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Trump-Harvard, giudice blocca azione del presidente contro studenti stranieri

L'ordine vieta al governo di arrestare o deportare studenti che risultano ora senza documenti. Presidente di Harvard: "Azione Trump illegale"

Harvard - (Afp)
Harvard - (Afp)
23 maggio 2025 | 12.50
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Un giudice federale della California ha bloccato la decisione dell'amministrazione Trump di revocare il visto agli studenti internazionali di Harvard, trasformando in poche ore migliaia di studenti del più prestigioso ateneo americani in immigrati senza documenti. Il giudice distrettuale Jeffrey White ha scritto che l'amministrazione "probabilmente ha abusato della sua autorità e agito in modo arbitrario e instabile" annullando il visto sul database dell'Immigration and Customs Enforcement, l'Ice protagonista in questi mesi di arresti e retate di migranti senza documenti.

Con l'ordine il giudice White vieta al governo federale di arrestare, trattenere o deportare gli studenti o altre persone coinvolte da questo caso a livello nazionale, fino a quando non si raggiungerà una sentenza conclusiva sulla vicenda. "L'ordine concede ai ricorrenti con una misura di stabilità e certezza in modo che possano continuare i loro studi o il loro lavoro senza che la minaccia di un nuovo blocco incomba sulle loro teste", si legge nella decisione del giudice White.

La portavoce del dipartimento di Sicurezza Interna, Tricia McLaughlin, si è scagliata contro la sentenza del giudice californiano definita un modo "per ritardare la giustizia" e "tentare di gambizzare" i poteri costituzionali del presidente. "E' un privilegio, non un diritto, per le università accettare studenti stranieri e beneficiare delle loro rette più alte per aiutare ad ingrassare le loro finanze multimiliardarie", ha affermato. "L'amministrazione Trump sta cercando di ristabilire il buon senso nel sistema dei visti degli studenti e ci aspettiamo che le corti di grado superiore ci diano ragione", ha poi aggiunto.

Presidente Harvard: "Azione Trump illegale"

"Noi condanniamo questa azione illegale e ingiustificata, mette in pericolo il futuro di migliaia di studenti e accademici di Harvard", la dichiarazione con cui il presidente di Harvard, Alan Garber, ha annunciato la causa avviata contro l'amministrazione Trump per la sua decisione di vietare all'ateneo di accogliere studenti stranieri. Una mossa, ha aggiunto Garber, con cui l'amministrazione intende mandare "un monito ad innumerevoli altri che sono venuti in college e università di tutto il Paese, che sono venuti in America per continuare la loro istruzione e realizzare i propri sogni".

All'inizio di aprile, i visti di migliaia di studenti ed accademici sono stati sospesi dal sistema, nell'ambito degli sforzi dell'amministrazione Trump per deportare gli studenti accusati di antisemitismo e sostegno ad Hamas perché hanno partecipato alle proteste pro palestinesi nei campus. Nell'anno scolastico 2023-2024 sono stati circa 1,1 milioni gli studenti stranieri iscritti nelle università americane e secondo l'American Immigration Lawyers association ad almeno 4700 è stato bloccato il loro visto nello Student and Exchange Visitor Information System.

Sulla base dell'Immigration and Nationality Act gli studenti internazionali possono avere il visto revocato se forniscono dichiarazioni false al dipartimento per la Sicurezza interna o se sono condannati per reati violenti con una pena superiore ad un anno. Il segretario di Stato, Marco Rubio, nei giorni scorsi al Senato ha detto che i visti sono stati revocati a migliaia di studenti, difendendo la decisione di espellere studenti ritenuti sostenitori della violenza: "Il visto è un privilegio non un diritto".

Cina contro Trump: "Difenderemo diritti studenti e accademici"

"La Cina tutelerà con determinazione i diritti e gli interessi legittimi degli studenti e degli accademici cinesi all'estero", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, sul 'caso Harvard' dopo aver ripetuto che "la cooperazione tra Cina e Stati Uniti è di beneficio per entrambi" i Paesi e "non va politicizzata".

Secondo il Global Times, tabloid nazionalista cinese, gli studenti cinesi rappresentano circa il 20% dei giovani stranieri iscritti a Harvard. Per l'anno accademico 2024-2025, stando ai dati riportati dalla Cnn, sono 6.793 gli studenti internazionali a Harvard, circa il 27% del totale degli iscritti.

Trump attacca ancora Columbia: "Ha violato diritti civili degli studenti ebrei"

Intanto arrivano nuovi attacchi da parte dell'amministrazione Trump alla Columbia University accusata di aver violato la legge sui diritti civili "agendo con deliberata indifferenza" nei confronti degli studenti ebrei. Le nuove accuse all'ateneo newyorkese sono state mosse dal dipartimento per la Sanità e i servizi sociali, poche ore dopo l'annuncio della clamorosa misura adottata contro Harvard con la revoca del visto a tutti gli studenti internazionali.

L'annuncio non prevede nuove azioni contro Columbia, che è stata la prima università ad essere colpita dall'azione dell'amministrazione Trump tesa a 'punire' gli atenei considerati compiacenti con le proteste contro la guerra a Gaza, con la sospensione di oltre 400 milioni di fondi federali. A differenza di Harvard, che si è opposta ai tentativi dell'amministrazione Trump di ottenere un controllo su programmi e 'ideologia' di studenti e docenti, Columbia ha scelto di collaborare con l'amministrazione Trump.

In risposta al rapporto di ieri, Columbia ha detto che continuerà a lavorare con il governo per combattere l'antisemitismo, le molestie e la discriminazione. "Comprendiamo che questo rapporto è parte di un dialogo in corso con il governo", ha dichiarato un portavoce dell'università.

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