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Ucraina-Russia, da negoziati ok scambio mille prigionieri. Discusso incontro Putin-Zelensky

Due ore di colloqui al vertice in Turchia. La delegazione ucraina si dice disponibile a un nuovo round di incontri oggi. Russia: "Pronti a continuare contatti". Zelensky: "Ho parlato con Trump, pressione su Mosca fino alla fine della guerra". Von der Leyen: "Russia non vuole la pace, altre sanzioni"

Colloqui tra Ucraina e Russia (Afp)
Colloqui tra Ucraina e Russia (Afp)
16 maggio 2025 | 09.27
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Accordo raggiunto oggi, venerdì 16 maggio, al vertice di Istanbul per lo scambio di mille prigionieri, ovvero mille russi per altrettanti ucraini. E' questo il primo vero risultato, ottenuto durante i colloqui, che si sono svolti tra la delegazione inviata da Mosca e quella arrivata da Kiev. Lo ha dichiarato ai giornalisti il capo della delegazione russa, l'ex ministro della Cultura e consigliere del presidente russo Vladimir Putin, Vladimir Medinski. "Nei prossimi giorni ci sarà un grande scambio di prigionieri, mille in cambio di mille'', ha dichiarato l'inviato russo. Il capo della delegazione ucraina, il ministro della Difesa Rustem Umerov, ha confermato a sua volta.

Durante i negoziati, hanno aggiunto, si è anche parlato di come arrivare a un accordo per il cessate il fuoco e di un possibile incontro tra il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Incontro che avrebbe potuto tenersi in queste ore a Istanbul, se Putin avesse accettato l'invito di Zelensky e l'auspicio del presidente americano Donald Trump. Pronto a raggiungere i due leader in guerra se l'incontro si fosse tenuto.

La Russia è "soddisfatta" dei risultati ottenuti a Istanbul ed è pronta a ulteriori incontri. "Nel complesso siamo soddisfatti dei risultati e pronti a proseguire i contatti" ha detto Medinsky, aggiungendo che i negoziati potranno proseguire una volta che entrambe le parti si saranno confrontate su un possibile cessate il fuoco.

L'intesa è ancora lontana, invece, su altri fronti. Secondo quanto ha dichiarato all'Afp una fonte diplomatica ucraina la Russia ha chiesto all'Ucraina di cedere nuovi territori. Una richiesta definita "inaccettabile" e mirata a far deragliare i negoziati.

I colloqui, i primi da tre anni, sono andati avanti per circa due ore. Una fonte della delegazione ucraina ha raccontato alla rete americana che hanno parlato ai rappresentanti russi tramite un interprete. Nonostante la notizia della conclusione dei colloqui guidati dal ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, riportata anche dall'agenzia turca Anadolu, voci raccolte dalla Bbc parlano di una "pausa" e affermano che i colloqui potrebbero proseguire.

L'Ucraina non esclude una ripresa dei colloqui con la Russia a Istanbul oggi, anticipa una fonte citata dall'agenzia Afp. Ma precisa che nulla è stato ancora fissato. "Se ricevono altre istruzioni da Mosca, è possibile che oggi accada qualcosa. Ma fino a ora non è in programma", ha aggiunto.

Medinsky ha aggiunto di aver ''preso atto di questa richiesta'', rispondendo a una domanda sulla necessità posta dall'Ucraina che Zelensky e Putin si incontrassero. "Abbiamo concordato che ciascuna parte presenterà la propria visione di un possibile futuro cessate il fuoco", ha spiegato il capo della delegazione russa a Istanbul. Umerov ha aggiunto che la data dello scambio tra prigionieri ucraini e russi è stata fissata, ma non ha voluto renderla nota.

Il prossimo passo dovrebbe essere organizzare un incontro tra i leader Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin come sostiene il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov. "Il secondo obiettivo era discutere del cessate il fuoco", ha aggiunto, precisando che i due team "lavoreranno allo scambio di dettagli". "Vogliamo ribadire ancora una volta che l’Ucraina vuole la pace. Siamo concentrati sulle persone e siamo in grado di continuare a combattere, ma alla fine dobbiamo chiudere questa guerra", ha concluso.

Zelensky: "Ho parlato con Trump, pressione su Russia fino alla fine della guerra"

Zelensky ha riferito del colloquio telefonico avuto con Trump insieme al capo dell'Eliseo Emmanuel Macron, al cancelliere tedesco Friedrich Merz, al primo ministro britannico Keir Starmer e al premier polacco Donald Tusk. ''Abbiamo discusso dell'incontro di Istanbul. L'Ucraina è pronta a compiere i passi più rapidi possibili per raggiungere una vera pace, ed è importante che il mondo mantenga una posizione forte'', ha sottolineato Zelensky.

''La nostra posizione: se i russi rifiutano un cessate il fuoco completo e incondizionato e la fine delle uccisioni, devono seguire sanzioni severe. La pressione sulla Russia deve essere mantenuta finché la Russia non sarà pronta a porre fine alla guerra. Grazie a tutti coloro che nel mondo stanno aiutando'', ha aggiunto.

Von der Leyen: "Ora nuove sanzioni a Russia"

Putin "non vuole la pace", quindi "dobbiamo aumentare la pressione. Per questo stiamo lavorando a un nuovo pacchetto di sanzioni, che includerà, per esempio", misure "sul Nord Stream 1 e Nord Stream 2", i due gasdotti transbaltici che collegano direttamente la Russia alla Germania. Così a Tirana, a margine del summit della Cpe, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

Il prossimo pacchetto "includerà anche - continua - altre navi della flotta ombra, un abbassamento del tetto al prezzo del petrolio e nuove sanzioni sul settore finanziario in Russia. Vogliamo la pace, quindi dobbiamo aumentare la pressione su Putin finché non sarà pronto per la pace", conclude la presidente.

Il Consiglio Affari Esteri dell'Ue approverà formalmente, martedì prossimo, il diciassettesimo pacchetto di sanzioni in risposta all'aggressione russa contro l'Ucraina. Si tratta, ha spiegato un alto funzionario Ue, di 75 persone, tra fisiche e giuridiche, incluse negli elenchi, e di "quasi 200 navi" appartenenti alla cosiddetta 'flotta ombra' di petroliere, che la Russia utilizza per aggirare il price-cap sul greggio che l'Occidente tenta di imporre da anni.

Con il nuovo pacchetto, l'elenco dei soggetti sanzionati dall'Ue per la guerra in Ucraina dovrebbe salire a "quasi 2.500", più "300 navi" dall'inizio della guerra. Accanto al 17esimo pacchetto stricto sensu, verranno adottare altre misure nell'ambito del regime delle sanzioni per la guerra ibrida, per un totale di 27 elenchi e misure settoriali. C'è poi un pacchetto sulle violazioni dei diritti umani, nell'ambito del regime di sanzioni ad hoc, con altri "28" inserimenti.

Infine, il quarto e ultimo componente è un pacchetto sull'uso da parte della Russia di agenti antisommossa come mezzo di guerra in Ucraina, nell'ambito del regime di sanzioni sulle armi chimiche. Si prevede in tutto l'adozione di oltre 130 sanzioni individuali, tra le quali sono compresi i facilitatori della flotta ombra, l'industria militare e i suoi fornitori da Paesi terzi, le attività di disinformazione, nonché circa 200 designazioni di navi, il "più grande pacchetto" finora approvato dall'Ue.

Macron: "Europa prepara nuove sanzioni a Russia in coordinamento con Usa"

L'Europa sta preparando nuove sanzioni contro la Russia "in coordinamento" con gli Stati Uniti. E' quanto ha detto Emmanuel Macron parlando oggi al termine del summit del Cpe a Tirana. "Stiamo preparando nuove sanzioni con gli Stati Uniti per ogni evenienza", ha detto il presidente francese. "Noi continuiamo a sostenere un cessate il fuoco di 30 giorni" conclude.

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