a Mosca, a bocciato questa ipotesi, assicurando tuttavia che un secondo round di colloqui fra Russia e Ucraina si terrà certamente. "Sì, siamo tutti favorevoli a colloqui, ci sarà un secondo round. Gli ucraini lo hanno confermato. E' uno sviluppo positivo in sé", ha aggiunto. "E' in corso il lavoro su un memorandum (chiesto dalla Russia, ndr). Non posso dire dell'Ucraina ma il nostro lavoro ha raggiunto uno stadio avanzato e consegneremo comunque il memorandum agli ucraini".

Iniziato scambio prigionieri Ucraina-Russia

Intanto è iniziato lo scambio di prigionieri esteso fra Russia e Ucraina, con mille prigionieri per parte, rendono noto i media ucraini. L'operazione durerà tre giorni a causa dell'elevato numero di prigionieri coinvolti nello scambio concordato nel primo round di trattative dirette fra Russia e Ucraina, a Istanbul la scorsa settimana.

"Stiamo riportando la nostra gente a casa. Il primo passo dell'accordo di scambio '1000 per 1000' è stato completato", ha dichiarato Volodymyr Zelensky in un post su X, confermando il primo parziale scambio di prigionieri - 390 per parte, 270 prigionieri di guerra e 120 civili come reso noto dal ministero della Difesa a Mosca - con la Russia, che proseguirà nei prossimi due giorni.

Il leader di Kiev ha sottolineato l'importanza di "implementare fino in fondo l'accordo raggiunto nei colloqui in Turchia" e ha ringraziato "tutti coloro che stanno aiutando e lavorando 24/7 per riportare a casa uomini e donne ucraine". Zelensky ha infine ribadito l'importanza di far tornare tutti coloro ancora detenuti da Mosca" e ha assicurato di star "verificando ogni cognome e dettaglio di ognuno" di loro.

Kiev propone ad alleati europei finanziamento diretto forze militari

Il ministro delle Finanze ucraino Serhiy Marchenko propone il finanziamento diretto delle forze militari di Kiev da parte dei Paesi dell'Unione europea, per contrastare l'invasione russa iniziata nel febbraio del 2022 ma anche in seguito, dopo il raggiungimento di un accordo di pace. "I militari garantiscono la protezione non solo dell'Ucraina ma dell'intera Europa", ha scritto Marchenko su Telegram. "Anche se sarà possibile raggiungere una pace duratura, il rischio posto dalla Russia per la sicurezza europea rimane", ha aggiunto parlando del finanziamento come di un investimento nella stabilità dell'Europa. Il bilancio dell'Ucraina del 2024 include 28 miliardi di dollari per la difesa. Anche se alla fine dell'anno la spesa complessiva sarà molto più alta.

Merz chiede a Xi di 'sostenere sforzi di pace'

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha esortato Pechino a sostenere gli sforzi di pace in Ucraina durante il primo colloquio telefonico con il presidente cinese Xi Jinping. Durante la telefonata, è stato annunciato, Xi e Merz hanno sottolineato "la loro volontà di lavorare in partenariato per affrontare le sfide globali". "I due leader hanno discusso della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. Il Cancelliere ha riferito degli sforzi congiunti di Europa e Stati Uniti per raggiungere un rapido cessate il fuoco. Ha chiesto che tali sforzi siano sostenuti", si legge in una dichiarazione del governo tedesco.

Putin prepara 'zona cuscinetto'

Vladimir Putin, dal canto suo, ha ordinato all'esercito russo di iniziare a creare una "zona cuscinetto di sicurezza" lungo il confine con l'Ucraina. Lo ha annunciato lui stesso all'indomani della sua prima visita nel Kursk, la regione dove le forze ucraine hanno lanciato un'incursione la scorsa estate e che il Cremlino afferma di aver completamente liberato. "Ho già detto che è stata presa la decisione di creare la necessaria zona cuscinetto di sicurezza lungo il confine. Le nostre forze armate stanno attualmente risolvendo questo problema. Le postazioni di fuoco nemiche vengono attivamente soppresse, il lavoro è in corso", ha detto Putin secondo quanto riportato dai media statali russi.

Putin ha affermato che la zona sarà lungo il confine tra gli oblast' di Kursk, Bryansk e Belgorod. "(Dobbiamo) aiutare le persone a tornare nei loro villaggi e insediamenti nativi, (e) laddove le condizioni di sicurezza lo consentano, ripristinare tutti i trasporti e le altre infrastrutture", ha aggiunto.

Per Kiev le parole di Putin sono un'ulteriore prova del fatto che la Russia non è realmente interessata alla pace. "Ricordo al mondo che le dichiarazioni di Putin sulla 'zona cuscinetto' giungono nel contesto di sforzi attivi per raggiungere un cessate il fuoco completo e duraturo, fermare le uccisioni e promuovere la pace", ha scritto il ministro degli Esteri Andrii Sybiha su X. "Queste nuove, aggressive affermazioni respingono chiaramente gli sforzi di pace e dimostrano che Putin è stato e rimane l'unica ragione per cui le uccisioni continuano. Deve subire maggiori pressioni per porre fine a questa guerra". Il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Heorhii Tykhyi ha ribadito che il piano è "aggressivo" e dimostra che "ora è la Russia a rappresentare un ostacolo agli sforzi di pace".

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