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												Il Louvre oggi lunedì 20 ottobre resterà chiuso dopo il furto di domenica, un colpo fulmineo con un bottino dal valore "inestimabile". Lo riferisce Bfmtv dopo che dal museo più famoso al mondo la stessa emittente aveva avuto conferma della riapertura alle 9 per i visitatori, ma con alcune "aree chiuse al pubblico".
"Non è possibile garantire la sicurezza totale di tutti i luoghi, ma quel che è certo è che abbiamo fallito". Così ai microfoni di France Inter il ministro della Giustizia, Gérald Darmanin. Un colpo che dà "un'immagine pessima della Francia", ha detto, dopo che gli autori sono riusciti a "mettere un montacarichi nel mezzo della strada a Parigi, far salire delle persone in pochi minuti per recuperare gioielli dal valore inestimabile".
Il presidente francese Emmanuel Macron ha definito il furto "un attentato a un patrimonio che amiamo perché è la nostra storia", assicurando che "recupereremo le opere e i responsabili saranno assicurati alla giustizia".
Intanto la direzione del Louvre smentisce di aver contattato una società israeliana per indagare sul furto spettacolare nella sala Apollo. Interpellata dall'Afp, "la direzione del museo ha smentito" quanto sostenuto dalla società israeliana Cgi Group, con sede a Tel Aviv, che ha detto di essere stata contattata dal Louvre per indagare, "tenuto conto della sua esperienza e del suo successo nella soluzione del furto di Dresda da un miliardo di euro nel 2019", quando vennero trafugati tre gioielli dal castello della città tedesca.
"Il Louvre ci ha eccezionalmente chiesto di identificare i responsabili del furto e di recuperare la refurtiva", aveva dichiarato Zvika Naveh, amministratore delegato della Cgi Group. La Cgi è co-presieduta dall'ex capo dello Shin Bet, Yair Naveh.
A gennaio 2025, la direttrice del museo Laurence des Cars aveva scritto una lettera riservata al ministero della Cultura francese (e trapelata sulla stampa), segnalando una situazione di degrado crescente. Infiltrazioni d'acqua, sbalzi di temperatura, sovraffollamento cronico e strutture logorate minacciano la conservazione delle opere e la qualità dell'esperienza per i milioni di visitatori che ogni anno affollano le sue sale. Con quasi 9 milioni di ingressi nel 2024, il Louvre soffre sotto il peso del proprio successo.
In risposta al dossier presentato, il governo francese ha approvato un progetto ambizioso, con un investimento di circa 900 milioni di euro, che prevede: la costruzione di un nuovo ingresso monumentale sotto il Colonnato di Perrault, per alleggerire la congestione alla Piramide; la creazione di una sala sotterranea di 2.000 metri quadrati dedicata alla Gioconda, con percorsi controllati e più spaziosi; nuovi spazi espositivi e di servizio, inclusi ristoranti, bagni e aree relax; la ristrutturazione delle principali gallerie, con una particolare attenzione al dialogo tra arte occidentale e non occidentale; l'adozione di un nuovo sistema tariffario che prevede un aumento del biglietto per i visitatori extra Ue a partire dal 2026, per sostenere i costi di gestione.
I lavori dovrebbero partire nel 2026, dopo un concorso internazionale per selezionare il progetto di ristrutturazione, con l’obiettivo di concludere il grande intervento entro il 2030-2031. Un investimento che rappresenta la più grande operazione di restauro e ammodernamento dalla storica apertura della Piramide nel 1989 e dal completamento del “Grand Louvre” negli anni Novanta.