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Ucraina, Russia: "Inaccettabile ultimatum su tregua". Trump: "Potrei andare al vertice in Turchia"

Zelensky: "Ci piacerebbe che il presidente Usa venisse in Turchia". Prima telefonata tra il presidente ucraino e Papa Leone XIV: "L'ho invitato a Kiev"

Ucraina, Russia:
12 maggio 2025 | 09.29
LETTURA: 5 minuti

Donald Trump potrebbe recarsi giovedì in Turchia, dove dovrebbero tenersi i colloqui tra Ucraina e Russia, se lo ritenesse utile. Ad affermarlo è stato lo stesso presidente americano parlando con i giornalisti alla Casa Bianca prima di partire per l'Arabia Saudita. "Potrebbe arrivare un buon risultato dal meeting tra Ucraina e Russia, credo che i due leader saranno lì. Pensavo di volare lì, ma non so nemmeno dove sarò giovedì. Ho tanti meeting, ma pensavo di volare lì. C'è una possibilità", ha affermato.

Alle domande sulle pressioni esercitate sulla Russia perché acconsenta ad un cessate il fuoco prolungato, Trump ha risposto: "Ho la sensazione che accetteranno". A una specifica domanda sui piani europei per nuove sanzioni su Mosca in caso di rifiuto della tregua e su una sua disponibilità a fare altrettanto, il presidente ha risposto: "Ho la sensazione che accetteranno. Ce l'ho. Ho questa sensazione. Vediamo cosa succederà".

"Non sottovalutate l'incontro di giovedì in Turchia, il presidente Erdogan è il grande ospite", ha detto ai giornalisti. "Io credo che si avrà... forse un buon incontro, c'è il potenziale per un buon incontro. Non doveva esserci un incontro e io ho insistito perché ci fosse. Potrebbe esserci un buon risultato dall'incontro di giovedì in Turchia - ha ribadito - e credo che i due leader ci saranno".

Zelensky: "Ci piacerebbe che Trump venisse in Turchia"

"Ho appena ascoltato la dichiarazione del presidente Trump. Parole molto importanti" e "naturalmente, tutti noi in Ucraina apprezzeremmo se il presidente Trump fosse con noi a questo incontro in Turchia. Questa è l'idea giusta. Possiamo cambiare molto", ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando su X di sostenere l'idea di Trump di un "cessate il fuoco pieno e incondizionato - lungo abbastanza da gettare le basi per la diplomazia".

"Ho sostenuto l'idea del presidente Trump di colloqui diretti con Putin. Ho espresso apertamente la mia disponibilità a incontrarci. Sarò in Turchia. Spero che i russi non si sottraggano all'incontro", ha ribadito Zelensky.

Ultimatum irrita Putin

Intanto la Russia ha definito " inaccettabile il linguaggio degli ultimatum". "Non si può parlare in questo modo alla Russia, non conviene", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Ribadendo la posizione di Mosca, che ha respinto il cessate il fuoco duraturo prima dell'avvio di trattative, Peskov ha affermato ancora una volta che "per trovare un modo per arrivare a una tregua sono necessari negoziati diretti fra Russia e Ucraina". "Un approccio semplicistico a questo fine è inappropriato", ha aggiunto il portavoce.

Media: "Zelensky in Turchia per vedere Putin anche senza la tregua richiesta"

Secondo quanto anticipa il sito di notizie Usa Axios, citando una fonte ucraina, Zelensky sarà in Turchia per l'incontro con la Russia anche se Mosca risponderà negativamente alla richiesta di Kiev di aderire prima a un cessate il fuoco. Ieri il presidente ucraino ha scritto della sua disponibilità a incontrare Vladimir Putin in persona a Istanbul giovedì, precisando la sua richiesta per un cessate il fuoco "completo e senza condizioni" da oggi, giornata che si è aperta invece con più di cento droni russi che hanno attaccato obiettivi a Kiev. "Dalle 23 dell'11 maggio il nemico ha attaccato con 108 droni Shahed e altri tipi di droni", ha reso noto via Telegram l'Aeronautica militare ucraina, confermando che almeno "55 droni stati abbattuti".

Putin, nella notte tra 10 e 11 maggio, ha proposto la ripresa dei colloqui diretti a Istanbul, in Turchia. All'apertura del presidente russo ha fatto seguito l'intervento di Trump. "Kiev dovrebbe accettare", ha affermato il presidente americano. Detto, fatto: "Aspetto Putin in Turchia", il messaggio di Zelensky, che ha costretto di fatto il Cremlino a uscire allo scoperto.

Zelensky parla con Papa Leone XIV: "Invitato il Pontefice a Kiev"

Oggi Zelensky ha reso noto di aver avuto una prima telefonata con Papa Leone XIV durante la quale ha invitato il Pontefice a effettuare "una visita apostolica a Kiev che porterebbe speranza reale a tutti i credenti e a tutti gli ucraini". "Siamo rimasti d'accordo di rimanere in contatto e di organizzare un incontro di persona a breve", ha spiegato il presidente ucraino, che ha definito il colloquio "caloroso e davvero sostanziale".

"Ho informato il Papa dell'accordo fra l'Ucraina e i nostri partner secondo cui, a partire da oggi, debba iniziare un cessate il fuoco pieno e senza condizioni per almeno 30 giorni. Ho anche ribadito la disponibilità ucraina per ulteriori negoziati in qualsiasi formato, inclusi negoziati diretti, una posizione che abbiamo ripetutamente sottolineato. L'Ucraina vuole porre fine a questa guerra e sta facendo il possibile per arrivare a questo obiettivo. Aspettiamo ora passi simili dalla Russia", ha scritto Zelensky in un post pubblicato sui social.

Il presidente ucraino ha anche reso noto di "aver ringraziato Sua Santità per il suo supporto per l'Ucraina e tutti gli ucraini" e di aver discusso con il Papa delle migliaia di bambini deportati dalla Russia. "L'Ucraina conta sull'assistenza del Vaticano per riportarli a casa alle loro famiglie". "Teniamo in grande considerazione le sue parole sulla necessità di arrivare a una pace giusta e duratura per il nostro Paese e il rilascio dei prigionieri".

Il Vaticano ha confermato la chiamata intercorsa tra Zelensky e Leone XIV senza aggiungere altri particolari del colloquio, né specificare da chi è partita la telefonata.

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