
La celebrazione sabato alle 10 a San Pietro ma Bergoglio riposerà nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore. Putin non prevede di partecipare
Il mondo piange Papa Francesco, morto ieri a 88 anni. I funerali si terranno sabato 26 aprile alle 10 ed è prevista la partecipazione dei leader di tutto il mondo. La celebrazione si terrà a San Pietro ma Jorge Mario Bergoglio riposerà nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore. Il comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, che si è tenuto in prefettura a Roma presieduto dal ministro Matteo Piantedosi, ha previsto l'arrivo di almeno un centinaio di delegazioni straniere. La maggior parte dovrebbero arrivare sabato e ripartire in giornata mentre il presidente Usa Donald Trump giungerà nella Capitale venerdì. "Ci stiamo calibrando in base a quanto avvenuto in passato, per 170 delegazioni tra capi di Stato e di governo, ci siamo attenuti a questa cornice di massima", ha detto il ministro.
Tra i primi ad annunciare la sua presenza, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ieri ha sciolto i dubbi con un post sul social Truth, annunciando che si recherà a Roma con la moglie Melania. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha fatto sapere che presidente e first lady partiranno già venerdì mattina e ritorneranno "negli Stati Uniti sabato sera, dopo i funerali".
Vladimir Putin non ha in programma di recarsi a Roma, ha rivelato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolineando che il presidente russo "non ha piani del genere". Parteciperà invece il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha reso noto una fonte della presidenza. "L'ufficio del presidente è in attesa della data della sepoltura del Papa e sta preparando la visita del presidente a Roma per salutare il pontefice", ha detto la fonte all'Afp.
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sarà ovviamente presente. La premier ha annullato gli impegni internazionali previsti per il fine settimana. Venerdì 25 e sabato 26 aprile erano infatti previste le visite ufficiali, rispettivamente, nella Repubblica dell'Uzbekistan, a Samarcanda, e poi nella Repubblica del Kazakistan, dove domenica 27, ad Astana, era in programma la partecipazione della premier al vertice Italia-Asia centrale con Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato, dall'isola della Réunion, dove si trova, che parteciperà alle esequie. "Saremo presenti ai funerali del Papa, come è giusto che sia", ha detto il capo dello Stato durante una conferenza stampa.
La delegazione spagnola sarà guidata da Re Felipe e dalla Regina Letizia. Non sarà presente il premier Pedro Sanchez ma, come fonti del governo spagnolo rendono noto che vi saranno in rappresentanza del governo le due vice premier María Jesús Montero e Yolanda Díaz. Anche il leader del Partito popolare spagnolo, Alberto Nunez Feijòo, sarà a Roma per i funerali, riporta il sito di 'El Mundo'.
Per la Gran Bretagna saranno presenti il premier britannico Keir Starmer, come reso noto dal 'Guardian', e il principe William in rappresentanza della famiglia reale britannica. "Il principe del Galles assisterà ai funerali di Papa Francesco a nome di sua maestà il re", ha fatto sapere Kensington Palace. Il 9 aprile scorso, Carlo III e la regina Camilla erano stati brevemente ricevuti in Vaticano dal Pontefice durante la loro visita a Roma.
Anche il presidente tedesco Frank Walter Steinmeier e il cancelliere tedesco uscente Olaf Scholz saranno sabato a Roma, riferiscono i media tedeschi. Così come la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsol, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. La trasferta in Italia, a quanto si apprende a Bruxelles, è prevista solo per le esequie del Santo Padre e, allo stato, non sono previste ulteriori appuntamenti a Roma per Costa, cui spetterebbe, se fosse previsto per questo weekend, organizzare un colloquio tra i vertici Ue e il presidente degli Usa Donald Trump.
Tra gli altri capi di stato previsti, secondo una fonte del suo ufficio, figurano Javier Milei, presidente dell'Argentina, patria di Francesco, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva.
Il giorno dei funerali di Papa Francesco è stato decretato lutto nazionale in Polonia. Lo ha annunciato la presidenza, secondo cui, "in seguito al decesso del Santo Padre, il presidente Andrzej Duda ha deciso di decretare un giorno di lutto nazionale il 26 aprile". Duda insieme alla moglie sarà ai funerali.
La Cina ha mantenuto un riserbo durato oltre 24 ore prima di esprimere un messaggio formale di cordoglio per la morte del Papa. Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, ha dichiarato: "Negli ultimi anni, Cina e Vaticano hanno mantenuto contatti costruttivi e intrattenuto scambi amichevoli. La Cina è disposta a compiere sforzi congiunti con il Vaticano per promuovere un continuo miglioramento delle relazioni". Un messaggio sobrio, che riflette la complessa e ancora delicata natura del rapporto tra Pechino e la Santa Sede.
Come ricorda la Cnn, Papa Francesco aveva lavorato per avvicinare Roma e Pechino, firmando nel 2018 un accordo senza precedenti – e ancora oggi controverso – sulla nomina dei vescovi cinesi. L’intesa, rinnovata più volte, ha permesso un dialogo cauto ma ha anche suscitato critiche da parte di molti cattolici, soprattutto all’interno delle comunità sotterranee in Cina, fedeli a Roma e spesso perseguitate. Francesco sarà ricordato come il primo papa a volare nello spazio aereo cinese e ad aver inviato messaggi di pace alla leadership di Pechino.
Durante il suo pontificato, Papa Francesco aveva espresso più volte interesse per la Cina e attenzione ai suoi fedeli. Nel 2023, da Ulaanbaatar, in Mongolia, rivolse un "caloroso saluto al nobile popolo cinese" e invitò i cattolici cinesi a essere "buoni cristiani e buoni cittadini". Oggi, la sua scomparsa lascia in sospeso non solo il futuro dei rapporti tra Cina e Vaticano, ma anche i timori dei cattolici taiwanesi, preoccupati che un eventuale riavvicinamento possa tradursi in una rottura diplomatica con Taipei.
Con circa 6 milioni di cattolici ufficialmente registrati e una fitta rete di fedeli nelle chiese sotterranee, la Cina rappresenta per la Santa Sede un campo di missione strategico ma estremamente sensibile. Il messaggio di Pechino, pur sobrio, segna un gesto formale importante, ma lascia intendere che ogni passo futuro sarà attentamente misurato.
Il governo di Taiwan ha invece reagito subito alla notizia della morte del pontefice, annunciando che invierà alti funzionari a Roma in qualità di inviati speciali. Il presidente Lai Ching-te ha trasmesso le sue "più sincere condoglianze a nome del popolo di Taiwan", mentre il ministro degli Esteri Lin Chia-lung ha incontrato il rappresentante vaticano a Taipei per esprimere il cordoglio ufficiale. Lo ha reso noto la China News Agency, aggiungendo che Taipei ha sottolineato il valore dei rapporti con la Santa Sede, che rimane uno dei pochi stati a riconoscere la sovranità taiwanese.