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Guerra Ucraina, Russia avverte: "Seriamente aumentato il pericolo nucleare"

La portavoce del ministero degli Esteri Zakharova: "L'Occidente comprenda le possibili conseguenze". Rinviato il vertice di Ramstein. Zelensky oggi in Croazia per summit con leader Balcani. Verso cena con Meloni domani a Villa Pamphili. Cremlino nega telefonate Putin-Trump

Guardie russe davanti al Cremlino  - Afp
Guardie russe davanti al Cremlino - Afp
09 ottobre 2024 | 09.56
LETTURA: 4 minuti

Nella guerra in Ucraina "il livello di pericolo nucleare è aumentato seriamente a causa delle azioni dell'Occidente. La Russia chiede agli Stati Uniti di comprendere le possibili conseguenze". A lanciare il nuovo avvertimento riportato dall'agenzia russa Tass, è la portavoce del ministero degli Esteri del Cremlino, Maria Zakharova.

Zakharova è poi tornata anche a parlare della distruzione del gasdotto Nord Stream affermando che la Russia ha le prove del coinvolgimento degli Stati Uniti e della Gran Bretagna. "Queste prove esistono. Quanto al fatto che le pubblicheremo, il che vi dirà anche di che tipo di prova si tratta, - ha chiarito - dipenderà da come si svilupperà la situazione attorno all'indagine".

Salta il vertice di Ramstein

Intanto il vertice sull'Ucraina in programma per sabato nella base americana a Ramstein, in Germania, è stato cancellato e rinviato a data da definire. A scriverne è Der Spiegel citando un portavoce del Pentagono.

Il vertice poteva essere una nuova chance per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky di presentare il suo Piano di pace davanti agli alleati e convincerli della necessità di un ulteriore salto di qualità nell'assistenza a Kiev.

Confermato l'arrivo di Zelensky domani a Roma. Il leader ucraino vederà la premier Giorgia Meloni in serata, per una cena a Villa Doria Pamphili. Il rinvio a data da definirsi del vertice di Ramstein non avrebbe dunque cambiato i programmi di Zelensky -oggi a Dubrovnik per il terzo summit Ucraina-Europa sud-orientale con i leader dei Balcani. Oltre a Roma, il Presidente ucraino nei prossimi giorni dovrebbe raggiungere anche altri capitali europee.

Zelensky in Croazia per summit con leader Balcani

Zelensky oggi è in Croazia per incontrare il primo ministro, Andrej Plenkovic, e partecipare al terzo summit Ucraina-Europa sud-orientale con i leader dei Balcani. Su X Zelensky riferisce di aver parlato di "assistenza e cooperazione in materia di difesa, sminamento umanitario, riabilitazione dei nostri bambini e dei soldati feriti, ripresa dell'Ucraina e la nostra integrazione europea". "Abbiamo anche firmato un accordo di cooperazione sul lungo periodo e di sostegno tra i nostri Paesi - aggiunge - Insieme svilupperemo la cooperazione tra le nostre industrie della difesa. La Croazia continuerà a fornire equipaggiamento e a condividere esperienza nello sminamento umanitario". Zelensky ringrazia la Croazia per "ogni azione a sostegno del nostro Paese e della nostra gente e per essere al fianco dell'Ucraina dall'inizio dell'aggressione russa nel 2014".

Kiev: distrutto magazzino contenente armi russe e nordcoreane

Sul fronte della cronaca, un attacco ucraino con drone ha incendiato un deposito di armi russe contenente munizioni nordcoreane nell'oblast di Bryansk. Lo ha riferito lo Stato maggiore di Kiev. "Secondo le informazioni disponibili, nel magazzino e anche all'aperto erano presenti un numero significativo di missili e armi di artiglieria, compresi quelli provenienti dalla Corea del Nord, nonché bombe aeree guidate", si legge in un post su Telegram.

Da parte sua, il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che durante la notte sono stati abbattuti 47 droni ucraini, di cui 24 nella provincia di Bryansk, e che non sono stati segnalati danni o vittime.

Mosca ha anche riferito che le truppe russe hanno riconquistato gli insediamenti di Novaya Sorochina e Pokrovsky nella regione russa di Kursk. "Le unità del gruppo di forze del Nord hanno continuato a condurre operazioni offensive, durante le quali hanno liberato gli insediamenti di Novaya Sorochina e Pokrovsky", ha affermato.

Cremlino nega telefonate con Trump

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito "false" le notizie sui sette contatti telefonici che il leader russo Vladimir Putin avrebbe avuto con Donald Trump dall'inizio del 2021, da quando il tycoon ha lasciato la Casa Bianca. Rivelazioni contenute, secondo le anticipazioni delle scorse ore, nell'ultimo libro di Bob Woodward, 'War'. "Nessuna di queste storie inventate da Bob Woodward è vera", ha detto nelle scorse ore il portavoce della campagna di Trump, Steven Cheung, sulle rivelazioni del leggendario giornalista del Watergate.

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