E' quanto scrive il New York Times sulla decisione segreta del Pentagono nei giorni successivi all'attacco del 7 ottobre
Giorni dopo l'attacco del 7 ottobre, in segreto il Pentagono inviò decine di commando in Israele per aiutare negli sforzi per la ricerca degli ostaggi. Lo hanno rivelato funzionari americani citati dal New York Times, secondo cui ufficiali dell'intelligence Usa si sono successivamente uniti ai commando.
Fin quasi dall'inizio della guerra, le forze statunitensi si sono concentrate non solo sulla ricerca di ostaggi, ma anche sulla caccia ai leader di Hamas. Tuttavia, spiega il New York Times, i vertici americani non si sono attribuiti il merito della recente operazione israeliana che ha ucciso Yahya Sinwar. Ma sottolineano che la loro intelligence ha aiutato la caccia al capo militare dell'organizzazione palestinese.
Stando ai funzionari americani, almeno sei droni Mq-9 Reaper controllati dalle forze speciali statunitensi hanno volato in missioni per aiutare a localizzare ostaggi e passare potenziali piste alle Idf. A volte, i suggerimenti riguardavano la posizione degli ostaggi, altre la posizione dei leader di Hamas.
Secondo il giornale, per più di un anno gran parte delle critiche sul sostegno americano a Israele si è concentrata sulle bombe e le armi di fabbricazione statunitense che lo Stato ebraico ha utilizzato per attaccare Gaza. Ma anche l'assistenza dell'intelligence a Israele è stata cruciale in quanto ha aiutato a localizzare i quattro ostaggi che furono salvati dai commando israeliani a giugno.