Era considerato dall'Ucraina il responsabile di attacchi con armi chimiche. Aveva accusato la Nato di aver creato bio-laboratori in Ucraina. Medvedev: "Ritorsioni inevitabili"
Nuovo omicidio eccellente a Mosca, rivendicato da Kiev. Il generale Igor Kirillov, comandante delle forze radiologiche, chimiche e biologiche dell'esercito russo - con responsabilità di difesa nucleare - e il suo vice sono rimasti uccisi nell'esplosione di una bomba nella capitale. Lo ha reso noto il Comitato investigativo russo, secondo cui "un ordigno esplosivo collocato su un monopattino elettrico parcheggiato vicino all'ingresso di un edificio residenziale è stato attivato questa mattina su viale Riazanski a Mosca".
I servizi segreti ucraini (Sbu) hanno rivendicato la responsabilità dell'uccisione. Una fonte dell'intelligence di Kiev ha detto all'Afp: "L'attentato con una bomba condotto oggi contro il generale Igor Kirillov è un'operazione speciale dello Sbu". "Kirillov era un criminale di guerra e un obiettivo assolutamente legittimo, dal momento che ha dato ordine di usare armi chimiche proibite contro soldati ucraini", ha detto una fonte dello Sbu al giornale ucraino The Kyiv Independent. "La punizione contro i crimini di guerra è inevitabile", ha aggiunto.
La zona dell'attentato è a circa 7 km dal Cremlino. Le immagini diffuse sui canali Telegram mostrano due corpi a terra, davanti all'ingresso di un edificio. L'ordigno, equivalente a 300 grammi di tritolo, secondo quanto riferisce l'agenzia Tass è stato attivato con un comando a distanza.
"L'episodio è stato classificato come atto terroristico, omicidio, traffico illegale di armi e munizioni", ha detto la portavoce del comitato investigativo russo, Svetlana Petrenko, mentre gli alleati dell'Ucraina sarebbero "complici" dell'assassinio del generale, ha denunciato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Tutti coloro che si felicitano di attacchi come questo o che rimangono in silenzio deliberatamente sono complici", ha affermato, accusando gli alleati di Kiev di "approvare i crimini di guerra". Per la verità gli Stati Uniti hanno precisato di "non essere stati informati in anticipo" e di "non appoggiare" questo tipo di operazioni.
Di "ritorsioni inevitabili" contro "i vertici politici e militari dell'Ucraina" parla Dmitri Medvedev, numero due del Consiglio di sicurezza della Federazione russa. "Rendendosi conto dell'inevitabilità della sua sconfitta militare, infligge attacchi vili in città pacifiche", accusa. Il governo ucraino sta cercando di "prolungare la guerra e la morte", afferma Medvedev in una dichiarazione riportata dall'agenzia russa Tass.
Kirillov era a delle forze speciali di difesa identificate dalla sigla RKhBZ e chiamate e intervenire in caso di attacchi con materiale radioattivo, chimico e biologico. Kirillov era considerato dai Servizi di sicurezza ucraini (Sbu) responsabile degli attacchi condotti con armi chimiche nella guerra in corso da oltre 1000 giorni e ieri era stato condannato in contumacia da un tribunale ucraino.
Kirillov era stato sanzionato a ottobre dal governo britannico proprio ''per il dispiegamento di armi chimiche in Ucraina''. L'accusa, formulata per prima dall'agenzia dei servizi segreti ucraini (Sbu), è sempre stata respinta come ''assurda'' da Mosca.
"Il generale Kirillov per molti anni ha sistematicamente denunciato, con prove, i crimini degli anglosassoni: le provocazioni della Nato con armi chimiche in Siria, le manipolazioni della Gran Bretagna con sostanze chimiche proibite e le provocazioni a Salisbury e Amesbury, le attività mortali dei biolab americani in Ucraina e molto altro", ha detto Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo.
A Salisbury, in Inghilterra, nel 2018 l'ex spia russa Sergei Skripal è sopravvissuta ad un attacco compiuto con il novichok, agente nervino utilizzato già dall'Unione Sovietica. Kirillov, ha aggiunto Zakharova, "ha lavorato senza paura. Non si è mai nascosto, ha camminato a testa alta".
Kirillov ''è colui che ha denunciato durante i suoi briefing i laboratori americani di armi biologiche in Ucraina'', scrive il giornale russo Kommersant sul proprio sito, accusando i servizi segreti ucraini di essere dietro l'assassinio. Il generale ''non era la figura più importante nell'operazione speciale russa'' in Ucraina, ma la sua uccisione è ''un crimine senza precedenti commesso a Mosca''.