A favore della mozione hanno votato 204 deputati. Proteste di fronte alla sede dell'Assemblea nazionale con migliaia di persone in piazza
Il parlamento della Corea del Sud ha adottato oggi la mozione che mette in stato di accusa il presidente Yoon Suk Yeol, in seguito al suo tentativo del 3 dicembre di imporre la legge marziale nel paese. A favore della mozione di impeachment hanno votato 204 deputati. I voti contrari sono stati 85. Tre deputati si sono astenuti e otto schede sono state invalidate, è stato annunciato.
Dopo il voto Yoon ha dichiarato di volersi "fare da parte", ma ha esortato a porre fine alla "politica dell'eccesso e dello scontro". "Anche se ora devo farmi da parte per un po', il viaggio verso il futuro... non deve mai fermarsi", ha affermato in un discorso televisivo.
"Una grande vittoria del popolo e della democrazia", ha commentato Park Chan-dae, capogruppo del Partito democratico, principale forza di opposizione.
Riflettori accesi adesso sulla Corte Costituzionale di Seul, alla quale spetta l'ultima parola sulla vita politica di Yoon. La Corte ha ora 180 giorni per decidere se avallare la decisione del Parlamento. Intanto Yoon è stato sospeso dalle sue funzioni a partire dalle 19.24 ora locale.
Entro sei mesi la procedura deve concludersi e, riporta la Bbc, la Corte Costituzionale si riunirà lunedì per definirne i tempi. Se sei dei nove componenti della Corte costituzionale votano per l'impeachment il presidente viene rimosso dall'incarico. Ma tre giudici hanno lasciato a ottobre e le norme prevedono che siano almeno sette i giudici a esaminare un caso. Anche ieri la Kbs riportava del dibattito aperto sulla possibilità di decidere sul caso Yoon con appena sei giudici. In caso di dimissioni o rimozione dall'incarico di un presidente, in Corea del Sud è previsto che entro 60 giorni venga eletto un nuovo presidente.
Presidente a interim è adesso Han Duck-soo che nel suo primo intervento in pubblico ha promesso si "stabilizzare la situazione" e "riportare la normalità per la popolazione", scusandosi con i sudcoreani. Con l'impeachment di Yoon, Han svolge le funzioni del presidente fino alla conclusione della procedura alla Corte Costituzionale. E, spiegava nei giorni scorsi il New York Times, non è chiaro quanto potrebbe dover durare l'interim. Se Yoon dovesse poi essere rimosso dall'incarico, è previsto che entro 60 giorni venga eletto un nuovo presidente.
Han, 75 anni, era stato scelto due anni fa da Yoon per la poltrona di primo ministro, ma era già stato premier con il presidente Roh Moo-hyun tra il 2007 e l'anno successivo. Ha iniziato la carriera all'inizio degli anni Settanta e gli viene riconosciuta un'esperienza decennale con diverse amministrazioni, dai conservatori ai liberali. E' stato tra l'altro ministro delle Finanze e dal 2009 al 2012 è stato ambasciatore negli Stati Uniti. Adesso, scrive The Korea Herald, "in teoria" gli vengono affidati tutti i poteri che erano di Yoon, ma "ci sono incertezze sulla possibilità" che Han "possa esercitare il potere esecutivo", dal momento che anche lui è sotto inchiesta in relazione ai fatti del 3 dicembre.
Migliaia di persone sono scese in piazza a Seul oggi per manifestare contro Yoon. I dimostranti si sono radunati davanti alla sede dell'Assemblea nazionale. Le proteste che chiedono le dimissioni di Yoon sono iniziate intorno a mezzogiorno e secondo la polizia almeno 200.000 persone hanno manifestato a sostegno della sua rimozione.
Dall'altra parte di Seul, vicino a piazza Gwanghwamun, altre migliaia di persone si sono radunate in sostegno di Yoon, intonando canti patriottici e sventolando bandiere sudcoreane e americane.