
E' il terzo attacco all'infrastruttura. Il leader ucraino: "Raid russo su Sumy, città colpita in modo crudele". Cremlino frena ancora su incontro tra Zelensky, Putin e Trump
Il Servizio di sicurezza dell'Ucraina ha rivendicato con un video un attacco, il terzo dall'inizio della guerra, contro il ponte di Kerch in Crimea, costruito dalla Russia dopo l'annessione unilaterale della penisola nel 2014. In una nota, pubblicata su Facebook e Telegram, l'intelligence di Kiev ha spiegato i dettagli dell'operazione, che ha richiesto "diversi mesi" di preparazione prima di essere attuata.
Secondo il Servizio di sicurezza ucraino alcuni suoi agenti hanno minato i piloni della struttura "e oggi, senza vittime tra la popolazione civile, alle 4.44 del mattino è stato attivato il primo ordigno esplosivo", si legge nella nota, secondo la quale "i sostegni subacquei sono stati gravemente danneggiati al livello inferiore (VIDEO):1.100 chili di esplosivo hanno contribuito a questo. Il ponte è infatti in stato di emergenza".
Il capo dei servizi ucraini, Vasyl Malyuk, ha confermato l'attacco, sostenendo che "non c'è posto per strutture russe illegali sul territorio del nostro Stato. Pertanto, il ponte di Crimea è un obiettivo assolutamente legittimo, soprattutto considerando che il nemico lo ha utilizzato come arteria logistica per rifornire le sue truppe. La Crimea è Ucraina e qualsiasi manifestazione di occupazione riceverà la nostra dura risposta".
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato su X un nuovo pesante attacco russo contro la città di Sumy, avvenuto con lanciarazzi multipli e diretto, secondo lui, deliberatamente contro la popolazione civile. Al momento si contano almeno tre morti e numerosi feriti, mentre i soccorritori sono ancora al lavoro. Zelensky ha ribadito l’urgenza di un’azione decisa da parte di Stati Uniti, Europa e dei Paesi alleati per costringere la Russia a fermare l’aggressione.
"I russi hanno colpito in modo crudele Sumy. Hanno colpito direttamente la città, le normali strade con artiglieria a razzo. Un attacco assolutamente consapevole contro i civili. È in corso l’operazione di soccorso. Ci sono molti feriti. Al momento si sa di tre morti. Le mie condoglianze ai familiari e ai cari. Tutti i servizi sono impegnati per aiutare i feriti", ha scritto Zelensky.
"Si sa di almeno un razzo del lanciarazzi multiplo che non è esploso. Questo razzo ha perforato il muro di una stanza in un normale appartamento al nono piano. Tutto quello che c’è da sapere sul 'desiderio' russo di porre fine a questa guerra", denuncia.
E ancora: "È ovvio che senza la pressione del mondo, senza passi decisi da parte degli Stati Uniti, dell’Europa e di tutti coloro che nel mondo hanno potere, Putin non accetterà nemmeno un cessate il fuoco. La Russia non smette di colpire le città e i villaggi dell’Ucraina neanche per un giorno. Ogni giorno perdiamo persone a causa del terrore russo. Ogni giorno la Russia fornisce motivi per rafforzare le sanzioni contro di lei e aumentare il sostegno alla nostra difesa. E ringrazio tutti nel mondo che promuovono proprio questa agenda: sanzioni per l’aggressione e l’uccisione di persone, aiuto alla difesa della vita degli ucraini".
La Russia ha dichiarato che l'Ucraina è dietro le esplosioni sui ponti ferroviari nelle sue regioni di confine occidentali, che domenica hanno fatto deragliare un treno passeggeri, uccidendo sette persone e ferendone decine di altre. "I terroristi, agendo su ordine del regime di Kiev, hanno pianificato tutto con la massima precisione affinché centinaia di civili innocenti cadessero sotto i loro attacchi", ha scritto su Telegram il Comitato investigativo russo.
Il Cremlino ha intanto chiuso ancora una volta a un incontro tra Zelensky, Putin e Trump, dichiarando "improbabile" che si svolga a breve. Dopo che ieri la Casa Bianca si è detta "aperta" all'idea di un incontro, il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov ha affermato che "nel prossimo futuro è improbabile", aggiungendo che un simile di questo tipo potrebbe aver luogo solo dopo che i negoziatori russi e ucraini avranno raggiunto un "accordo".
Il portavoce Dmitry Peskov ha precisato che "contatti di questo tipo devono essere il frutto di intese raggiunte prima a livello tecnico". Era stato il presidente americano a parlare della possibilità di un vertice con le controparti di Russia e Ucraina.
Una delegazione ucraina composta da alti funzionari è intanto arrivata a Washington per prendere parte a colloqui con funzionari statunitensi su questioni inerenti all'economia e alla difesa.
"Abbiamo intenzione di parlare del sostegno alla difesa e della situazione sul campo di battaglia, rafforzando le sanzioni contro la Russia", ha affermato sui social media Andriy Yermak, principale collaboratore del presidente Volodymyr Zelensky.
I colloqui tra le delegazioni di Russia e Ucraina a Istanbul "non servono al compromesso", ma a favorire la "rapida vittoria della Russia" e la "totale distruzione del potere neonazista a Kiev", ha dichiarato intanto il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, sul suo canale Telegram, come riportato dall’agenzia statale russa Tass.
"In questo consiste il significato del memorandum russo pubblicato ieri", ha precisato Medvedev, sottolineando che i contatti tra Mosca e Kiev non mirano a una soluzione negoziata, bensì alla realizzazione degli obiettivi bellici del Cremlino.