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Il presidente ucraino, a Monaco per la Conferenza sulla sicurezza, parla di segnali "forti" in arrivo dagli Usa anche se "variegati". Vance al WSJ: "Strumenti economici e militari per fare leva su Putin"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non vede un "piano americano pronto" per porre fine alla guerra con la Russia. Al suo arrivo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, Zelensky ha sottolineato che i colloqui avuti sinora con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump "non sono assolutamente sufficienti per formare un piano" per la pace in Ucraina.
Zelensky, riporta la Bbc, ha parlato di segnali "forti" in arrivo dagli Usa, anche se "variegati", aggiungendo di aver bisogno di ulteriori colloqui con il vicepresidente statunitense JD Vance. I due si incontreranno oggi. "Siamo pronti a parlare con l'America e con i nostri alleati. Se ci daranno risposte precise alle nostre richieste specifiche e un'intesa comune sul pericolo Putin, allora, con questa posizione unita, saremo pronti a parlare con i russi", ha poi aggiunto.
Pochi minuti dopo il suo arrivo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, Zelensky ha immediatamente affrontato le domande sul futuro del suo Paese, affermando che l'Ucraina vuole far parte della Nato e che non riconoscerà i territori occupati come russi.
"Non riconosceremo mai i territori occupati come russi", ha dichiarato. "Vogliamo far parte della Nato, sì", ha aggiunto e ha poi insistito per le garanzie di sicurezza chieste dall'Ucraina ed è sembrato indicare che senza di queste Putin potrebbe attaccare la Nato l'anno prossimo riporta il Guardian.
"Possono andare avanti in Ucraina o andare in Polonia o nei Paesi Baltici e penso la sua idea sia questa. E credo che da tutto quello che ho ricevuto dall'intelligence - ha detto - stia preparando la guerra contro i Paesi della Nato per il prossimo anno. E' quello che penso, non so, non al 100%". "Ma - ha concluso - fermeremo questo pazzo".
Si apre oggi la Conferenza sulla sicurezza di Monaco, quest'anno tornata più centrale che mai sulla scena geopolitica internazionale. Le due riunioni a Parigi e Bruxelles sono state una sorta di 'antipasto' in vista della portata principale in Germania, dove sono presenti esponenti di primo piano del governo americano, da J.D. Vance al segretario di Stato Marco Rubio, ma soprattutto per l'incontro che il vice presidente Usa avrà con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Gli Stati Uniti potrebbero imporre sanzioni contro la Russia e ci potrebbe essere un'azione militare se il leader russo Vladimir Putin non accetterà un accordo di pace con l'Ucraina che garantisca l'indipendenza di Kiev sul lungo periodo. E' il messaggio, sintetizza il Wall Street Journal, arrivato dal vice presidente degli Stati Uniti, JD Vance, che in un'intervista al giornale ha detto che resta "sul tavolo" l'opzione dell'invio di truppe Usa in Ucraina se Mosca non dovesse negoziare in buona fede.
"Ci sono - ha affermato - strumenti economici per fare leva, ci sono certamente strumenti militari" a cui gli Stati Uniti potrebbero fare ricorso contro Putin. E, dopo le parole del presidente americano Donald Trump determinato a porre fine al conflitto in Ucraina, Vance ha affermato di ritenere che "ne uscirà un accordo che sconvolgerà molte persone". "Il Presidente non ha intenzione di andarci con i paraocchi - ha osservato - Dirà che è tutto sul tavolo e 'facciamo un accordo'".
Intanto Kiev accusa Mosca di aver colpito con un drone ad alto potenziale la struttura protettiva antiatomica della centrale nucleare di Chernobyl. "Ieri sera - ha scritto Zelensky su X - un drone d'attacco russo dotato di una testata ad alto potenziale esplosivo ha colpito la struttura antiatomica che proteggeva il mondo dalle radiazioni nella quarta unità nucleare - distrutta - della centrale nucleare di Chornobyl".
"Questa protezione è stata costruita dall'Ucraina insieme ad altri Paesi d'Europa e del mondo, insieme all'America, a tutti coloro che sono impegnati per la vera sicurezza dell'umanità. L'unico Paese al mondo che attacca tali siti, occupa centrali nucleari e muove guerra senza alcun riguardo per le conseguenze è la Russia di oggi. Si tratta di una minaccia terroristica per il mondo intero", si legge. "La struttura è stata danneggiata da questo drone. L'incendio è stato spento. Al momento, i livelli di radiazione non sono aumentati e vengono costantemente monitorati. Secondo le prime valutazioni, il danno è significativo".
"Ogni notte - denuncia ancora il presidente ucraino su X - la Russia porta avanti questo tipo di attacchi alle infrastrutture e alle città dell'Ucraina. La Russia continua a espandere il suo esercito e non mostra alcun cambiamento nella sua folle retorica anti-umana". Per Zelensky, "ciò significa che Putin non si sta sicuramente preparando per i negoziati, si sta preparando a continuare a ingannare il mondo. Ecco perché ci deve essere una pressione unitaria da parte di tutti coloro che hanno a cuore la vita, una pressione sull'aggressore. La Russia deve essere ritenuta responsabile delle sue azioni", conclude.