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E sull'Ucraina rivela: "Colloqui con Mosca e Kiev stanno andando piuttosto bene"
Donald Trump va avanti con la sua guerra commerciale globale e anticipa l'intenzione di implementare “molto presto” dazi anche sui beni dell'Unione Europea, dopo quelli imposti sui prodotti provenienti da Canada, Messico e Cina. "Non direi che c'è una tempistica, ma accadrà molto presto", ha detto alla stampa.
Trump ha reso noto di aver parlato "parlato" con il premier canadese Justin Trudeau dei dazi al Canada, che dovrebbero scattare alla mezzanotte di oggi, e anticipa in un post su Truth: "Riparlerò con lui alle 3 del pomeriggio", le 21 in Italia.
Nel post il presidente americano insiste sulle rimostranze commerciali contro il Paese confinante: "Il Canada non permette neanche alle banche americani di aprire o fare affari da loro. Di che cosa stiamo parlando? - ha scritto riferendosi al dibattito su dazi - di molte cose di questo genere, ma anche della guerra alla droga e di centinaia di migliaia di persone che sono morte negli Usa per la droga che arriva dai confini con Messico e Canada".
Ieri Trudeau ha risposto ai dazi imposti da Trump, con misure di ritorsione del 25% su beni statunitensi per un valore di oltre 100 miliardi di dollari, mentre la presidente messicana Claudia Sheinbaum ha promesso una reazione proporzionata.
La Commissione europea sta ascoltando "con attenzione" le minacce di dazi di Trump e si sta preparando di conseguenza, afferma l'Alta rappresentante per gli affari esteri dell'Ue, Kaja Kallas. "Non ci sono vincitori in una guerra commerciale: se Ue e Usa iniziassero una guerra commerciale, chi ne beneficerebbe sarebbe la Cina. Siamo strettamente interconnessi, noi abbiamo bisogno dell’America e l’America ha bisogno di noi", argomenta, ricordando che i dazi "aumentano i costi e non fanno bene né ai posti di lavoro né ai consumatori".
"E' semplice. Noi pensiamo che la priorità siano l'agenda strategica e la sicurezza dei nostri confini. Se venissimo attaccati sulle questioni commerciali l'Europa, come potenza unita, dovrà farsi rispettare e quindi reagire", sottolinea dal canto suo il presidente francese Emmanuel Macron.
Trump ha poi rivelato che i colloqui con l'Ucraina e la Russia stanno andando “piuttosto bene”, mentre continua a spingere per mettere fine alla guerra. "Stiamo trattando con l'Ucraina e la Russia. Abbiamo in programma incontri e colloqui con varie parti, comprese Ucraina e Russia. E credo che queste discussioni stiano andando piuttosto bene", ha detto.
Quanto alle discussioni a Washington sulla prossima fase del cessate il fuoco a Gaza, Trump ha rivelato che i colloqui con Israele e altri Paesi sul Medio Oriente stanno “progredendo”. "Le discussioni sul Medio Oriente con Israele e vari altri Paesi stanno procedendo. Bibi (Benjamin) Netanyahu verrà martedì e credo che abbiamo in programma alcuni incontri molto importanti", ha detto Trump ai giornalisti
Nelle sue dichiarazioni Trump, ha definito l'Usaid, l'agenzia di Washington per gli aiuti e lo sviluppo all'estero da 42,8 miliardi di dollari l'anno, come “gestita da pazzi radicali” annunciando di stare facendo valutazioni sul suo futuro. L'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale è stata “gestita da un gruppo di pazzi radicali, e li stiamo facendo uscire... e poi prenderemo una decisione sul suo futuro”, ha detto Trump.
Il Presidente Usa ha anche denunciato che il Sudafrica sta “confiscando” la terra e “trattando male alcune classi di persone”, e ha annunciato di voler tagliare tutti i futuri finanziamenti al Paese in attesa di un'indagine.
La questione della terra in Sudafrica è stata a lungo un tema controverso, con gli sforzi governativi per rimediare alle disuguaglianze del dominio dei bianchi che hanno attirato le critiche dei conservatori, tra cui Elon Musk, che è nato in Sudafrica ed è tra i più influenti consiglieri di Trump. Il mese scorso il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, ha firmato un disegno di legge che prevede che il governo possa, in determinate circostanze, offrire un “indennizzo nullo” per le proprietà che decide di espropriare nell'interesse pubblico.
“Il Sudafrica sta confiscando terre e sta trattando alcune classi di persone MOLTO MALE - ha scritto Trump sulla sua piattaforma Truth Social - Taglierò tutti i futuri finanziamenti al Sudafrica finché non sarà completata un'indagine completa su questa situazione!”. Pretoria sostiene che il disegno di legge non consente al governo di espropriare le proprietà in modo arbitrario, ma deve prima cercare di raggiungere un accordo con il proprietario. Tuttavia, alcuni gruppi temono una situazione simile a quella del governo dello Zimbabwe che, dopo l'indipendenza nel 1980, ha confiscato le fattorie commerciali di proprietà dei bianchi, spesso senza alcun risarcimento.