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Nato, l'allarme di Rutte: "Russia si prepara a confronto a lungo termine"

Il segretario generale: "Non siamo pronti per quello che arriverà tra 4-5 anni"

Mark Rutte
Mark Rutte
12 dicembre 2024 | 15.51
LETTURA: 2 minuti

"La Russia si prepara per un confronto a lungo termine, con l'Ucraina e anche con noi". E' il messaggio che Mark Rutte, segretario generale della Nato, manda da Bruxelles durante un evento organizzato dal think tank Carnegie Europe. La guerra tra l'Ucraina e la Russia di Vladimir Putin ha superato i mille giorni.

Putin e la Guerra Fredda

Nella Nato, continua Rutte, "dovremmo essere profondamente preoccupati. Io lo sono: l'economia russa è in assetto di guerra. Nel 2025 la spesa militare totale sarà il 7-8% del Pil, se non di più, ai massimi dai tempi della Guerra Fredda". "L'industria della difesa russa produce numeri enormi di carri armati, veicoli corazzati e munizioni. Quello che le manca in qualità, viene compensato con la quantità, con l'aiuto di Cina, Iran e Corea del Nord. Tutto questo punta in una chiara direzione", aggiunge.

"Non siamo in guerra ma neppure in pace"

Oggi nella Nato "la nostra deterrenza è buona, ma quello che mi preoccupa è il domani. Non siamo pronti per quello che sta arrivando verso di noi, tra 4-5 anni. Il pericolo si muove verso di noi a grande velocità e non dobbiamo voltarci dall'altra parte", evidenzia. "Dobbiamo affrontarlo - continua - quello che sta succedendo in Ucraina potrebbe succedere anche qui. A prescindere dall'esito della guerra, non saremo al sicuro nel futuro a meno che non siamo preparati ad affrontare il pericolo", dice.

Oggi nella Nato "non siamo in guerra, ma neppure in pace", ribadisce. "La Russia, la Cina, ma anche la Corea del Nord e l'Iran stanno lavorando duramente per minare le nostre libertà - continua - vogliono ridare forma all'ordine globale, non per crearne uno giusto, ma per assicurarsi le rispettive sfere d'influenza. Ci stanno mettendo alla prova e il resto del mondo ci sta guardando". Comunque, "non c'è una minaccia militare imminente per i nostri 32 alleati, perché la Nato si è trasformata per mantenerci sicuri".

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