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Israele, Netanyahu scioglie il gabinetto di guerra: "Senza Gantz non serve più"

Inviato di Biden in Israele per scongiurare escalation con Hezbollah. Proseguono operazioni mirate a Rafah. Nello Stato ebraico iniziata la 'settimana del disordine' anti governo. Idf e 'pausa tattica' per gli aiuti a Gaza: scontro tra esercito e premier

Benjamin Netanyahu - Afp
Benjamin Netanyahu - Afp
17 giugno 2024 | 07.16
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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha informato i ministri di aver sciolto il gabinetto di guerra. Lo riporta il Jerusalem Post. Il premier ha aggiunto che non verrà formato un nuovo gabinetto di guerra dopo l'uscita di Benny Gantz dall'attuale.

"Il gabinetto di guerra faceva parte di un accordo di coalizione con Gantz, su sua richiesta. Dato che Gantz se ne è andato, non c'è più bisogno di un gabinetto", ha aggiunto il premier. Il gabinetto di guerra era stato formato all'indomani del massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso.

Forte tensione intanto tra l'esercito e il premier israeliano, dopo l'annuncio di una "pausa umanitaria" da parte delle forze israeliane per un'area nel sud della Striscia di Gaza per consentire l'ingresso di più aiuti. "Abbiamo un Paese con un esercito, non un esercito con un Paese" avrebbe commentato Netanyahu, secondo Channel 13, durante una riunione di gabinetto. Era stato il suo stesso ufficio poco prima a confermare la contrarietà a quanto annunciato dai militari. "Per arrivare all'eliminazione di Hamas ho preso decisioni che non sempre vengono accettate dai militari", avrebbe detto ancora Netanyahu, stando alle notizie del canale, rilanciate dal Times of Israel, che scrive di "divergenze" con i vertici dell'esercito.

Proseguono operazioni mirate a Rafah

Proseguono le operazioni dei militari israeliani a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Le forze israeliane continuano a operare con un'attività "mirata sulla base di informazioni di intelligence" nell'area Rafah, dove nelle ultime 24 ore sono stati distrutti diversi edifici, fanno sapere in un aggiornamento rilanciato dal Times of Israel. Nel quartiere di Tel Sultan, nella zona nordoccidentale di Rafah, le Idf rendono noto di aver ucciso diversi uomini armati in combattimenti ravvicinati e di aver distrutto un deposito di armi.

L'aggiornamento arriva all'indomani la polemica sorta per l'annuncio di una "pausa tattica" per favorire la consegna di aiuti nel sud della Striscia. I raid continuano a Rafah, ha dichiarato il direttore dell’Unrwa Philippe Lazzarini, spiegando che, “a livello operativo, non è cambiato nulla” nel sud di Gaza, dove l’esercito israeliano ha affermato che osserverà pause quotidiane nei combattimenti in un corridoio chiave per gli aiuti.

Comandante Hezbollah ucciso in raid nel sud del Libano

Sarebbe un comandante degli Hezbollah libanesi la persona uccisa in quello che i media libanesi hanno in precedenza descritto come un raid israeliano contro un'auto nei pressi di Tiro, nel sud del Libano. Lo ha riferito il canale al-Hadath. Secondo l'agenzia libanese Nna, il raid aereo israeliano ha ucciso Mohammad Moustafa Ayoub.

A Gerusalemme l'incontro tra l'inviato Usa e Netanyahu

Incontro a Gerusalemme tra l'inviato Usa Amos Hochstein e il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Presenti, riferiscono i media israeliani, anche il ministro per gli Affari strategici, Ron Dermer, il consigliere militare del primo ministro, Roni Gofman, il consigliere politico Ophir Falk, e la numero due dell'ambasciata Usa in Israele, Stephanie Hallett.

Al Times of Israel un portavoce della rappresentanza diplomatica americana ha confermato che Hochstein è in Israele nel quadro del lavoro dell'Amministrazione Biden per evitare un'ulteriore escalation lungo il confine tra Israele e Libano. Al momento non ci sono notizie sugli esiti dei colloqui.

"La crescente aggressività di Hezbollah ci sta portando sull'orlo di quella che potrebbe essere un'escalation più ampia, che potrebbe avere conseguenze devastanti per il Libano e l'intera regione", ha detto intanto ieri il portavoce delle Idf Daniel Hagari in una dichiarazione video in lingua inglese. "Israele non otterrà attraverso la politica ciò che non è riuscito a ottenere in guerra", ha intanto dichiarato Hassan Fadlallah, alto funzionario di Hezbollah e membro del parlamento libanese, al quotidiano Al-Mayadeen vicino al movimento sciita. ''Non offriremo a Israele guadagni gratuiti, né in Libano né a Gaza'', ha aggiunto.

Israele, 'settimana del disordine' contro il governo

Iniziata intanto in Israele ''la settimana del disordine'', come l'hanno ribattezzata i manifestanti antigovernativi. Con l'obiettivo dichiarato di ''portare in piazza un milione di persone'', i manifestanti stanno bloccando, per il secondo giorno consecutivo, alcune strade e autostrade del Paese. Lo scrive il Times of Israel spiegando che i manifestanti chiedono un accordo sugli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza ed elezioni anticipate prima del primo anniversario del massacro del 7 ottobre. A loro si sono uniti anche diversi studenti delle scuole superiori, che hanno iniziato azioni di sciopero.

Per le 19 ora locale di Israele, le 18 in Italia, è previsto l'inizio di una grande protesta davanti alla Knesset a Gerusalemme. Seguirà un corteo che raggiungerà la residenza del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Domani sera, sempre alle 19 ora locale, si terrà un'altra manifestazione alla Knesset. Per mercoledì sera è prevista una manifestazione anche nel sud di Israele, ma il luogo non è ancora stato annunciato. Giovedì si terranno proteste davanti alle residenze di Netanyahu a Gerusalemme e Cesarea.

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