Peskov accusa Biden: "Continua a gettare benzina sul fuoco". La Casa Bianca ha autorizzato l'uso dei missili a lungo raggio nel Kursk
"La Russia risponderà nel modo più deciso" agli attacchi ucraini con missili Atacms a lungo raggio forniti dagli Usa all'interno del territorio russo. Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione esteri della Duma, Leonid Slutsky, che in una intervista all'agenzia Tass parla di una "grande escalation che minaccia di avere conseguenze molto più gravi". "Non solo Joe Biden sta rendendo al suo successore più difficile porre fine alla guerra ma anche più difficile evitare un confronto globale", ha affermato.
Accuse all'Amministrazione Biden arrivano anche dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "E' ovvio che l'Amministrazione uscente di Washington intende adottare misure per continuare a gettare benzina sul fuoco e provocare un'ulteriore escalation di tensioni", ha affermato, ricordando che non c'è stato alcun cambiamento di posizione rispetto a quanto dichiarato da Vladimir Putin a settembre. Secondo il presidente russo, attacchi a lungo raggio contro la Russia con armi occidentali significherebbero il coinvolgimento della Nato nella guerra e Mosca sta preparando "varie risposte" a tale passo.
Keir Starmer ha lasciato intendere che la Gran Bretagna potrebbe forse seguire gli Stati Uniti nel sollevare i vincoli all'impiego dei missili Storm Shadow ceduti a Kiev contro obiettivi in Russia. L'Ucraina -ha dichiarato Downing street in risposta a una domanda diretta sulla cancellazione dei caveat- "deve essere nella posizione più forte" per difendere il suo territorio sovrano". Londra "raddoppierà" il suo sforzo per garantire che a Kiev "sia fornito il supporto di cui ha bisogno per tutto il tempo in cui ne ha bisogno".
Il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan presenterà un piano di pace per l'Ucraina al G20 di Rio de Janeiro. Il piano di Ankara prevede il congelamento della situazione militare attuale, che l'Ucraina si impegni a non entrare nella Nato per almeno dieci anni, il rifornimento delle armi a Kiev necessarie per la difesa del Paese e il dispiegamento di 'caschi blu' internazionali in una zona cuscinetto demilitarizzata nel Donbass.
Intanto sul fronte della cronaca Prosegue l'avanzata delle forze militari russe nell'est dell'Ucraina. Il ministero della difesa a Mosca ha rivendicato la conquista dell'insediamento di Novooleksiivka, a soli 15 chilometri a sud della cittadina di Pokrovsk, snodo logistico di importanza cruciale per i militari ucraini nella regione di Donetsk.
Almeno 10 persone sono morte e 43 sono rimaste ferite, fra cui 4 bambini, in un attacco russo sulla città meridionale ucraina di Odessa con un missile Iskander-M. A denunciarlo è stato il governatore della regione del Mar Nero. Fra le vittime anche almeno sette agenti di polizia e un medico. Il missile è stato abbattuto dalla difesa aerea ucraina ma i detriti sono precipitati sul quartiere residenziale di Prymorskyi.
Gli Atacms potranno essere usati inizialmente solo nel Kursk, la regione russa nella quale sono stati dispiegati migliaia di soldati della Corea del Nord. I missili sono un messaggio chiaro per Kim-Jong un: i militari di Pyongyang saranno colpiti e spazzati via, il loro invio sul teatro di guerra è stato un errore 'costoso' in termine di perdite.
Gli Stati Uniti hanno negato l'autorizzazione per l'uso degli Atacms in territorio russo per circa 2 anni. Anche a settembre, quando Zelensky è volato negli Usa per illustrare il suo 'Piano per la vittoria', l'ok della Casa Bianca non è arrivato. Washington ha fatto notare che nemmeno gli Atacms avrebbero potuto colpire basi e strutture spostate dalla Russia al di fuori del raggio degli Atacms.
Ora, l'inversione di marcia. La decisione di Biden si inserisce in un quadro più ampio, se si tiene conto di cosa riporta Le Figaro: Francia e Gran Bretagna hanno autorizzato Kiev a lanciare missili Scalp/Storm Shadow contro obiettivi russi. E in questo caso non sembra ci siano raccomandazioni specifiche per limitare l'impiego dei missili nel Kursk. L'Ucraina si prepara a lanciare i primi attacchi con gli Atacms in tempi brevi: "I missili parleranno da soli", dice Zelensky.
Gli Atacms probabilmente non saranno un game changer nel conflitto. L'Ucraina potrà però provare ad alleggerire la pressione nel Kursk, dove la Russia avrebbe ammassato 50mila uomini in vista di un'offensiva, e gestire le risorse in maniera diversa anche nel Donetsk, dove la spinta degli invasori è costante da mesi e sottopone le difese ad uno stress costante.