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Naim Qassem, nuovo leader Hezbollah: "Elezioni Usa punto svolta guerra"

Primo discorso tv da quando ha assunto la guida del movimento sciita libanese filoiraniano dopo la morte di Hassan Nasrallah in un raid israeliano lo scorso 16 ottobre. Interruzione a metà trasmissione, sospetto attacco informatico

Naim Qassem (Afp)
Naim Qassem (Afp)
30 ottobre 2024 | 14.43
LETTURA: 4 minuti

"Siamo fiduciosi che la vittoria sarà nostra". Questo il messaggio del nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, oggi, 30 ottobre, nel suo primo discorso tv da quando ha assunto la guida del movimento sciita libanese filoiraniano, dopo la morte di Hassan Nasrallah in un raid israeliano lo scorso 16 ottobre. "Abbiamo tanti sacrifici davanti a noi, ma ce la faremo" assicura.

''L'Iran ci sostiene nel nostro progetto e non chiede nulla in cambio'', ovvero ''non sta guidando la sua lotta attraverso di noi''. ''Accogliamo con favore qualsiasi supporto da qualsiasi Paese arabo per far progredire la nostra lotta. Ma qualche paese arabo ci ha offerto aiuto? E noi lo abbiamo rifiutato?", ha aggiunto.

Gli Hezbollah hanno ''l'esperienza e i mezzi necessari e siamo preparati per una guerra prolungata''. ''Uno dei nostri combattenti vale 10 dei loro soldati, con i loro carri armati e le loro armi", ha aggiunto Qassem riferendosi alle forze armate israeliane. "I nostri missili e droni vengono utilizzati secondo un programma giornaliero ben definito. Con essi abbiamo paralizzato la vita di centinaia di migliaia di israeliani", ha sostenuto.

''Stiamo combattendo per difenderci, per proteggere il nostro Paese, i palestinesi e per impedire il controllo israeliano e americano sulla nostra nazione''. ''La nostra posizione coerente era quella di non volere una guerra'', ha aggiunto Qassem, sottolineando allo stesso tempo che ''siamo nel mezzo di una guerra combattuta contro il Libano. Una guerra che è iniziata con l'esplosione dei cercapersone a settembre''.

"Sembra che le elezioni americane saranno un punto di svolta nella guerra'' sottolinea. ''Le perdite israeliane sul campo peseranno sulle loro decisioni, poiché il nemico non è riuscito a raggiungere nessuno dei suoi obiettivi''.

Hezbollah è disposto a mettere fine alla guerra, ma a patto che ''le condizioni poste da Israele ci convengano''. ''Fino a ora non è stata discussa alcuna proposta accettabile per Israele e adatta a noi".

L'attacco informatico durante il discorso

Il primo discorso televisivo del Segretario generale di Hezbollah Naim Qassem è stato interrotto a metà della trasmissione. Il Libano segnala un sospetto attacco informatico, scrive Haaretz. "Stiamo facendo del nostro meglio per avere un cessate il fuoco entro le prossime ore o i prossimi giorni", ha detto Mikati in un'intervista con la tv libanese Al-Jadeed, sostenendo di essere "cautamente ottimista".

Attacco Idf nel Libano orientale dopo ordine di evacuazione

Attacchi aerei hanno scosso la città di Baalbek, nel Libano orientale, e i suoi sobborghi. Lo ha riferito l'Afp, poche ore dopo che Israele aveva diramato un appello all'evacuazione della zona. Il sindaco di Baalbek, Mustafa al-Shall, ha confermato che gli attacchi hanno colpito la città e le zone circostanti, senza fornire ulteriori dettagli.

Premier libanese: "Spero in un cessate il fuoco a breve"

Il premier libanese Najib Mikati ha detto di sperare in un cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele "nelle prossime ore o giorni". Un cessate il fuoco in Libano tra Israele ed Hezbollah è possibile prima del 5 novembre, giorno delle elezioni americane. E' quello che l'inviato statunitense nella regione, Amos Hochstein, ha detto la premier libanese in un colloquio telefonico, secondo quanto riferito dallo stesso Najib Mikati. "La telefonata di oggi con Hochstein mi fa pensare che forse potremmo raggiungere un cessate il fuoco nei prossimi giorni, prima del 5 novembre", ha detto in un'intervista alla tv Al-Jadeed.

Direttore Cia e inviati Usa in Medio Oriente

Il direttore della Cia, Bill Burns, oltre ad alti funzionari Usa e capi militari sono attesi in Medio Oriente nei prossimi giorni per colloqui con omologhi della regione e con le autorità israeliane. Lo riferisce sul social X il giornalista Barak Ravid, citando un alto funzionario Usa, secondo il quale giovedì Burns sarà al Cairo per discutere con la controparte egiziana di questioni bilaterali e del processo negoziale su Gaza. In Israele è atteso invece il comandante generale del Centcom, Erik Kurilla, mentre sempre giovedì nello Stato ebraico arriveranno gli inviati Usa per il Medio Oriente, Brett McGurk e Amos Hochstein, per colloqui su Gaza, Libano, ostaggi, Iran e altre questioni regionali.

In tutti questi incontri, ha affermato la fonte, "gli Stati Uniti riaffermeranno il loro impegno incrollabile per la sicurezza di Israele, il loro monito contro ulteriori attacchi militari diretti da parte dell'Iran contro Israele e il loro sostegno alla de-escalation sostenuta dalla deterrenza".

Cnn, si lavora a cessate il fuoco di un mese tra Israele e Hezbollah

Funzionari israeliani, statunitensi e libanesi stanno lavorando a un cessate il fuoco a breve termine che fermerebbe lo scontro tra Israele e Hezbollah per almeno un mese. Lo ha indicato un funzionario israeliano alla Cnn, secondo cui durante la fase di stop ai combattimenti, si terrebbero negoziati per mettere fine alla guerra e far rispettare la risoluzione Onu 1701.

Secondo il funzionario, il governo di Tel Aviv ritiene che ora sia il momento giusto per cercare un cessate il fuoco in Libano, dati i risultati significativi raggiunti nell'indebolire Hezbollah. In precedenza diversi media avevano indicato che giovedì saranno in Israele gli inviati americani, Amos Hochstein e Bret McGurk, per parlare del Libano. Per il funzionario, resta oggetto di discussione la durata del cessate il fuoco.

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